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Trascinarmi come uno zombie per i corridoi, fino a raggiungere la caffetteria, era un buon modo per tenere lontana la gente. Da quando Hannah aveva tirato fuori quella proposta, non riuscivo più a chiudere occhio: passavo il tempo al pianoforte, e questo accresceva in me l'ansia di quella fatidica cena. Ma quello era l'unico modo che avevo di sfogarmi, e non funzionava più come avrebbe dovuto.

''Ma che onore!'' esclamò ironica Darcy, quando spostai la sedia per sedermi accanto a lei. La ignoravo da un pò, non per colpa sua ovviamente, e non avevo minimamente pensato a come si sarebbe potuta sentire. ''Posso spiegarti, vero?'' biascicai. ''certo brutta stronza, tutto per filo e per segno'' replicò, ficcandosi in bocca una manciata di patatine fritte. Così le spiegai della cena, della sorella di Bang Chan, e del fatto che non riuscivo più a sfogarmi col pianoforte perché tutto riconduceva a qualcuno.

''Quindi non vuoi proprio ammetterlo? La sua influenza su di te deve pur significare qualcosa.. Quando odi qualcuno, cerchi di non associare le cose che ti fanno stare bene a lui o lei, ma quando lo ami..''

''Io non lo amo, Darcy! Mi da sui nervi e-''

''Non ho specificato chi fosse'' mise su uno di quei sorrisi che ti viene voglia di schiaffeggiare, ma che per ovvi motivi non puoi fare. ''Ammettiamo che mi piaccia..'' alzai le mani, prima che esplodesse '' non cambierebbe le cose, io lo detesto.. Per colpa sua non riesco più a suonare come una volta e la frustrazione mi divora da dentro''

Darcy smise di sorridere, e dopo aver finito il suo succo di more, disse delle chiare e semplici parole. ''Fai chiarezza con te stessa. Soltanto allora saprai cosa fare, Hazel..''


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