Capitolo 36

1.2K 38 0
                                    

Pov's Alice

Non era la prima volta che saltavo scuola per stare insieme a Niccolò. Questa volta però un po' timore vi era in me .
Il discorso che mi aveva fatto il moro davanti al caffè di qualche minuto fa mi aveva leggermente angosciata, turbata, e forse anche un po' spaventata.

Chi era il vero Niccolò ?
Pensavo di saperlo , ma forse mi ero del tutto sbagliata..

...

N: "Puoi parlare ? Di' qualcosa, ti prego"

Eravamo appena arrivati a casa sua, ed io durante il tragitto in auto non avevo aperto bocca, ma la stessa cosa aveva fatto lui. Nessuno dei due aveva neppure acceso la radio, forse entrambi avevamo bisogno di silenzio.

A: "Non so che dirti Niccolò" dissi facendo un lungo respiro e parlando per la prima volta, cose che notai fece rassicurare, anche se di poco, Niccolò che era seduto accanto a me sul suo divano grigio
A: "Fino a venti minuti fa pensavo di conoscerti"
N: "Ma tu mi conosci"

La mia espressione a quella sua affermazione si contorse .

A: "Dieci minuti fa hai detto l'opposto"
N: "No, non ho detto questo. Conosci una parte di Niccolò"

Le sue mani cercavano le mie, notavo che voleva da me qualche sicurezza, delle certezze.
Incrociammo le nostre mani e finalmente anche i nostri sguardi.
Non riuscivo a capire cosa nascondesse dietro quelle pozze nere...

N: "Conosci il Niccolò dolce, e fidati che lo conosci solo tu. Conosci il Niccolò problematico, che non ha rapporti col padre e che ama sua madre. Conosci il Niccolò che darebbe e farebbe di tutto per la sua famiglia, per i suoi amici e per te" disse facendo una forte pressione sulla mia mano , come se non volesse che io sciogliessi quel legame
N: "Ed è proprio perché ci tengo a te che ho paura di rivelarti l'ultimo tassello della mia vita" confessò con gli occhi lucidi, senza però , per la prima volta, vergognarsi

A: "Ti ho già detto in passato che qualsiasi cosa tu voglia dirmi io sarò qui Nì, non teniamoci dentro cose fino a scoppiare, sarebbe solo peggio"
N: "Posso prima baciarti?"

La sua domanda per un secondo mi sembrò così dolce ed innocente, ma un attimo prima di rispondergli mi assalirono dei dubbi.

A: "Perché?" chiesi titubante
N: "Ho paura  della tua reazione dopo aver saputo la verità" disse provando ad avvicinarsi a me

Non avevo mai rifiutato un bacio del moro, anche perché se fosse successo l'inverso mi sarei sentita non male, di più.
Ma qui ed ora cercai di trovare tutte le forze per non cadere.
Gli misi una mano sul petto , slegando le nostre mani intrecciate, per fermarlo...

A: "Nicco parlami, non me ne vado" dissi cercando di rassicurarlo, ma forse avevo fatto l'opposto
N: "Ah no? Te ho solo detto che te devo parlá e tu già nun me vuoi baciá più" disse annullando qualsiasi legame c'era tra di noi per poi accendersi una sigaretta

A: "Parliamo prima" dissi provando a calmarlo
N: "Nun so se sono pronto"
A: "Ormai il dado è tratto. Ti prometto che non me ne vado"
N: "Le promesse sono fatte per non essere mantenute Alì" disse voltando il suo viso verso di me, ricordando una frase che tempo fa gli dissi
A: "Se io ti dico che non me ne andrò, è così " gli risposi, forse ormai un po' stufa di tutto questo mistero

I suoi occhi neri come il carbone continuavano a fissarmi per cercare di capire le mie vere intenzioni.
Ricongiunse, dopo aver spento la sigaretta, le nostre mani , senza però staccarsi dai miei occhi.

A: "È così grave?" gli chiesi con la voce spezzata, tutta questa situazione mi stava facendo crollare
N: "Ricorda solo una cosa" mi disse facendomi annuire

La sua fronte si toccò con la mia d una delle sua mani iniziò ad accarezzare la mia guancia .
A quel contattato chiusi gli occhi, avere Niccolò così vicino ancora mi destabilizzava ..ma ad ogni suo tocco il mio corpo cedeva nelle sue mani.

N: "Nonostante tutto, a prescindere da ciò che sto per dirti e dalla tua decisione, l'unica cosa che voglio fare e l'unica cosa di cui mi importa è imparare ad amarti"

I miei occhi da chiusi e rilassati dal contatto delle dita di Niccolò con la mia guancia, si aprirono velocemente , non trovando però i suoi di occhi.
Anche lui, come me fino a qualche secondo prima, aveva chiuso gli occhi.
Il mio respiro iniziò a non essere più regolare, e gli occhi iniziarono a pizzicare più del dovuto.

N: "Un giorno Alice, vorrei soltanto amarti"

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora