Capitolo 42

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Pov's Niccolò

Io e miei amici eravamo appena arrivati in questo locale dei Parioli molto pretenzioso ed elegante per i nostri standard.

NASSI: "Mi raccomando facciamo un lavoro pulito, Ettore mi ha detto che è un colpo grosso questo"
V: "Lo spero per lui, ci ha incastrato tutti stasera"

I discorsi dei miei amici in quel frangente poco mi interessavano, il mio intento era capire se la mia Alice era presente a quella festa.
Avevo capito solo che dovevamo fare un servizio pulito e discreto.

NASSI: "Niccolò hai capito?" disse Nassi cercando la mia attenzione
N: "Si" risposi semplicemente
V: "Nì, ma non è la pischella tua quella ?"

Il mio mondo per un secondo si fermò. Voltai lo sguardo verso la direzione indicatami da Valerio , ed in un punto preciso notai Alice.
Ballava con un calice in mano insieme ad alcune ragazze.. ciò che mi colpì di più fu ciò che indossava, un vestito molto corto e scollato pieno di paillettes che lasciava poco spazio all'immaginazione.
Era così bella ed io ero così furioso, precisamente non conoscevo nemmeno io il motivo del mio nervosismo, sapevo solo che non volevo Alice qui, soprattutto così vestita.
Le gelosia mi stava uccidendo.
Spostai velocemente lo sguardo verso quei pochi ragazzi che si trovavano vicino a lei, probabilmente tutti compagni di classe...ogni ragazzo aveva occhi solo per lei, solo per la mia Alice.

NASSI: "Che ci fa lei qua?"

Senza rispondere alla domanda di Alessandro , iniziai a camminare verso la bionda più bella di quel locale .
Ad ogni passo qualcosa in me cresceva, non sapevo bene cosa, se gelosia, felicità o altro.
Il caso volle che lei e i suoi occhi si voltarono verso la mia direzione, e alla mia visione un sorriso grande come una casa si fece spazio sul suo viso.
Alice fece qualche passo verso di me per raggiungermi ma poi improvvisamente si fermò, ed insieme al suo fermarsi ci fu anche la scomparsa del sorriso sul suo viso.

A: "Che ci fate qua ?" mi chiese la bionda quando fummo vicini

Non capendo la sua domanda mi voltai per poi notare che dietro di me vi erano tutti i miei amici... ecco spiegato il cambio d'umore e di espressione di lei.

A: "Niccolò"
N: "Non sapevo fosse la stessa festa, ne avevo il presentimento ma non la certezza"
A: "Che vuol dire che avevi il presentimento?"
N: "Sapevo che la festa dove dovevamo venire fosse ai Parioli ma non mi sarei mai aspettato fosse quella del tuo amichetto Luca" dissi esprimendo tutto il mio nervosismo
AD: "Alì ciao" disse Adriano interrompendo la nostra conversazione, affiancato da Tiziano
T: "Ammazza pariolì, e come semo belle stasera" disse Tiziano squadrando Alice , come d'altronde stavano facendo tutti i ragazzi di quel locale
N: "Tizià, aria"
T: "Oh Ní nun sarai mica geloso de me" chiese il mio amico ridendo
A: "Tranquillo Tiziano, Niccolò non è geloso" rispose Alice con un finto sorriso che mi fece ancor di più innervosire
N: "Potevi metterte però qualcosa de più coprente stasera no? Luchino penserà che tu ti sia fatta bella per lui"
A: "Sei serio Niccolò ? Improvvisamente sei diventato geloso?" disse Alice sarcasticamente

Non ebbi nemmeno il tempo di aprire la bocca per parlare che Alessandro e gli altri si fiondarono alle nostre spalle.
Le avrei voluto dire che ero da sempre geloso, ero sempre stato geloso del modo in cui gli altri la guardavano, perché lei era troppo bella e tutti i ragazzi, come d'altronde me , rimanevano abbagliati dalla sua bellezza.

NASSI: "Siamo venuti qua per fare conversazione o per lavorare?"
T: "Calmate Nassi , è pur sempre una festa"
L: "Voi chi siete ?"

Ecco, ci mancava solo lui.

L: "E tu che ci fai qua ?" disse guardandomi e appoggiando una sua mano sul fianco di Alice

La mia voglia di tirargli un pugno su quel naso stava aumentando a dismisura.
Fortunatamente Alice subito si allontanò da Luca per interrompere prontamente quel contatto che lui aveva creato.

NASSI: "Chi sei tu ?"
L: "Chi sono ?" disse Luca ridendo con quell'aria di superiorità
L: "Chi siete voi magari, questa è la mia festa"
V: "Semo gli amici di Ettore" spiegò Valerio

Lo sguardo di Luca dopo la frase di Valerio si focalizzò verso di me .
Era felice che io lavorassi per lui, era felice che io stessi nel torto, era felice che Alice frequentasse un cattivo ragazzo .

L: "Bene allora mettetevi a lavoro. Alice posso offrirti qualcosa da bere?" chiese Luca alla mia bionda che era rimasta in silenzio tutto il tempo
L: "Ah e stasera sei ancora più bella del solito"
N: "Si ma mo calmate"

Quelle parole mi uscirono di getto, forse avrei dovuto pensarci bene prima di farle uscire dalla mia bocca ma mi stavo trattenendo da settimane nei confronti di questo ragazzo. Ero arrivato al limite.

NASSI: "Niccolò evita, abbiamo altro da fare"

Rivolsi uno sguardo ad Alice e potetti notare come lei si sentisse in imbarazzo in mezzo a questa situazione.
I miei amici mi incitavano ad andare per cominciare ciò per cui eravamo a quella festa.
Prima di allontanarmi però , sotto lo sguardo dei miei amici e di Luca , senza pensare alle conseguenze , mi avvicinai ad Alice , circondandole i fianchi con le mia braccia .

N: "Sei bellissima principè, e se te enteressa così tanto, sono super geloso" dissi facendola, finalmente, sorridere
N: "Cercherò di fare il più presto possibile, così poi io e te ce la svignamo"
A: "Pomesso?"
N: "Te prometterei la luna Alì" dissi dandole un bacio su quel naso disegnato da Van Gogh per poi andarmene insieme ad i miei amici, senza però staccare nemmeno per un secondo i miei occhi da lei.

Vorrei soltanto amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora