Capitolo 19

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Pov's Niccolò

AD: "Quindi sei geloso?"

Dopo aver accompagnato Alice a scuola subito corsi da Adriano per sfogarmi su quanto era appena accaduto. Le mani che mi prudevano erano un brutto segno, che solo il mio migliore amico poteva placare.

N: "Ancora? La prossima volta vado da Cocco"
AD: "Nì ma che voi, io te dico le cose come stanno. Te da' fastidio che sto ragazzo si avvicini ad Alice, quindi sei geloso"
N: "Essere geloso implica un interesse?"
AD: "Ma hai dieci anni Niccolò ? Lo sa tutta Roma che te piace Alice, nun c'era bisogno della gelosia pe capillo"
N: "Cassio me so messo in una cosa più grande de me. Mia madre me ammazza"
AD: "Daje , mica ve dovete sposá... frequentatevi e vedete come va a finire"
N: "Già lo so come andrà a finire...Alice e il suo puro cuore infranto per colpa mia"
AD: "Sei er solito pessimista"
N: "Nun so pessimista, ma me conosco"
AD: "Pure io te conosco, è proprio per questo te dico che te devi move, altrimenti la Pariolina arriva a piedi a casa"

Abbassai il mio sguardo verso il telefono, notando che Alice sarebbe uscita a breve da scuola ed io dovevo correre.

N: "Grazie Cassio, come sempre riesci ad aiutarmi creandomi nuovi problemi" dissi recuperando velocemente le mie cose per poi sparire da casa sua
AD: "Quando vuoi amico, io sto qua per te"

...

Arrivai fuori scuola di Alice e subito scesi dalla macchina. Notai che tutti gli studenti erano già sulla grande scalinata esterna dell'istituto, segno che a breve Alice mi avrebbe raggiunto..solo dopo qualche secondo scorsi la sua chioma di capelli dorati e lunghi che ondeggiavano verso di me con un sorriso da far invidia al mondo. Non ebbi tempo però di ricambiare quel sorriso, dato che il tragitto di Alice venne bloccato, da Luca ovviamente.
Notai il veloce cambio di umore di Alice e poi nulla più, quel Luca mi dava le spalle e mi impediva di vedere la figura di Alice.
Ero tentato di andare lì, di andare lì e prendermi Alice e portarla via con me...
Dopo qualche minuto che per me furono secoli infiniti, notai la figura indifesa e piccola di Alice sorpassare quel Luca. La mia Alice però non sorrideva più..

A: "Ciao" disse avvicinandosi a me senza dedicarmi alcun sorriso
N: "Che è successo?" dissi andando dritto al punto
A: "Niente"

Alice continuava ad avere lo sguardo basso, non riusciva a guardarmi negli occhi..

N: "Alì, che voleva quello da te?"
A: "Non lo so"
N: "Come non lo sai?"
A: "Ha iniziato a fare discorsi strani, sulla colazione di stamattina, sul fatto che io rifiuto sempre i suoi inviti a cena...non ci stavo capendo nulla ed in più mi stavo sentendo aggredita senza motivo ed ho deciso di andarmene"

La voglia di andare da quel ragazzo aumentava sempre di più ad ogni parola di Alice..la mia Alice, ora indifesa più che mai.

N: "Te ha fatto male? Fisicamente intendo"
A: "No, non mi ha sfiorato nemmeno" disse facendo incrociare finalmente i suoi occhi con i miei

Appoggiai le mie mani sulle sue guance avvicinandomi un po' a lei, non troppo ma il giusto.

N: "Qualsiasi cosa devi dirmela, va bene?"
A: "Perché ?"
N: "Perché voglio proteggerti da chiunque ti faccia soffrire"
A: "Nessuno ha il potere di farmi soffrire Niccolò, posso starci male per dei comportamenti, ma poi tutto passa. L'unico che ha il potere di rompermi e di aggiustarmi allo stesso momento sei e sarai per sempre tu" disse con tutta la trasparenza che aveva depositata in quegli occhi
N: "Sarai la mia rovina Alice Bellavista" dissi staccandomi da lei per aprirle lo sportello della macchina.

Dopo un dolce sorriso, salì all'interno dell'autovettura. Prima di imitare il suo gesto, io mi voltai verso la scalinata del suo istituto, dove notai quel bamboccio che ci stava fissando. Non mi piaceva quel ragazzo, per niente...

A: "Nì tutto bene?" disse Alice abbassando il finestrino per comunicare con me
N: "Si" dissi salendo in macchina e mettendo subito in moto
A: "Quindi se qualcuno mi darà fastidio dovrò correre da te ?" disse ridendo ma infondo sperava in una mia risposta affermativa
N: "Te l'ho detto principessì"
A: "Allora sei un principe anche tu, un principe azzurro che difende la sua principessa"
N: "Pe carità, facciamo che io so PeterPan e tu Wendy, i principi nun me piacciono"

I principi non mi piacevano, ma mi piacevano le principesse, mi piaceva la mia principessa.. che poi mia, non sapevo se fosse davvero mia, ma lo speravo con tutto il cuore.

Buongiorno a tutti ☀️
Scusate l'assenza di questa ultima settimana, ma avevo deciso nel periodo di vacanza di prendermi una pausa dallo scrivere e dal postare... ora però sono tornata, ed insieme a me sono tornati anche Alice e Niccolò ❤️

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora