I.

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Harry pov
-Tutto tace.
La guerra è finita.-
Resto a fissare il vuoto ancora per qualche secondo, minuto, o forse ora persino.
-Il punto, dove prima si ergeva colui che ha "allietato" la mia intera adolescenza con continui e sempre più variopinti attentati alla mia vita... è finalmente vuoto. -

Lentamente sento crescere un boato: le urla di gioia dei sopravvissuti.
Tra le macerie di quella che un tempo era casa mia, le persone piangono e urlano - per il motivo sbagliato-. Stanno esultando.

-Questa gioia....sembra quasi un ossimoro con quello che so per certo sentono tutti. Ognuno qui ha perso qualcuno di caro. Eppure si godono il momento di felicità prima di piangere le vittime... C'è sempre tempo per piangere dopotutto, meglio godersi le sensazioni positive per quanto effimere e sfuggenti... perché la natura umana è così, una stronza. La vita è una stronza. Ti fa assaggiare qualcosa che SAI non potrai mai avere in eterno, piccole gioie fugaci, momentanee, per poi continuare ad assillarti oscillando tra noia e dolore... quello strambo fisolofo aveva ragione.
Aspetta no, era filosolo, NO fisosolo... ARRGH ma chissenefrega, comunque aveva ragione.

Io ....non riesco.
Proprio non ce la faccio. Vorrei sapere come fanno.-

Quel boato risulta ovattato e attutito alle mie orecchie, mentre ancora fisso il punto in cui avevo ucciso la mia nemesi.

-La profezia è stata compiuta, il mio compito è giunto al termine: Ho ucciso Lord Voldemort, il signore oscuro... ho UCCISO.

A questo punto posso anche lasciarmi andare no?
Dopotutto credevo già di poterlo fare prima, quando mi sono consegnato nelle mani del nemico, dopo aver scoperto di essere l'ultimo Horcrux...Un Har-crux?
Ma tu guarda un po'... un'altra cosa che mi era stata nascosta! Chi lo avrebbe mai detto!

In fondo ero sollevato, non avrei più dovuto sopportare il dolore, i sensi di colpa, l'ansia di non riuscire...

In fondo dovevo solo morire.

Facile no?

A quanto pare no.

Dovevo decidere di aggrapparmi alla vita, io!
Dovevo decidere di aggrapparmi all'ultima goccia di speranza rimastami, per l'ultima volta, l'ultimo sforzo.
Perché avevo ancora troppo da perdere, e morire non era la giusta soluzione.
Mi sarei lasciato andare solo una volta saputo i miei amici al sicuro. La sofferenza doveva farmi compagnia ancora un po'. Avevo ancora qualcosa per cui valeva la pena lottare...STUPIDO SENSO DEL DOVERE DA GRIFONDORO!

Perché morire non era la scelta giusta.

Ma vendicarsi?

No, no, non è vendetta... Non è vendetta u-uccidere colui che ti ha portato via la famiglia, l'amore, la comprensione, la guida...
... Quindi, è stato davvero per vendetta?
Che fine ha fatto il bene superiore?

In qualsiasi modo lo si chiami, qualsiasi cosa sia, sono troppo stanco per pensarci.
Il mondo è salvo, non ho più nulla da fare... Magari ora posso...posso finalmente riposare?-

Mentre tutto era ancora ovattato, il cielo ormai sgombro dalle nuvole, il sole alto e fiero, rilassai ogni fibra del mio corpo. E caddi. Prima dalle mie ginocchia, per poi finire, rovinosamente, steso a terra, prosciugato di ogni forza fisica e mentale.

La guerra è finalmente finita.

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S. A.
Ehm ok.. Non ho mai scritto prima una ff...e mi piacerebbe dare un taglio più serio a questa mia prima storia. Volevo provare a descrivere tutte le sensazioni che, secondo me, vengono provate dai personaggi. Spero non risulti troppo pesante.
Se avete idee, consigli suggerimenti e critiche costruttive siete ben accetti con un commentino 🥺.
So che è piccino il capitolo ma non volevo dilungarmi troppo, avrò tempo di essere logorroica più in la.
In tutto questo, se finalmente ho pubblicato questa storia allora significa che ho trovato un titolo che mi aggrada e soprattutto SONO RIUSCITA A DISEGNARE LA COPERTINA YEEE (magari potete farmi sapere. che ne pensate anche di quella 🥺)
Bene, vi lascio in pace, buon proseguimento con la storia,
-Annie❣️.

La mia Epifania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora