Capitolo 47

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Pov's Alice

L'ennesimo lunedì, l'ennesimo ritorno a scuola.
Oggi però era un lunedì diverso, avevo più voglia di uscire di casa, ovviamente per un motivo ben preciso: Niccolò.
Lo stesso Niccolò, che ieri mi aveva confessato i suoi sentimenti. Quel Niccolò che ormai aveva il mio cuore nel palmo della sua mano e che di me aveva preso tutto.

Non vedevo il moro da ieri mattina, quando dopo aver trascorso la notte insieme, a causa delle chiamate fatte da mia madre, fu costretto ad accompagnarmi a casa.

Da oggi nella mia vita e in quella di Niccolò sarebbe cambiato tutto. Io e lui eravamo diventati una cosa sola e niente avrebbe mai potuto spezzare il nostro legame, il nostro amore .

...

A: "Mamma vado a scuola" dissi salutando mia madre per poi uscire di corsa
MAMMA: "Va bene Alice, Giacomo é fuori che ti aspetta" disse mia madre facendo fermare i miei passi
A: "Giacomo?"
MAMMA: "Si" rispose lei
A: "E Niccolò ?" chiesi non capendo l'assenza del moro
MAMMA: "Non lo hai saputo ? Ieri sera lo hanno arrestato"
A: "Cosa ?"

I miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime salate.
Avevano arrestato Niccolò? E con quali accuse ? Non era possibile.
Era uno scherzo, sicuramente. Un bruttissimo scherzo.

MAMMA: "I genitori di Luca lo hanno denunciato. Ma tu non ti sei resa conto di nulla?" disse mia madre con fare indagatorio
A: "Ma cosa stai dicendo?"

Non riuscivo a capire.
Più mia madre parlava più non trovavo il senso a ciò che diceva.

MAMMA: "Niccolò era alla festa di compleanno di Luca dove c'eri anche tu. Luca e tutti i suoi amici lo hanno visto che spacciava droga. È stato arrestato."

Il pavimento sotto i miei piedi da un secondo all'altro sembrò sgretolarsi . L'aria mi venne a mancare.
Non era possibile, doveva essere un incubo sicuramente.

MAMMA: "Alice stai bene ?" disse mia madre avvicinandosi a me vedendomi abbastanza provata dalla notizia appena ricevuta
A: "È uno scherzo?" dissi ormai con il viso bagnato di lacrime
MAMMA: "No tesoro, non lo è . Avevo notato che tu e il tuo autista eravate diventati amici negli ultimi tempi ma non serve disperarsi così tanto"

Le parole di mia madre erano delle pugnalate al mio cuore. Cuore che però ormai avevo solo a metà , l'altra metà era di Niccolò, e nessuno avrebbe mai potuto prenderla.

MAMMA: "Gli hanno dato tre anni" disse mia madre mentre cercava di darmi più informazioni possibili
MAMMA: "Io e tuo padre pensavamo fosse il caso anche di licenziare Anna, sai avere la madre di uno spacciatore in casa non è il massimo"
A: "COSA?" dissi ormai stufa e furiosa
A: "Quella donna sarà a pezzi, come puoi licenziarla?"
MAMMA: "Ci penseremo. Ora vai è tardi" disse mia madre provando a liquidarmi
A: "Mamma, hanno arrestato solo lui o qualcun altro ?"
MAMMA: "Solo lui, all'interrogatorio egli stesso ha detto che a quella festa era presente solo lui"

Buono, gentile ed altruista. Questo era Niccolò . Il mio Niccolò.

Mi sforzai di uscire di casa , ma non perché volevo andare a scuola, no...dovevo prendere aria.

Mi sedetti sui gradini del mio giardino con Giacomo che dall'altra parte della strada mi incitava ad andare .
Ma le mie gambe non si muovevano, avevo la vista appannata , causata dalle mille lacrime che stavano uscendo dai miei occhi.
I singhiozzi causati dal pianto si facevano sempre più insistenti e forti.

Perché Niccolò? Perché ?
Dovevamo essere io e te contro il mondo da oggi, il nostro amore immenso contro tutti.

Una figura , diversa da Giacomo, iniziò ad avvicinarsi a me .
Avevo ancora la vista annebbiata, infatti solo quando fummo abbastanza vicine capii di chi si trattasse.

A: "Anna" dissi alzandomi e avvicinandomi a lei
ANNA: "Buongiorno signorina"

Anna era nelle mie stesse condizioni.
Lacrime che non riuscivamo a trattenerci, una cera pessima e tanto odio che dovevamo sfogare con qualcuno.

A: "Mi dispiace" dissi porgendole un fazzoletto che avevo in tasca, dovevo essere forte per lei, per lei e per il mio amore
ANNA: "Grazie"
A: "Come stai?"
ANNA: "Come una madre a cui hanno portato via il figlio. Non sapevo spacciasse droga signorina, immaginavo che lui e i suoi amici facessero qualcosa di sbagliato, ma mai la droga"

Istintivamente abbassai il capo. Io lo sapevo. Io lo sapevo e non avevo fatto nulla per impedire a Niccolò di sbagliare. Non avevo fatto nulla per migliorargli la vita.

ANNA: "Alice" disse Anna facendomi alzare lo sguardo verso di lei

In tanti anni che lavorava per la mia famiglia non mi aveva mai chiamato per nome.

ANNA: "Tu lo sapevi?" disse con la voce spezzata dal pianto
A: "Scusami Anna"

Già , scusami. Era l'unica cosa che potevo dire in quel momento

ANNA: "È vero che lo faceva da solo come lui ha detto ?"
A: "No Anna, a quella festa non era da solo ma con tutti i suoi amici. Erano coinvolti tutti"

Anna a quelle mie parole sorrise, anche se non capivo cosa ci fosse da ridere.

ANNA: "Mio figlio..il solito altruista" disse Anna e a quelle sue parole sorrisi anche io

Niccolò era buono. Niccolò era gentile. Niccolò era quel tipo di persona che avrebbe fatto di tutto per la sua famiglia , per i suoi amici e per le persone che amava.

ANNA: "Perché hanno denunciato solo lui allora?"

Anna era in cerca di risposte, come era giusto che fosse. Risposte che io sapevo, ma che non volevo e potevo darle.
Mi sentivo già abbastanza in colpa e confessarle che era tutta colpa mia e di una stupida gelosia mi avrebbe fatto crollare.

ANNNA: "Lui non mi ha voluto dire nulla"
A: "Lo hai visto ?" chiesi di getto spalancando gli occhi, facendo di nuovo sorridere Anna
ANNA: "Stamattina, ora vada a scuola signorina" disse sorpassandomi
A: "Posso andare a trovarlo?" chiesi facendola fermare
ANNA: "Sei minorenne e ti servirebbe una delega che non credo i tuoi genitori ti facciano"

La realtà era cruda. Non mi piaceva la realtà . Era molto meglio la fantasia di Niccolò.

ANNA: "Signorina" disse Anna voltandosi di nuovo verso di me
ANNA: "Quando stamattina sono andata da Niccolò gli ho fatto molte domande a cui ovviamente non ho ricevuto risposta. Lui ha solo detto di volermi bene , mi ha detto che dovevo dire ai suoi fratelli e ai suoi amici che lui avrebbe dato la vita per loro. E poi mi ha detto una cosa che io fino a dieci minuti fa non riuscivo a capire, ma che forse adesso mi è più chiara." disse Anna avvicinandosi a me , per farci ritrovare di nuovo faccia e faccia, occhi contro occhi...occhi identici a quelli di Niccolò.

ANNA : "Mi ha detto testuali parole  - Mamma chiedile scusa, le avevo detto che non doveva entrare in una cosa più grande di lei. Le avevo detto che le mie nuvole e i suoi diamanti prima o poi si sarebbero scontrati. Chiedile scusa perché questa non è la vita che se merita.  Non avrebbe mai dovuto conoscere un ragazzo come me, falla andare avanti se puoi. Dille che ormai il nostro bel momento è finito, ma che io ricorderò sempre tutto. Chiedile scusa, ma dille anche che sono pazzo di lei. Sono innamorato di lei e dei suoi occhi blu. Dille solo questo, solo che la amo - . E dopo queste parole lo hanno portato via da me"

Ero in una valle di lacrime , lacrime tutte per lui, lacrime tutte per il nostro amore appena sbocciato ma che non avrebbe avuto lunga vita.

ANNA: "Avrei tanto voluto chiedergli a chi dovessi riferire queste parole..ma ecco, forse adesso l'ho capito" disse accarezzandomi una guancia e asciugandomi le lacrime per poi scomparire.

...
Scusa di cosa Niccolò? Non devi chiedermi scusa. Sono io quella che deve scusarsi con te. Sono io quella che non ti ha salvato.
Oltre alle mille scuse devo dirti anche infiniti grazie. Grazie perché mi hai fatto tornare a vivere Niccolò. Grazie perché ho capito che le nuvole sono migliori dei diamanti . Grazie perché mi hai amato e mi hai permesso di amarti.
Non avevo mai chiesto nulla alla vita, l'unica cosa che volevo era amarti, io volevo soltanto amarti. Ed anche se in posti diversi e divisi io continuerò a ripetertelo perché so che tu mi sentirai...
Vorrei soltanto amarti Niccolò.


💎❤️

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora