XXXVII.

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Quella mattina iniziò con un urlò.

Harry già con la sua tazza di caffè tra le mani, non ne fu affatto sorpreso.

E non fu sorpreso nemmeno quando, dopo qualche minuto, sentì dei passi caraccollarsi per le scale.

Giurò anche di aver sentito un mezzo tonfo vicino al muro, e sperò di non vedere il biondo con un naso gocciolante di sangue.

Ma se il moro era rimasto calmo, come se sapesse già cosa aspettarsi, non poteva dirsi lo stesso per le due donne, le quali sobbalzarono dai loro posti per poi guardarsi con un aria sconvolta cercando di capire cosa stesse succedendo.

Dra: "COSA DIAMINE È SUCCESSO?"
Nar: "Dray, tesoro, perché urli di prima mattina? Sai che non è buon costume."
Dra: "Perché, stamattina, mi sono svegliato in un posto diverso da dove mi ero addormentato!"
Dicendo questo, si era assicurato di fulminare con lo sguardo l'altro ragazzo, che a sua volta si era assicurato di guardare ovunque tranne che Draco.

L'aria colpevole di Harry fece ridacchiare le donne, le quali però furono subito distratte da un altro lamento.

Le urla di Draco avevano inevitabilmente svegliato il piccolo Teddy.

And: "Oh cielo! Teddy si è svegliato. No, Harry stai. Ci penso io a prenderlo. Tu hai qualcosa in sospeso a quanto pare."
Uscì dalla stanza, non prima di aver lanciato un'occhiata maliziosa seguita da una risatina, provocando un velo di rossore sulle gote di entrambi.

Har: "Malfoy, quanto dramma per nulla. Magari sei solo diventato sonnambulo.."
Dra: "Non ci provare nemmeno Potter! Per essere sonnambulo bisogna essere profondamente addormentati per molto tempo!"
Har: "Magari è proprio così. Altrimenti ti saresti svegliato anche mentre ti prendevo in braccio e ti portavo di sopra."
Dra: "Quindi lo ammetti! Come hai osato deflorare il mio sonno?!"
Har: "N-no i-i-io...Stavo parlando al congiuntivo, nessuno ha deflorato proprio un bel niente!"

_Nice save!_
-Grazie.-

Quella bizzarra discussione fece dimenticare ad entrambi che, in realtà, in quella stanza non erano soli.
Affatto, dato che Narcissa era ancora seduta a fare colazione, mentre si godeva lo spettacolo di guance rosse e occhi languidi da parte di entrambi i ragazzi, troppo assorti da loro stessi per accorgersi degli sguardi maliziosi e le risate divertite della loro spettatrice.

Har: "E cosa avrei dovuto fare allora?"
Dra: "Fammici pensare, lasciarmi lì magari!?"
Har: "Ti saresti spezzato la schiena!"
Dra: "È la mia schiena, la spezzo quanto voglio!
E mi sarei comunque svegliato a breve!"
Har: "Qui ti sbagli signorino! Perché quello che poi dovrà sopportarti tutta la giornata, a frignare e lamentarti, sono io!"
Dra: "IO NON FRIGNO!"
Har: "Ma sbavi come una lumaca! Dubito ti saresti svegliato a breve, dovresti solo dirmi "Grazie"!"
Dra: "COME OSI?!"

Il biondo, colpito nell'orgoglio, iniziò a colpire con una raffica di pugni il prescelto.
Pugni dai quali, il suddetto prescelto, faceva finta di difendersi parandoli con un braccio.

Massima rabbia, ma zero danno.

Certo, che se avesse detto anche quello, una volta riottenuta la bacchetta, avrebbe davvero iniziato a temere per la propria vita.

Nar: "Voi due...mi ricordate tanto Lily e James."

I ragazzi sobbalzarono, fermandosi all'istante dal loro litigio. Avevano completamente dimenticato di non essere soli, e ciò li fece arrossire ancora di più.

Dra: "Ma-ma-mamma ma che dici?!"
Har: "Lei conosceva i miei genitori...?"
Nar: "Era difficile il contrario. James era il miglior giocatore di Quidditch presente a scuola, e Lily la ragazza più brillante tra i Grifondoro. Ma ovunque si incotrassero era sempre un continuo battibecco, sembravano cane e gatto.
Nessuno però si sorprese quando, al settimo anno, si presentarono mano nella mano. Le loro litigate sembravano fatte apposta per attirare la reciproca attenzione."
Har/Dra: " Io non voglio attirare l'attenzione di questo qui!"
Nar: "No, certo che no."
-Rispondevano sempre così anche loro.-
Dra: " "Questo qui" a chi?!"
Har: "Potei dire la stessa cosa!"

Ted: "Awwy.."

Il moro fu subito calamitato verso il piccolo, che stava arrivando dal corridoio in braccio ad Andromeda, abbandonando completamente la discussione con il biondo.
Anche Draco fece lo stesso, e sorrise a quel fagottino che si stava stropicciando un occhietto con la manina.

