17

210 13 0
                                    

Quella giornata immersa nel paradiso terminò, e fui costretta a tornare alla realtà. Caleb dormiva sui sedili posteriori dell'auto, col volto rilassato, in posizione fetale. Mentre svoltavo ad un semaforo, la mia attenzione venne catturata da un'artista di strada che con la chitarra mostrava le sue abilità al pubblico. Il portamento fiero, sicuro ed una chioma bionda che spiccava tra mille altre. Era palesemente uguale a qualcuno, e mi venne un colpo.

Il pensiero di lui mi perseguitava. Quando un clacson insistente mi suonò dietro, mi resi conto di essermi imbambolata. Sfrecciai immediatamente via, lontana da quella persona, convincendomi che il mio cervello mi stesse facendo brutti scherzi. ''Hazel?'' sussurrò una vocina impastata di sonno. Caleb aveva appena aperto gli occhi. ''Siamo quasi a casa, mh?'' replicai, e non udendo la sua risposta, capii che era crollato nuovamente.

Fu il pensiero di mio fratello a tenermi lontana da quelli di Chan.

Il mattino seguente, ebbi la splendida idea di lasciare l'auto a casa ed andare a scuola a piedi. Peccato che soltanto una decina di minuti dopo, nel bel mezzo della città, scoppiò un temporale. Non avevo nessuna intenzione di mettermi a correre, speravo che l'acqua lavasse via tutte le mie paure e le mie insicurezze. Ma ovviamente era un pensiero stupido. Mi riparai poco dopo sotto una pensilina, con la speranza che il temporale non peggiorasse.

''Anche tu a piedi, Hazel?''

RED [bang chan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora