Ogni anno, alla spiaggia, i nonni tenevano un falò per inaugurare una nuova avventura; la più ricorrente, era il mio ultimo anno di liceo. Tanto banale quanto significativo. Un solo anno mi separava dal mio sogno di andare alla Juilliard e seguire i migliori corsi per diventare una pianista professionista, ammesso ovviamente che mi avrebbero presa. In ogni caso Sydney mi sarebbe mancata.
Fissavo le piccole onde infrangersi sul bagnasciuga, e la schiumetta bianca sfrigolare, mentre la famiglia si passava dei sandwich col formaggio. Mio fratello Caleb, di appena dodici anni, con la passione per il canto, sfoggiava le sue doti canore attirando l'attenzione dei nonni, che con il sorriso increspato dalle rughe, gli applaudivano per incoraggiarlo. Eravamo un po' tutti artisti in famiglia, e amavamo viaggiare. Ogni scusa era buona per allontanarsi da casa alla ricerca di qualche luogo da visitare, accompagnati dalla chitarra di mio padre e il violoncello di mia madre.
''Hazel, lo vuoi un sandwich?'' domandò mia madre. Una donna senz'altro meravigliosa per la sua età, con capelli dorati e setosi, occhi marroni e labbra a cuore. Avevo fame, ma il formaggio mi aveva sempre fatto schifo, e chissà perché mai nessuno se ne ricordava. ''No mamma, a meno che non ci sia del salame, non mangio quello schifo di Cheddar.''
Mio padre arricciò le labbra, facendo vibrare i suoi spessi baffi neri. ''Ho del prosciutto tesoro'' e mi tese un involucro di carta con l'affettato. Dopo aver tolto il pane dal fuoco, farcii il mio panino e misi a tacere il brontolio nel mio stomaco, accontentandomi quindi del prosciutto cotto. ''Allora Hazel, hai preso in considerazione il mio mezzo per andare a scuola?'' la voce grave di mio nonno spense il chiacchiericcio, e cinque paia di occhi si posarono su di me. Già, la vecchia ford focus station wagon del 2005 che mio nonno guidava, ma che aveva deciso di lasciarmi per non farmi spendere ulteriori soldi. Credeva in me, come la nonna, ma voleva che risparmiassi in caso non fossi riuscita ad ottenere una borsa di studio.
Presi un morso del mio panino, e dopo aver masticato con cura, risposi. ''Penso vada bene, almeno non devo prendere l'autobus ogni volta per tornare a casa''. Il nonno parve felice di sentirselo dire, e come se non avesse interrotto le conversazioni di prima, l'atmosfera tornò sfavillante come ad inizio serata.
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RED [bang chan]
FanfictionHazel si ritrova bloccata, ben presto, tra due delle cose più importanti della sua vita: Chan, e la musica. Ogni scelta compiuta l'ha portata ad amare entrambi incondizionatamente, impossibilitata quindi dall'abbandonare anche solo ipoteticamente un...