Har: "Hey batuffolo, scusa se gli zii ti hanno svegliato."
Il piccolo non perse tempo ad allungare le braccia verso il padrino, che subito lo accolse e lo fece appoggiare al proprio petto.
Har: "Vuoi tornare a fare la nanna?"
Il piccolo mimò un no con la testolina, prima di aggrapparsi alla maglia del moro.
Har: "Allora adesso facciamo la pappa, che dici?"
Non ricevendo un no come risposta, si avviò verso i fornelli, iniziando a preparare il necessario per il biberon.

Andromeda, che intanto era tornata al suo posto, fece saettare lo sguardo tra i due.
Il lieve rossore e lo sguardo sognante sul viso di Draco non gliela contava giusta.
Si girò verso la sorella, con un sopracciglio inarcato a rimarcare i propri dubbi, e notò che invece lei sembrava sapere qualcosa.
Narcissa le fece segno che le avrebbe raccontato tutto dopo, e così le due donne continuarono a godersi quella scenetta.

Harry affaccendato nell'accudire il piccolo mentre lo teneva in braccio, e Draco che lo osservava con un sorriso da ebete, come se appena un paio di minuti prima non avesse voluto ucciderlo.

Tutto d'un tratto però il biondo sembrò come svegliarsi dal suo stato di trance, passando ad un'espressione quasi terrorizzata, per poi incupirsi e correre via.

Har: "Malfoy puoi prendere il seggiolo-
Hey, ma dove è andato?"
And: "Non lo so, era lì fino a in attimo fa, e poi è sembrato avesse visto un fantas-"
Nar: "Si sarà ricordato di dover sistemare quegli appunti di cui mi aveva parlato. "
Har: "Oh..ehm strano, non me lo aveva detto. Non ha nemmeno fatto colazione.."
Disse titubante, mentre faceva levitare il seggiolone del piccolo, per poi sistemarlo e dargli da mangiare.
Nar: "Ha detto che erano importanti, e che se non li avesse fatti non avresti capito niente dell'ultima pozione del programma. Gli porterò io qualcosa."
Har: "Sì, è qualcosa che avrebbe potuto dire. Allora gli preparerò anche del caffè così che quando salirai sarà ancora caldo."
Nar: "Sei davvero molto gentile con mio figlio, Harry..."
Har: "...m-ma no, non è niente. Ne volevo un po' anch'io, tutto qui..."
And: "Oh, prima che mi dimentichi, settimana prossima è Natale. Vuoi che ti aiutamo ad organizzare qualcosa? "
Har: "In verità, Molly ci ha già invitato tutti lì.
Sia la vigilia che al pranzo di Natale, me ne ero quasi dimenticato. Ma non so se ci andrò. In ogni caso voi dovreste andare, magari portare anche Teddy se non vi pesa."
Nar: "A-a casa dei Weasley? "
And: "Perdonami Harry, ma non è proprio possibile."
Har: "Come mai? Credevo che i pregiudizi non fossero più parte di questa casa."
Disse il moro, quasi innervosendosi.
And: "Ma no Harry, non hai capito. Si tratta di buone maniere. Non è giusto che la signora Weasley si prenda carico di entrambe le cose!"
Nar: "Non possiamo presentarci così a casa sua.
Va bene per te e per Teddy, ma noi tre...non saremmo di troppo?"
Lo sguardo di Harry si addolcì, facendo un sospiro di sollievo, per poi dedicare tutta la sua attenzione al piccolo.
Har: "La signora Weasley è una donna dal gran cuore.
E poi è stata lei a dire di non venire senza aver convinto anche voi."
Le due sorelle si guardarono, cercando di capire come fosse meglio comportarsi, ma pur essendo ancora titubanti, alla fine accettarono l'offerta.

And: "E sia, ma noi veniamo solo a Natale. Per la vigilia...ci arrangeremo in qualche modo."
Har: "Allora resterò anche io con voi."
Nar: " Ma no Harry, non devi."
Har: "Insisto.
Capisco il vostro punto di vista, ed è giusto così. Ma siete pur sempre miei ospiti e questa è casa mia tanto quanto vostra. Se vi fa piacere passeremo la vigilia qui e Natale alla Tana. Ci state?"
Le due donne si guardarono e sorrisero.
And: "E va bene.."
Nar: "Mi correggo, non sei gentile solo con mio figlio."
Har: "Teddy ha finito, metto su il caffè e poi andiamo a fare un bel bagnetto, vero batuffolo?"
Il bambino dimostrò il suo assenso battendo le mani e ridacchiando, così Harry mise il caffè a bollire, allontanandosi poi con il figlioccio tra le braccia.

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S. A.
Salve, per chi se lo stesse chiedendo, no, Draco non aveva nessun appunto da fare e non ha mai detto nulla del genere, Narcissa ha inventato tutto per coprire la fuga del figlio.
Scusate per gli aggiornamenti più radi, cercherò di fare di più appena sarò più libera, intanto spero la storia vi stia piacendo.
Un bacione,
-Annie❣️

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