Pov's Alice
Appena Niccolò fece scattare la serratura un'odore di tabacco inondò le mie narici. Di solito la puzza di fumo non mi era mai piaciuta, ma da quando conoscevo Niccolò, quella puzza, quell'odore mi ricordava solamente lui, e quindi automaticamente mi faceva sorridere.
N: "Che te ridi Pariolì?"disse il moro sparendo in cucina
N: "Siediti dove vuoi, lo sai casa mia è sempre un casino"Quel 'lo sai' mi fece sorridere ancor di più. Si, io sapevo. Sapevo che Niccolò e l'ordine non erano per nulla migliori amici, anzi... e sapere qualcosa di Niccolò mi faceva star bene, mi faceva dimenticare tutti i brutti pensieri.
N: "Vuoi un caffè ?" mi chiese il moro mentre mi raggiungeva sul divano dove mi ero accomodata
A: "No grazie"
N: "No?Na birra?"
A: "No Nì, sto bene davvero"
N: "Stai bene ?" disse con uno sguardo imbronciato e le labbra storte
A: "Si, ora sto bene"Automaticamente mi accoccolai a lui, mi rifugiai tra quelle braccia che, anche se conoscevo da poco, mi trasmettevano fiducia e protezione...non avrei saputo più farne a meno.
Le mani di Niccolò iniziarono ad accarezzare con immensa delicatezza i miei capelli, a quel tocco mi rilassai ancor di più, così tanto da chiudere gli occhi.N: "Ne parlerai con i tuoi ?"
A: "Non dovevi solo farmi stare bene?" risposi evitando la domanda che mi aveva appena fattoNon avevo voglio di parlare ancora di Luca e di tutto quello che mi era successo, non volevo pensare ai miei genitori, volevo solo stare con Niccolò.
A: "Ma tu non hai dei fratelli?"
N: "Si, ne ho due. Perché ?"
A: "Prima mi hai detto che tuo padre ti ha abbandonato" dissi con un po' di timore
N: "Per lui due figli bastavano ed avanzavano probabilmente"
A: "Ah" dissi mordendomi la lingua per la domanda che avevo posto
N: "Ci deve sempre sta na pecora nera nella famiglia...nella mia probabilmente sono io"
A: "Tuo padre ha rapporti con i tuoi fratelli?"
N: "No, nemmeno con loro. Però almeno loro possono vantarsi di avere avuto una bella infanzia" disse ridendo, forse per smorzare l'atmosfera che si era venuta a creare
A: "Scusa, di solito per non pensare ai miei problemi cerco di concentrarmi su quelli degli altri"
N: "Tranquilla, non avere un padre non è un problema. Forse in passato lo è stato, ma ora sto bene così"Incrociai il suo sguardo e gli sorrisi per poi lasciarli un delicato bacio a fior di labbra , che fece scatenare tutta la passione di Niccolò.
Le sua mani presero posto tra i miei capelli, e la sua lingua si fece spazio nella mia bocca per incontrare la mia.
Il mio respiro subito si stancò e divenne affannoso, ma non abbandonai quella passione , non l'avrei mai abbandonata.Le mie mani si appoggiarono delicatamente sul petto di Niccolò, ed a qualche bacio più passionale, le mie dite iniziarono a stringere il tessuto della sua t-shirt nera.
N: "Forse ce dovremmo fermá" disse Niccolò staccandosi da me e non facendomi capire nulla
A: "Perché ?" chiesi sentendomi ancora le labbra di fuoco
N: "Perché non so se me riescò a contenè"Era tutto stranamente perfetto, almeno in quel momento.
Il fatto che Niccolò si preoccupasse mi faceva convincere sempre di più che quella corazza da stronzo non gli apparteneva per nulla.
Era preciso ed attento con me. Non faceva mai il passo più lungo della gamba per paura di darmi fastidio.
Quello che non sapeva però, è che io in quel momento avevo maledettamente bisogno delle sue labbra sulle mie.Con un gesto poco agile, mi sedetti sul bacino del moro, con le mie gambe divaricate.
L'espressione di Niccolò in quel momento sarebbe stata da immortalare, aveva la bocca aperta e gli occhi che gli uscivano dalle orbite.N: "Alì non credo.."
Lo zittii baciandolo, l'unica cura che avevo in questo momento era lui, ed era anche l'unica che volevo.
Il mio gesto affrettato ed il mio bacio frenetico fece risvegliare Niccolò. Le sue mani iniziarono ad impossessarsi della mia schiena, muoveva le sue mani sul mio corpo con una grande avidità.
Iniziai a sentire qualcosa che pulsava contro la mia intimità.. e come non sentirla, avevo ancora la divisa della scuola e stare con una gonna sul membro del ragazzo che ti piace poteva avere solo questo come finale. Inizialmente mi imbarazzai , avevo intenzione di interrompere il bacio, ma se tutto ciò per Niccolò non era un problema non doveva esserlo nemmeno per me.
Mi staccai dal moro successivamente, solo quando capii che mi aveva tolto la giacca...Pov's Niccolò
Si staccò da me velocemente, e le sue labbra e le sue mani sul mio corpo già mi mancavano.
Ero eccessivamente preso da Alice, il mio corpo bruciava per lei, ogni singolo muscolo del mio corpo voleva Alice.. e lei seduta su di me non aiutava , anzi peggiorava.Le sue guance erano rosse ed i suoi occhi mi fissavano, ma non riuscii a capire il motivo del suo allontanamento..
N: "Che c'è?"
A: "Mi hai tolto la giacca" disse dopo qualche secondo di imbarazzoA quell'affermazione sorrisi, forse non mi ero nemmeno reso conto di quello che avevo fatto..
Le avrei voluto dì che avevo un'eccitazione nei pantaloni provocata da lei e che toglierle la giacca era il minimo che potessi fare, ma avevo imparato a conoscere Alice e la sua fragilità e soprattutto la sua non esperienza.N: "Nun te faccio nulla, era pe sta più comodi" dissi ridendo accarezzandole la guancia
N: "Te l'ho detto un sacco di volte, te sei il diamante mio.. ma in una situazione del genere mi è venuto automatico, ma non avrei fatto nulla..te lo giuro Parilì"Ed era vero, non avrei mai fatto nulla contro il suo volere. Ma ogni centimetro del mio corpo voleva quella ragazza, ed avrei fatto di tutto per sentirla ogni volta più vicina a me.
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Vorrei soltanto amarti
Teen FictionLei una pariolina, lui un disadattato di San Basilio. Due mondi così vicini ma allo stesso tempo così lontani, due universi paralleli. Due universi che avrebbero solo voluto amarsi, tra le nuvole di lui ed i diamanti di lei. 🥇 21/12/20 - #55 in #Ro...