XVI.

15 0 0
                                    

Luc: "Che diamine significa tutto questo? Il signor Potter vaneggia!Anche mio figlio ha il marchio nero, e mia moglie ha sempre partecipato a tutti gli incontri con il signore oscuro!"
Dra: "Sei spregevole.."
Luc: " Hai detto qualcosa feccia? Taci, se non vuoi lo stesso segno dall' altro lato!"

Quell' ultima frase, detta quasi come un sussurro, non fu udita da nessuno oltre a Draco, ma arrivò come un tuono alle orecchie di Harry. Se prima era dispiaciuto di dover spezzare una famiglia, ora si sarebbe assicurato di spezzare anche qualcos'altro a quell' uomo.

_Quindi è stato il padre._
-Spero che tu abbia un buon motivo per farmi tornare il lume della ragione, oppure oggi non sarà lui l'unico a finire ad Azkaban.-
_Non pensare ai pugni che prudono, in questo momento hai una bacchetta e molto più potere di quanto lui ne abbia mai avuto in tutta la sua vita. Giocatela bene e quell'uomo non rivedrà mai più la luce del giorno._
- Sì, ma non è finita qui per quel verme.-

Giu: "Silenzio! Ordine! ORDINE IN AULA!
Sig. Potter,
Permesso accordato."
Har: "Durante questa lunga guerra, si sono susseguiti vari eventi di considerevole importanza. Non ho potuto raccontare nulla prima a causa del mio ricovero in ospedale, ma probabilmente se ci fossi riuscito la situazione attuale sarebbe diversa .
Per il mio ultimo anno ad Hogwarts sono stato costretto a fuggire, sia per le persecuzioni dovute al ritorno di Voldemort al potere, sia perché mi era stata assegnata una missione di fondamentale importanza da Albus Silente.
Come tutti probabilmente sapete, Silente era il fondatore dell'esercito della fenice, un'associazione rivoluzionaria che si opponeva alla supremazia di Riddle, e di cui anche io facevo parte.
Tom Riddle, nel corso della sua vita ha commesso crimini atroci e si è servito di quei crimini e delle conseguenze che si ripercuotevano sulla propria anima. Per aumentare la sua vita e i suoi poteri, rilegò dunque i frammenti della propria anima lacerata negli horcrux.
Ecco, signor Giudice, la mia missione era molto semplice, almeno a dirsi: trovare e distruggere gli Horcrux."
Giu: "Si ma..cosa c'entra con questo processo? "
Har: "È fondamentale. Durante la mia ricerca, purtroppo fui catturato dai seguaci di Voldemort, che mi portarono al loro quartier Generale. Con me c'erano anche i miei migliori amici, Ron Weasley ed Hermione Granger, la quale, riuscì a lanciare un incantesimo che mi cambiò i connotati, un istante prima di essere raggiunto dai bracconieri. Per un occhio estraneo ero irriconoscibile, ma era ovvio fossi io, soprattutto per qualcuno che era stato costretto a vedermi tutti i giorni per 6 lunghi anni.
Ebbene, quando arrivai a villa Malfoy, Bellatrix Lestrange costrinse Draco a riconoscermi per assicurarsi di non chiamare inutilmente il loro signore. Draco mentì, e ciò permise a noi tre di riuscire poi a fuggire e a salvarci."
Giu: "Certo questo sarebbe da tenere in considerazione, se fosse tutto vero. Lei però, come fa ed esserne così sicuro. Avendo avuto in quel momento un volto diverso, potrebbe anche non averla riconosciuta per davvero, signor Potter."
Har: "Ne sono sicuro..perché quando si è trovato avanti a me, mi ha chiesto, sussurrando, chi mi avesse ridotto in quel modo. Signor Giudice, Draco Malfoy mi aveva riconosciuto prima ancora che gli fosse stata posta la domanda."
Giu: "Signor Potter, queste sono cose però di poco conto, un episodio singolo. Per Sollevarlo dalle accuse c'è bisogno di ben altro."
Har: "Poco conto? No signore, non sono d'accordo, se fossi morto in quella casa, la storia serebbe stata completamente diversa e in ogni caso, ho appena iniziato con la mia testimonianza, avrei molto altro da dire."
Giu: "...va bene continui pure"

Man mano che il racconto continuava, le poche persone presenti rimanevano sempre più colpite, rapite dalla storia, e sempre più persone iniziarono a cambiare idea riguardo alla famiglia Malfoy, beh chi più è chi meno.
Harry raccontò tutto. Della torre di astronomia, quando Draco si rifiutò di ubbidire al compito affidatogli da Voldemort in persona, di come nel momento della resa dei conti fu costretto dal padre a schierarsi dalla parte del signore oscuro ma di come poi, nel momento in cui Harry rimase senza bacchetta, gli lanciò la sua. Per ulteriore credibilità, portò con se e mostrò la suddetta bacchetta durante il suo discorso, che fu analizzata al momento, confermando che fosse ancora devota a Draco Malfoy.
Infine aggiunse gli ultimi particolari. Raccontò di come a suo malgrado, Harry stesso fosse diventato un Horcrux la notte in cui morirono i suoi genitori, e che per poter fermare definitivamente il signore oscuro dovesse essere ucciso da Tom in persona. Raccontò di come però riuscì a salvarsi dall'anatema e di come in quel momento, Narcissa Malfoy gli salvò la vita, mentendo al signore oscuro e permettendogli dunque di poter combattere nuovamente e riuscire a vincere.

Har: " Signor Giudice, sono vivo, anzi no..SIAMO vivi tutti, grazie Darco e Narcissa Malfoy, che mi hanno fornito una protezione e un arma nel momento del bisogno. Certo non saranno dei santi, ma mi dica lei chi lo è. Hanno fatto ciò che hanno fatto per amore della propria famiglia, e qui io chiedo a ognuno di voi:
cosa avreste fatto al posto mio? Cosa avreste fatto al posto loro?
Una volta, mi disse la persona a me più cara, quando io stesso ho avuto dubbi sulla mia anima, che il mondo non può essere diviso in buoni e mangiamorte. Ebbene io oggi riprongo la stessa frase a voi. Se questo è un mondo, dove esistono il bene e il male, dove esistono il bianco e il nero, loro rappresentano tutte le sfumature di grigio. E..."
Harry si voltò verso Draco e lo guardò negli occhi, aggiungendo poi l'ultima frase senza distogliere lo sguardo.
Har: " il grigio, contiene anche il bianco."

Nessuno osava fiatare, la stanza era di un silenzio tombale. La maggior parte dei pochi li presenti non solo erano rimasti sconvolti dal discorso di Potter, ma anche estremamente commossi. Harry aveva toccato i cuori di tutti e ognuno riusciva a vedere una parte di sé stesso in quelle persone che fino a qualche minuto prima consideravano dei mostri. Persino il giudice aveva gli occhi lucidi. L'unico che sembrava non essere contento era, ovviamente Lucius Malfoy, il quale già pianificava dei modi per vendicarsi del figlio e di quel maledetto Potter.

Giu: "*Hahem*Bene, signor Potter, essendo lei l'unico testimone può accomodarsi all'esterno, così come le persone presenti. Direi che abbiamo tutti gli elementi necessari.
La giuria si ritira per deliberare."

La mia Epifania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora