Capitolo 25

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Pov's Alice

A: "Grazie della bella serata"

Eravamo appena arrivati fuori casa mia, ovviamente Niccolò aveva insistito per accompagnarmi e per non farmi prendere un taxi.

N: "Sarebbe potuta andà meglio" disse spegnendo l'auto e voltando il suo sguardo verso di me
A: "Smettila dai, io sono stata bene"
N: "Te prometto che parlerò con Alessandro"
A: "Non mi devi promettere nulla, te l'ho detto"
N: "Lo so, ma è un mio amico e mi dà fastidio che faccia il cazzone con te. Sei la ragazza con cui me sto a frequentà e me rode che lui te tratti male"

Il mio battito cardiaco per un secondo si fermò. Smisi di respirare. La mia bocca si aprì in una grande O ed i miei occhi uscirono fuori dalle palpebre.

N: "Hai visto un fantasma Alì?" disse il moro ridendo
A: "No, è quello che hai detto che..insomma hai capito"
N: "No, non ho capito"
A: "Bhe hai detto che ci stiamo frequentando"
N: "Non è così ?"
A: "Come vuoi tu"
N: "Come voglio io? Che vor dì?" disse accigliandosi
A: "Hai detto che non volevi etichette"
N: "Infatti non ho detto che te vogliò sposà, solo che ce stiamo frequentando. Credo sia anche normale, te limono quando voglio.."
A: "Oh si e puoi farlo quando vuoi"

Mi tappai subito la bocca con la mano dopo aver detto quella frase che mi fece imbarazzare un po' troppo. Niccolò non era per nulla imbarazzato, anzi se la rideva.

A: "Mi stai prendendo in giro?"
N: "Nono, assolutamente" disse provando a fare il serio, anche se dai suoi occhi si vedeva che stava ridendo dentro
A: "Va bene, ora vado" dissi pronta ad aprire la portiera
N: "Aspetta dai" disse fermando il mio gesto
N: "Scusa, ma sei troppo bella quando te impanichi da sola."
A: "È tutto nuovo per me"
N: "Fidati che lo è anche per me Alì. Stiamo bene insieme noi due , quindi non ci sta nulla de male nel frequentarci, giusto?" mi chiese il moro facendomi annuire qualche secondo dopo.
N: "Ecco qua, vedi..nun ce voluto molto"

Non mi fece nemmeno rispondere..mi attirò a sè e mi baciò. Fu un bacio dolce, eccessivamente  dolce per un ragazzo come Niccolò, ma io apprezzai ogni singolo tocco, ogni singolo brivido.

N: "Ora vai principessì, te vengo a prende domani"
A: "Oh no, domani viene il mio autista"
N: "Ah si? È bello?" disse non staccando le mani dalla mia schiena
A: "Mmm guardabile"

Con la velocità di un animale della savana , Niccolò fece scontrare le nostre fronti e i nostri petti per poi iniziare a torturarmi il labbro inferiore.

N: "Te spezzo le gambe pariolì"
A: "Questo dovrei dirlo io a te Moriconi"
N: "A me ? Ma se so n'angelo"
A: "Nemmeno quando dormi"

Mi avvicinai a lui e gli scoccai sulle labbra un sonoro bacio a stampo. Scesi dall'auto e subito dopo mi voltai di nuovo verso di lui...lo trovai a fissare un punto del mio corpo, cosa che mi fece di nuovo imbarazzare. Non potevo sempre diventare un peperone con quel ragazzo...non avrei retto..

A: "Niccolò" dissi con voce autoritaria
N: "Scusa Alì, ma hai un culo favoloso"

Ridendo chiusi la portiera della macchina e prima di allontanarmi gli mandai un bacio volante , a cui lui ricambiò facendomi un occhiolino.

Entrai in casa a passo felpato e subito sgattaiolai in camera mia.
Mi gettai a peso morto sul letto fissando il soffitto che non aveva nulla di così interessante.
Niccolò Moriconi mi faceva stare bene, mi ritrovai a pensare.
Niccolò Moriconi mi faceva sorridere come non facevo da tempo.
Il mio umore non era mai dipeso da una persona ma sempre da me stessa, e la cosa che i miei sorrisi dipendessero da un ragazzo mi spaventava molto, ma allo stesso tempo mi elettrizzava.
Stavo ufficialmente perdendo la testa per un ragazzo un po' troppo grande, un po' troppo tatuato, ed un po' troppo bello.

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora