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Inutile dire che le lezioni mattutine furono una botta in testa. Darcy si strofinava gli occhi continuamente, togliendosi gli occhiali da vista e posandoli sul banco con noncuranza. Le occhiaie le segnavano il viso. ''Forse dovremmo smetterla di fare tardi la sera..'' borbottò, anche se sapevo perfettamente che non lo pensava davvero. Darcy non avrebbe mai rinunciato alle nostre uscite. ''Oramai..''

In classe entrò Felix, seguito da Chan, che gongolava come suo solito e schiacciava occhiolini alle ragazze. Sembrava che il pudore gli mancasse. ''Ciao ragazze'' esclamò quest'ultimo, poggiando una mano sul mio banco. Cercava il mio sguardo ma chiaramente glielo negavo. ''abbiamo un test stamattina, non dovreste ripassare?'' replicai, stringendo forte l'orlo della mia gonna a scacchi. In storia andavo bene, se mi impegnavo, ma quella mattina non ricordavo nemmeno di cosa trattasse il test. Avevo dormito poco e l'unica cosa che vorticava nella mia testa era la melodia di una ballata che avevo canticchiato a tarda notte. ''Hazel ha ragione'' si intromise Felix, aggrappandosi al braccio di Chan per trascinarselo via. ''Non mi eviterai ancora a lungo'' replicò questo con un sorriso furbo a contornargli il viso.


Tra date incomprensibili e nomi alquanto strani, non riuscii a combinare molto. Era chiaro che non avrei ottenuto un buon voto: mi rincuorava il poter recuperare, poiché l'anno scolastico era appena iniziato e la Juilliard era ancora un miraggio. Avrei dovuto fare di più, ma perché non ci riuscivo? Cos'era quel peso sul petto che avevo ogni volta che pensavo di allontanarmi da casa?

Finite le lezioni, nel pomeriggio raggiunsi l'aula di musica per poter finalmente posare le mie dita sui tasti del pianoforte. La musica era la mia casa, mi proteggeva e mi teneva al sicuro da qualsiasi male. Nell'aula vi era soltanto un ragazzo, Patrick, che stava sistemando il suo violoncello per poter andare via. ''Hey Hazel!'' mi salutò alzando una mano. Io replicai con un piccolo sorriso, prima di sedermi al pianoforte e rendermi conto che qualcuno aveva lasciato degli spartiti.

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