Capitolo 6

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Pov's Niccolò

Ero arrivato da poco alla villa, ed ero seduto sul divano ad aspettare Alice..

ANNA: "Nicco, che ci fai qui?"
N: "Oh má, niente Alice deve anná a una festa"

Mia mamma non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, che una voce squillante, a volte anche fastidiosa, ci interruppe urlando un veloce "sono pronta". Mi voltai verso le scale e solo dopo qualche secondo mi resi conto dell'infinita bellezza che avevo davanti. Quello era il vestito che avevamo scelto insieme.. al negozio non notai quanto le stesse bene, ma ora , era impossibile non notare tutto ciò.
Scese le scale con la sua immensa eleganza che quasi mi faceva sentire in imbarazzo..
Mia madre subito fece i complimenti ad Alice, e prima di raggiungere la cucina venne vicino a me, mentre Alice stava indossando il giubbotto, e mi pronunciò una semplicissima frase che mi fece ancor rendere di più conto della bellezza di quella ragazza "chiudi la bocca Nicco, altrimenti dovrò asciugarti la bava".

A: "Aspettavi da molto?" disse Alice avvicinandosi a me
N: "Sei bellissima"

Non riuscii a controllarmi, quelle parole uscirono dalla mia bocca senza aver chiesto prima il consenso al cervello.
Notai le sue guance tingersi di rosso, possibile che nessuno mai le aveva fatto qualche complimento?

A: "Oh grazie, sei molto gentile Niccolò. Anche tu stai molto bene stasera"
N: "Vabe ma io so bello sempre"
A: "Io no?"

Notai che era rimasta un po' male dalla frase che avevo appena pronunciato...

N: "Si , anche tu. Me ne sono solo reso conto ora"
A: "Sarà stata la divisa a non valorizzarmi"
N: "Sicuramente"

Dopo circa venti minuti di viaggio, passati a cantare a squarciagola come due vecchi amici, arrivammo in questo locale troppo sfarzoso per i miei gusti, e anche per quelli di Alice.

N: "Se tu vuoi entrare vai, io mi fumo una sigaretta e ti raggiungo" dissi dopo aver parcheggiato la macchina ed essere sceso da quest'ultima
A: "No assolutamente, ti aspetto"
N: "Vuoi?" chiesi ad Alice , che dopo qualche secondo di incertezza scosse la testa
N: "Non sembri molto convinta" dissi accendendo la sigaretta
A: "Non ho mai provato"
N: "Vuoi provare?"

I suoi occhi mi guardarono come se le avessi proposto di aiutarmi ad occultare un cadavere.

N: "Vedi che non muori per un tiro di winston"
A: "Si chiamano così?" disse avvicinandosi sempre di più a me

I suoi occhi visti da così vicino ed illuminati dal bagliore della luna erano ancora più belli.
Voltai la sigaretta verso di lei, che continuò a guardarmi incerta.

N: "Vai Pariolina"

Appoggiò le sue labbra sulla mia sigaretta, dove poco prima vi erano le mie di labbra.
Fece un piccolo ma elegante tiro, e subito dopo cacciò il fumo dalla bocca iniziando a tossire.

Pov's Alice

A: "Cosa ridi?" dissi cercando di calmare la mia incessante tosse
N: "È normale la tosse, stai tranquilla..non stai morendo"
A: "Bhe ti farebbe piacere, dato che non apprezzi la mia compagnia"
N: "Non ho mai detto questo"
A: "Ma lo hai lasciato intendere"
N: "Ah si? Perché mi sembra che ora io stia venendo con te ad una stupida festa..quindi"
A: "Quindi cosa?"
N: "Quindi non è vero che non apprezzo la tua compagnia, non apprezzo il tuo essere logorroica e impicciona, che è diverso"
A: "Stronzo" dissi ridendo
A: "Voglio riprovare"

Come prima Niccolò appoggiò la sigaretta tra le mie labbra. Feci un tiro più profondo del precedente e stranamente non tossii.

N: "Stai migliorando"
A: "Possiamo, non so..smezzarcela altre volte? Credo che mi piaccia"
N: "Una winston blu smezzata con me?"
A: "Esattamente"
N: "Entriamo Pariolina" disse gettando per terra la sigaretta ormai finita
A: "Ma non mi hai risposto"
N: "Fumare fa male" disse sorpassandomi
N: "E per quanto tu sia una Pariolina, meriti di vivere...per sempre"

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora