Capitolo 43

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Pov's Alice

L'atmosfera della festa si stava facendo abbastanza pesante. Luca non faceva altro che ronzarmi intorno e la cosa mi dava molto fastidio. Cercavo ripetutamente Niccolò, che ovviamente era impegnato con i suoi amici a vendere la droga. Ogni tanto i nostri sguardi riuscivano ad incontrarsi, ma non di più di qualche secondo , perché poi lui veniva rapito da Nassi.
Avevo già bevuto un paio di drink ed il mio livello di sobrietà stava scomparendo man mano.

L: "Quindi il tuo ragazzo è un bad boy?" mi chiese Luca avvicinandosi a me per l'ennesima volta
A: "Non è il mio ragazzo" dissi a malincuore

Io e Niccolò effettivamente e teoricamente ci comportavamo come una coppia di fidanzati, ma praticamente non lo eravamo. All'inizio questa cosa mi andava bene , sia perché lui non voleva correre , sia perché io ero nuova nell'ambito relazioni amorose e quindi volevo un po' di tempo per capire come funzionasse... ormai però mi ero affezionata troppo al moro tatuato e avrei tanto voluto poterlo considerare solo mio.

A: "E non è un cattivo ragazzo"
L: "Vende droga Alice"
A: "E tu la compri Luca. Siete uguali"

Mi allontanai da Luca per dirigermi verso il bancone. Non avevo nient'altro da fare a questa stupida festa.
Avrei tanto voluto andarmene , ma Niccolò era ancora impegnato.

L: "Mi concedi un ballo?"
A: "Ancora qui Luca ? Io me ne vado e tu mi segui?" dissi mentre prendevo il mio terzo drink
L: "Ti ho chiesto un ballo Alice, cosa sarà mai"
A: "Non voglio ballare con te" sputai severa nei suoi confronti
L: "E cosa vuoi fare? Bere finché quello non si ricorderà di te ?"
A: "Quello ha un nome, e ciò che faccio non è affar tuo. Adesso io me ne andrò e tu non mi seguirai"
L: "Stai attenta Alice"
A: "A cosa Luca ? Dovrei avere paura di te ?"
L: "Ti ho detto solo di stare attenta" disse continuando a fissare i miei occhi

Mi riallontanai da lui sorseggiando il drink .
Le mie gambe mi portarono da Niccolò che si trovava con i suoi amici in una parte isolata del locale .
Erano tutti intenti a contare dei soldi, nessuno si era accorto di me.
Man mano che avanzavo però lo sguardo di Gabriele incontrò la mia figura , e solo grazie a lui che , facendo un gesto a Niccolò, il moro si accorse di me.

Appena Niccolò mi vide mollò i suoi soldi in mano a Gabriele e venne , finalmente, verso di me.

N: "Tutto bene ?" disse cingendomi la vita ed accarezzandomi la parte bassa della schiena con le sue mani
A: "No non va nulla bene. Tu sei impegnato, io non sopporto nessuno a questa festa, l'unico che mi parla è Luca ed io per evitarlo ho passato tutta la sera a bere. In più mi gira la testa e non so che fare" dissi piagnucolando tra le braccia del moro
N: "Facciamo così, questo lo dai a me" disse Niccolò prendendo il mio terzo drink da cui avevo fatto solo due sorsi
N: "E comunque tra una decina di minuti sarei venuto da te, abbiamo praticamente finito qui"
A: "Si ma ti sei ricordato di me solo adesso Niccolò" dissi con la voce da bambina scatenando una risata da parte del mio interlocutore
N: "Chiedi ad Adriano pariolina... stavo mollando tutto per ben tre volte perché vedevo quel coglione troppo vicino a te"
A: "E perché non lo hai fatto ?" dissi avvicinandomi a lui tanto da sfiorargli le labbra
N: "Alice allontanati, nun me controllo"

Ormai ogni piccolo contatto faceva impazzire Niccolò, come d'altronde me .
Potevo notare che però lui era arrivato al limite della sopportazione, e forse anche io.

A: "Non voglio che ti controlli Niccolò"

Non riuscivo a capire se fosse l'alcol a parlare. Ma una cosa la sapevo, io ero sempre stata una ragazza troppo sincera e schietta e l'unica cosa che volevo adesso era lui. L'alcol probabilmente, come altre volte, mi dava quel pizzico di coraggio che mancava ..ma tutto ciò che volevo era dettato dai miei sentimenti.

N: "E cosa vorresti? " disse Niccolò stando al mio gioco
A: 'Te Moriconi" dissi appoggiando le mie labbra sul suo collo
A: "Solo te"

I nostri corpi e i nostri sguardi stavano andando a fuoco , avevo voglia di baciarlo ed avevo maledettamente voglia di un contatto intimo con lui.

N: "Andiamocene via da questo posto" disse Niccolò staccandosi da me , ma la sua risposta non mi bastava
A: "Nì" dissi fermandolo... lui era già pronto per andare dai suoi amici , recuperare i soldi, ed andare via con me
A: "Hai voglia di me ?" chiesi ormai senza imbarazzo

Il suo sguardo per qualche secondo rimase abbastanza scosso dalla mia domanda, poi dopo un po' si rilassò lasciandomi un bacio sulla fronte.

N: "Ho na voglia de te che nemmeno immagini, quindi fammi andare un secondo dai ragazzi e poi te giuro che te dimostrerò tutta la voglia che ho di te, ma non solo stasera Alì. Io ho voglia di te da sempre"

Ed in quel momento, dopo quelle parole, capii che forse, anzi senza forse, ero perdutamente persa di quel ragazzo.
Quel ragazzo mi aveva scombussolato il cuore ed il cervello.


Ciao a tutti amici, questi ultimi capitoli saranno abbastanza forti ed emozionanti.. spero vi piacciano .

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora