RED [bang chan]

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Mentre Darcy si dilettava nel raccontare a Felix qualcosa a cui non davo importanza, io pensavo. O per lo meno mi costringevo a farlo: mi ripetevo che l'unica cosa su cui dovevo concentrarmi era riuscire ad entrare alla Juilliard, senza se e senza ma. Eppure un volto, fugace e sfuggente, si palesò nella mia mente. Mai avevo creduto nei colpi di fulmine o nell'innamoramento, preferivo essere realistica, ma più mi facevo domande sul perché della mia reazione, più mi struggevo.

''Hazel, andiamo a prendere una pizza?'' La mia amica mi sventolò una mano davanti alla faccia. Avevo appena fatto la figura dell'asociale, quella che rimane in silenzio piuttosto che inserirsi nel discorso. Ma proprio non mi interessavano le partite di tennis di cui Darcy andava tanto pazza. ''Certo, andiamo'' replicai, scrollando le spalle. Felix abbozzò un sorriso verso di me, e gli fui riconoscente. Di solito le persone si sentono giustificate nel chiederti per quale motivo te ne stai per conto tuo, senza dire niente. Una mezzoretta a piedi, e finalmente raggiungemmo quella che era una mera imitazione di una pizzeria italiana. C'era una brezza leggera che mi scostò i capelli e mi formicolò il collo, lasciando crearsi la pelle d'oca.

Quando entrammo nel locale però, l'ondata di calore che mi travolse fece immediatamente defluire il sangue alle guance, ed improvvisamente mi sentii pesante come un mattone. ''Ragazzi, ho un tavolo per voi.. in fondo alla sala!'' esclamò il cameriere, indicandoci un tavolo con divanetto annesso, uno di quelli posizionati nella parte in cui le luci sono più offuscate. Sarebbe stato perfetto se in quel momento non ci fossi stata: Darcy si sarebbe divertita ed io non mi sarei sentita di troppo. Presi posto vicino al muro, mentre loro due mi stavano di fronte, quasi non volessero lasciarsi per nessun motivo al mondo ed aspettammo i menù per scegliere la pizza.

''Hazel? Ma che sorpresa!'' esclamò una voce non più sconosciuta. Era colui che tormentava i miei pensieri dalla sera del saggio.