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Darcy non riusciva a smettere di sbattere i piedi sul pavimento da quando eravamo salite sul bus. Forse era il mio tenerla sulle spine riguardo il giorno precedente, che la faceva sentire così agitata. ''Okay'' sbottò ''Mi racconti cosa ti è successo o continuiamo a giocare al gioco del silenzio?'' I suoi occhi verde acqua mi spronavano a darmi una mossa, e non ammettevano repliche, per cui presi una grande boccata d'aria e cominciai. ''Tu non c'eri e Chan si è seduto accanto a me in classe.. Ho cercato in tutti i modi di allontanarlo, ma alla fine ho ceduto e nel pomeriggio sono andata a studiare da lui'' 

In un primo momento sbatté le palpebre confusa, poi realizzò. ''Accidenti, e lo chiami disastro? Forse è la volta buona che ci dai dentro-'' ''Darcy!  Mi devi promettere che smetterai di parlarne, d'accordo?'' La mia migliore amica fece una smorfia, ma acconsentì.

Finalmente, nel pomeriggio, tornai in aula musica per suonare il mio amato pianoforte senza che qualcuno mi disturbasse. Erano tutti a pranzo, e nessuno si sarebbe accorto dell'assenza di una ragazza anonima come me - anche se questa ragazza anonima aveva suonato da dio al saggio di inizio anno -.

Tirai fuori gli spartiti di Omnia, un brano di Bach, e li posizionai accuratamente sul leggio. L'avevo imparato qualche settimana prima dell'inizio dell'ultimo anno, mentre la mia famiglia in spiaggia si divertiva ad abbrustolire marshmallows. Naturalmente era un brano creato appositamente per organo, ma l'adattamento al piano era comunque fattibile. All'inizio sfiorai appena i tasti, saggiandone la consistenza liscia, poi partii verso il mondo in cui ogni giorno mi rifugiavo.

Mi sfogavo, mi arrabbiavo, amavo, con la musica. Ogni emozione era consentita. Se avessi potuto vivere di musica l'avrei fatto, ma adesso c'era una persona che mi faceva dubitare di tutto ciò. Bang Chan.

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