Dopo una ventina di minuti di ricerca, rimango piuttosto sorpresa di trovare Liam in palestra. È a torso nudo, grondante di sudore, con i capelli fradici e i muscoli delle braccia che guizzano a ogni colpo che sferra al sacco da boxe. Anche da questa distanza noto che non si è messo i guantoni, soltanto una fasciatura, ma la violenza dei suoi pugni è tale che deve essere comunque abbastanza doloroso.
Muovo un passo oltre la soglia e faccio per interromperlo, ma una voce esitante mi paralizza sul posto.
«Ciao» sussurra Arianne, sbucando dall'altro ingresso. «Ti disturbo?»
Liam si gira con un movimento lento. «Mai». Abbozza uno dei suoi sorrisi cortesi. «Ma temo di non essere molto presentabile, al momento».
Lei emette una risatina, posando lo sguardo sul petto lucido e gli addominali gonfi. «Per me non c'è problema».
Non ottenendo nessuna risposta, comincia ad avvicinarsi. Maledicendomi per finire sempre in queste situazioni, torno indietro e socchiudo la porta quanto basta per non attirare l'attenzione, ma non così tanto da non poter sbirciare.
Suvvia, lo farebbe chiunque!
«Non dovresti prepararti per il matrimonio?»
«Dovrei». Liam sfiora distrattamente qualcosa nella tasca attraverso il tessuto, poi sospira. Ha un'aria terribilmente... esausta. «E tu perché sei qui? Credevo fossi in ferie».
Arianne gli si ferma di fronte. Pur essendo alta, tra di loro ci sono almeno quindici centimetri buoni di differenza. «Sì, ho solo dato una mano per gli ultimi preparativi. Ora torno a casa e preparo le valigie, ma volevo salutarti. Io e mia sorella passeremo le feste dai nostri genitori, fuori città, quindi non ci vedremo per un paio di settimane».
«Divertitevi allora».
«Grazie». Arianne resta in attesa, infine annuisce e si allontana. Solo per bloccarsi un istante dopo, girandosi con aria stizzita. «Sul serio non hai proprio niente da dirmi?»
Malgrado il suo leggendario autocontrollo, Liam non riesce a nascondere un lampo di stupore. «Scusami?»
«Okay, inizio io». Si scansa un ricciolo dal viso con un gesto brusco. «Mi dispiace per come mi sono comportata. Eri preoccupato per tuo fratello e io, invece di aiutarti, ho peggiorato le cose facendoti la predica su di noi. Sono stata egoista e insensibile, ho sbagliato. Se tu fossi arrabbiato con me...»
«Non lo sono».
«Infastidito?»
«Neanche». Liam increspa le sopracciglia. «Perché sembri delusa?»
«Perché sei impossibile da capire!» esclama Arianne con foga. «Non sono mai sicura su cosa provi o su cosa pensi, e sei così perfetto in tutto che a volte non so nemmeno quanto ci sia di vero in te, in ciò che mostri».
Liam rimane in silenzio per un istante. «Quando eravamo piccoli, Klaus si mise in testa di insegnarmi a suonare il piano. Mi rivelai un disastro. Ho sempre apprezzato la musica, ma a quanto pare mi riusciva meglio ascoltarla che farla. Così ho rinunciato e non ho più sfiorato uno strumento». Un'espressione bonaria gli affiora sul volto. «Non sono perfetto, semplicemente detesto fare ciò in cui non sono bravo. E nelle relazioni sono pessimo».
Arianne gli sfiora le nocche scorticate. «Ti riferisci alla tua ex? Perché mi hai raccontato com'è andata con Kara, e non è colpa tua se ti ha usato».
«No, parlo della mia famiglia». Liam si ritrae, sottraendosi al suo tocco. «I miei fratelli hanno bisogno di me. Un giorno saranno in grado di cavarsela da soli, ma fino ad allora sono io che devo occuparmi di loro. Non li posso abbandonare anch'io».
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Remember
Romance"Se hai smarrito la strada, segui la nostra costellazione segreta: il Lupo Bianco non ti lascerà mai sola e guiderà sempre il tuo cammino". Keeley Storm è una di quelle persone che gridano il loro dolore nel silenzio e nelle battute, che ti trattan...