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Il giorno della partenza arrivò veloce, e con esso tutte le preoccupazioni che prima ero riuscita a mettere da parte grazie a Chan.
Osservai il mio bagaglio a mano e mi vidi già tra le sale Juilliard, immaginando una vita diversa e ricca di soddisfazioni. Non che quella attuale non mi desse soddisfazioni, sia chiaro.

''Sei pronta?'' e nello sguardo del mio amato vi scorsi smarrimento e paura, due delle emozioni che mai avevo visto su di lui. Ed ebbi paura anch'io. ''In teoria'' risposi, poggiando il capo sulla sua spalla, in attesa che l'aereo decollasse. Non era la prima volta che prendevo un aereo, eppure la sensazione delle mie viscere in subbuglio era sempre dietro l'angolo, come fosse una cosa nuova.

In men che non si dica, fummo in aria, sopra le nuvole candide. La cosa più bella di quel viaggio, fu sicuramente la vista dal finestrino, e la mano di Chan incastrata con la mia.

Perdemmo il senso dell'orientamento, cadendo in un piacevole torpore dal quale sperai di non svegliarmi mai più. Purtroppo, però, il viaggio terminò dopo dodici ore filate. Il mio stomaco, se possibile, si agitò notevolmente con l'atterraggio dell'aereo.

Avevo atteso così a lungo quel giorno, e non potevo credere che la paura stesse avendo la meglio su di me. ''Hazel, amore.. siamo arrivati'' venni scossa debolmente dal moro, che adesso si ergeva in piedi di fronte a me. Me ne stavo immobile a fissare il sedile davanti, con la speranza che la testa smettesse di girare e le orecchie di fischiare. Mi alzai traballante e seguii il percorso per uscire di lì, con la speranza che un pò d'aria fresca mi avrebbe aiutato. Ma il tutto peggiorò quando realizzai di non essere più a casa, bensì in un altro Stato.

''Non capisco cosa mi sta succedendo'' ammisi, tirando la valigia con un pò di fatica. Chan non aveva aspetto migliore. Lui credeva che, una volta lontani, mi avrebbe persa. Me lo aveva confessato la sera prima, avvolti da coperte di lana e spartiti volanti. Volevo rassicurarlo, dirgli che ciò non sarebbe successo, ma non lo feci. Non riuscivo a rassicurare me stessa, figuriamoci gli altri. ''Sei agitata, è normale. La tua vita potrebbe cambiare per sempre''

RED [bang chan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora