Capitolo 5

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Pov's Niccolò

AD: "Finalmente sei arrivato"

Io ed Alice eravamo appena arrivati sul lungomare di Ostia, dove ad aspettarci in uno dei tanti bar c'era Adriano.

N: "Oggi sto a fa er babysitter"
A: "Ciao, piacere Alice" disse venendo accanto a me
N: "Ecco appunto"
A: "Scostumato"
N: "Pariolina"
AD: "Adriano"
A: "Scusa"
N: "Sedemoce va"
AD: "Quindi sei tu il capo di Niccolò" chiese Adriano ad Alice appena ci accomodammo al tavolino
A: "No, è mio padre"
AD: "Vabe stemo lá. Ma tu non vai a scuola ?"
A: "Oh si, ma stamattina ho deciso di fare il mio primo filone"
N: "Sei seria? Non hai mai fatto filone a scuola?"
A: "È così grave ?"
N: "Molto"
AD: "Daje ce sta sempre na prima volta"
A: "Non ho fatto molte cose che sicuramente per voi ragazzi sono sciocchezze"
AD: "E che fa, mo ce stamo noi"
N: "Scusa, noi chi?"
AD: "Noi, io e te Nì"
N: "Questa è la prima e l'ultima volta che la vedi, è minorenne ed é Pariolina"
A: "Vedi che non ho la lebbra"

Pov's Alice

Il mio giudizio nei confronti di Niccolò oscillava tra odio e sopportazione.
Era un agazzino burbero, che non dava confidenza a nessuno, ma a volte sapeva essere la persona più dolce e buona al mondo, ovviamente per i suoi standard.

N: "Lo so, ma tu con noi non ci azzecchi niente. Goditi sta giornata, perché questa è"

Ecco, ora lo odiavo.

...

Niccolò aveva ragione, mi costava molto dirlo ma era vero. Fregene era bella, ma Ostia non poteva essere paragonata a niente e nessuno. Io Niccolò ed Adriano stavamo camminando sulla spiaggia , e mai come ora mi sentivo bene.

A: "È bellissimo tutto ciò"
AD: "Tutto ciò?"
A: "Si, la calma, le onde, la sabbia, tutto ciò"
N: "Te lo avevo detto"
A: "È vero, avevi ragione" dissi sorridendogli..sorriso che ovviamente lui non ricambiò

...

A: "È simpatico il tuo amico" dissi appena rientrata in auto
N: "Si"
A: "Più simpatico di te"
N: "Nun ce vuole molto"
A: "Ne sei consapevole allora"
N: "Nun te allargà"
A: "Allora stasera resterai con me alla festa ? Non ho intenzione di restare per più di un'ora, così non fai avanti ed indietro"
N: "La strategia di preoccuparsi per me nun serve"
A: "Ti ho convinto?"
N: "È il secondo favore che te faccio"
A: "Non c'è due senza tre"
N: "Famo così, al terzo favore me devi promette de rispettà il rapporto Pariolina - autista"
A: "Perché ? Ti do fastidio?"
N: "Si, sei una persona parecchio fastidiosa.. allo ce stai ?"

Le sue parole mi ferirono e non poco, sapevo di non andare molto a genio a Niccolò, ma non fino a questo punto. Non gli risposi nemmeno, perché fortunatamente arrivammo fuori casa e riuscii a scendere velocemente dall'auto sbattendo forte lo sportello. Sicuramente si sarebbe innervosito, ma poco mi importava. Mi aveva ferito, aveva ferito i miei sentimenti ed io non pensavo di meritare tutto ciò.

Pov's Niccolò

Forse ci era rimasta male, ma come darle torto. Non mi fidavo di nessuno, figurati se me potevo aprì co na Pariolina...

{N: "Cassio"
AD: "Nì che? Ce semo salutati mezz'ora fa"
N: "Stasera devo accompagná la principessa a na festa, e me ha chiesto de rimanè co lei"
AD: "E quindi?"
N: "È ai Parioli Cassio, famme compagnia"
AD: "Perché invece nun passi na serata con lei e cerchi di conoscerla meglio? Secondo me non è tanto male"
N: "Ma che stai a di?"
AD: "È simpatica, socievole,alla mano.. e poi è na figa da paura"
N: "Si e tiene diciassette anni.. smettila Cassio"
AD: "Vabe ,ma tanto nun me convinci lo stesso a venì"}

Senza rispondergli attaccai la telefonata, stasera mi sarebbe toccato sopportare Alice ad una stupida festa ...ma era lavoro, solo lavoro, e a me quel lavoro serviva, quei soldi mi servivano, e per i soldi sarei rimasto con Alice, solo per i soldi..



Capitolo di passaggio, ma vi assicuro che da ora in poi entreremo nella vera storia❤️💎

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