Capitolo 13

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Pov's Niccolò

Arrivammo finalmente a Trastevere dopo un viaggio in macchina che alternava dallo spensierato all'imbarazzante.
Fortunatamente riuscii a parcheggiare la macchina non molto lontano dal punto di incontro con i miei amici, stare solo con Alice ormai mi risultava complicato. A volte cercavo di instaurare una conversazione con lei per conoscerla meglio, ed altre volte mi chiudevo senza pronunciare una parola.

A: "Quanta gente" disse lei risvegliandomi dai miei mille pensieri, mille pensieri in cui vi era sempre e solo lei
N: "Non ci sei mai venuta?" dissi mentre passeggiavamo tra i vicoletti di Trastevere
A: "No mai, è bello"
N: "Nun è bello, i Parioli so belli"
A: "È bello per me, qui nessuno sa chi sono, qui posso essere chi voglio"
N: "Potresti anche nel tuo di quartiere, non devi essere per forza una principessina snob"
A: "Io non sono snob" disse mettendo il broncio
N: "Eccoli"

A salvarmi da quel broncio, che molto probabilmente avrei baciato, c'erano Andriano, Gabriele e Tiziano.

T: "Ce stavamo a fa vecchi, ciao principessì"

Fulminai Tiziano , ma lui ovviamente non se ne rese conto, era troppo impegnato a fissare Alice e a farle complimenti.

AD: "Togliti sta faccia" disse Adriano avvicinandosi silenziosamente a me
N: "Che faccia?" risposi senza staccare gli occhi da dosso ad Alice
G: "La faccia da -voglio menà Tiziano-"

Ecco ci mancava solo Cocco..

N: "N'amo a bere, già mi avete rotto voi due"

...

A: "Questo locale è davvero carino"
N: "Trovi Trastevere troppo carina"
A: "Bhe è tutto nuovo per me, lasciami esprimere le mie emozioni"

Fortunatamente i nostri drink arrivarono molto velocemente, e sempre molto velocemente finimmo il primo giro che subito si trasformò in un secondo e in un terzo.

N: "Dopo questo te fermi Pariolina, stai a tre drink"

La vedevo, sorrideva, si divertiva, brillava di una luce speciale, una luce che aveva solamente lei, una luce che mi mandava fuori di testa. L'alcol ovviamente non aiutava i miei pensieri su di lei, anzi li trasformava in poco casti.
Ci alzammo tutti e cinque per andare al bancone ed ordinare un giro di cicchetti... Gabriele mostrò ad Alice come berlo e lei subito lo imitò, iniziando subito dopo a fare facce strane per il bruciore di gola..

N: "Okay basta così" dissi ridendo, quel pizzico di lucidità che mi era rimasto lo conservavo per lei
A: "Dai Nì mi sto divertendo" disse gettandosi tra le mie braccia e lasciandomi un bacio sul collo..

Avvampai... lei mi faceva uno strano effetto, un effetto che nessun altra ragazza mi aveva mia fatto. Non mi ero mai sentito così per un semplice bacio sul collo, ma tutto ciò che faceva lei si trasformava in qualcosa di unico e speciale.

A: "Ops , scusa" disse staccandosi con le guance rosse

Quanto era bella.

N: "Zitta Pariolina"

Questa volta fui io a tirarla verso le mie braccia, fui io ad abbracciarla, fui io che accostai il mio volto al suo collo. Inalai tutto quel profumo che sprigionava e per qualche secondo mi sentii in Paradiso.

A: "Questa era la prossima sbronza di cui parlavi?" disse facendo combaciare le nostre fronti

Ero troppo ubriaco e troppo preso da lei per ragionare.

N: "So troppo mbriaco Pariolì, e anche tu" dissi non lasciandole i fianchi
A: "Allora perché non mi lasci andare?"
N: "Ho detto che so mbriaco, mica coglione"

Le sue labbra cercavano di avvicinarsi alle mie, voleva provare a prendere l'iniziativa..

N: "Forse è meglio se vado a fumare" dissi riuscendo finalmente a staccarmi
A: "Mi lasci qui?"
N: "Viè con me"

Pov's Alice

Mi prese la mano ed insieme uscimmo dal locale, non curandoci degli altri che erano rimasti dentro.
Si accese la sigaretta ed io iniziai a mordermi le labbra, non so se era l'alcol, ma trovavo Niccolò dannatemnte bello...e sexy.

A: "Posso?" dissi avvicinandomi
N: "Solo perché sei ubriaca"

Mi lasciò fare qualche tiro dalla sua sigaretta , che ripetutamente appoggiava tra le mie labbra sfiorandomele con le sue dita..
La situazione si stava facendo abbastanza pesante per me...
Ancora una volta, cercando di essere il più naturale possibile, mi rintanai tra le sue braccia che dopo qualche secondo di esitazione mi accolsero.

N: "È tutto sbagliato Alì, tutto"
A: "Tutto cosa ?"
N: "Io che te invito ad uscire, io che te faccio bere, io che te faccio fumà, io che ce provo con te.."
A: "In realtà sembro più io quella che ci sta provando"
N: "Bhe devo dire anche che sei un po' molesta" disse ridendo guadagnandosi uno schiaffo sul petto
A: "Niccolò credo che tu mi piaccia"

Pronunciai quelle parole di getto senza nemmeno pensare alle conseguenze, senza nemmeno pensare ad una sua risposta.. mi iniziai a sentire così piccola , ma allo stesso tempo così forte.

N: "Sei ubriaca"
A: "Da qualche parte ho letto che le persone più sincere al mondo sono i bambini e gli ubriachi"
N: "Bhe tu sei entrambe" disse guadagnandosi il secondo schiaffo

Questa volta però lasciai la mia mano sul suo petto..iniziai ad accarezzare la parte di pelle lasciata scoperta dalla camicia sbottonata, ove si intravedeva qualche tatuaggio.

N: "Pariolì smettila"
A: "Non ti piace?" dissi alzando il volto per guardarlo meglio
N: "Nun so de legno, lo sai vero?"

Annuì avvicinandomi sempre di più a lui, volevo azzerare questa distanza ... dovevo farlo ora, da sobria non avrei mai trovato il coraggio.

N: "Se te bacio ora, rimarrai scottata" disse sulle mie labbra

Non gli diedi modi di dire altro.. appoggiai le miei labbra sulle sue circondandogli il viso con le mie mani. Non fu un vero bacio, ma un bacio a stampo che durò più del previsto. Ben sei secondi con le labbra unite.
Fui io la prima a staccarmi, ed avevo il terrore di guardarlo in viso..

N: "Alì.."
A: "Si, sono una bambina, una bambina ubriaca che.."

E di nuovo, le nostre labbra unite.
Questa volta a comandare era lui, e Niccolò Moriconi non si accontentava dei bacetti a stampo delle medie.
Sentii la sua lingua picchiettare sui miei denti, così aprii di poco la mia bocca ...fu così che le nostre lingue si incontrarono per la prima volta in un bacio che non aveva nulla di fiabesco, era tutt'altro che romantico, era passionale ed aggressivo...ma dopo tutto, era sempre un bacio dato da ubriachi a Trastevere...anche se io quel bacio, non lo avrei mai dimenticato.

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora