Appena il suo indice ruvido sfiora la mia guancia, avverto un brivido spiacevole e mi ritraggo di scatto.
Non è il suo tocco che voglio.«Ci provi con me perché sono ubriaca?» lo canzono. «Sei un orrendo cliché... oppure solo ridicolo. Una delle due».
Jack controlla che il barman sia ancora impegnato con un altro cliente, allora mi afferra il polso e mi attira verso di sé.
La sola cosa che provo, premuta contro i suoi pettorali scolpiti, è repulsione.«Sei una piccola impertinente, eh?» mi bisbiglia all'orecchio.
«E tu sei un grande verme» interviene una voce con un forte accento inglese.
Jack non riesce neanche a voltarsi che qualcuno lo ha già staccato a forza da me, spintonandolo all'indietro. Arretra barcollando, chiaramente brillo, fino a che posa una delle sue costose scarpe in una pozza di vomito sul pavimento.
«Fanculo, Hallander» ringhia disgustato. «Erano nuove».
Klaus si posiziona di fronte a me, quasi a farmi da scudo. I suoi occhi grigi sono duri come l'acciaio e nelle pagliuzze blu divampa una rabbia che non gli ho mai visto prima.
«Se te la vuoi prendere con me, va bene» sibila furioso. «Ma se tocchi lei, mia sorella o chiunque altro della mia famiglia, te ne farò pentire».
«E cosa fai? Uccidi anche me?»
Jack avanza con passo deciso, la sua stazza robusta che incombe minacciosa sulla figura snella di Klaus, che serra i pugni ma non si muove.
«Dov'era tutto questo spirito eroico con Elizabeth?» lo provoca, fissandolo intensamente. «Jonas non c'era, ma io sì. Ho visto il senso di colpa sulla tua faccia, ho visto il corpo della mia amica... lo sogno ancora, sai?»
L'atmosfera si carica di una tensione nervosa e alcuni ragazzi intorno a noi si stanno già preparando a filmare l'eventuale rissa con i loro lussuosi telefoni.
Klaus sostiene il suo sguardo, senza reagire. Nessuna emozione trapela dalla sua espressione, diventato gelido e marmoreo in un modo che mi ricorda Alizée.
Nonostante ciò, so che il dolore lo sta dilaniando in silenzio. Lo percepisco.«Mi commuove essere l'oggetto della vostra contesa» esclamo alzandomi. «Ma tra i due litiganti, il terzo gode».
E, in un attimo, mi giro e stampo un bacio sulla bocca alla ragazza di colore accanto a me, che mi guarda esterrefatta.
Le faccio l'occhiolino. «Da questo momento diventerai lesbica, lo so».
«Veramente, lo sono sempre stata...»
Sia Klaus che Jack sono rimasti letteralmente basiti per il mio gesto e una risatina si spande nell'accerchiamento di pubblico che si è creato.
«Non ho capito chi sta con chi, ma non voglio problemi» urla il barman, dall'altra parte del bancone. «Tu con la cicatrice e tu con i capelli blu, fuori!»
Klaus mi prende per il gomito e, scambiando un'ultima occhiata ostile con Jack, mi trascina in mezzo alla folla, riprende il mio giubbotto dall'armadio e usciamo dal locale.
Al contatto improvviso con l'aria frizzante della notte, comincio a tremare e fiotti di vapore scaturiscono dalle mie narici.
Klaus mi lascia subito il braccio, ma continua a sbirciare nella mia direzione per accertarsi che riesca a sorreggermi.«Pomodoro! Mi serve del pomodoro!» grido eccitata. «Voglio ballare nuda coperta di pomodoro!»
Accorgendosi che sto davvero per spogliarmi, Klaus mi blocca la mano con fermezza. Le sue dita sono morbide e delicate... e capisco che è questo il tocco che cercavo.
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Remember
Romance"Se hai smarrito la strada, segui la nostra costellazione segreta: il Lupo Bianco non ti lascerà mai sola e guiderà sempre il tuo cammino". Keeley Storm è una di quelle persone che gridano il loro dolore nel silenzio e nelle battute, che ti trattan...