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Finalmente quella mattina, nonostante non dovessi andare a scuola, utilizzai la macchina che mio nonno mi aveva regalato. Raggiunsi la spiaggia insieme al mio fratellino, muniti di cibo e buona musica. Caleb teneva il finestrino dell'auto abbassata, mentre si godeva la brezza leggera del mattino: avevamo deciso di svegliarci all'alba per il semplice gusto di farlo, e passare del tempo con lui mi avrebbe fatto più che bene.

''La mamma dice che sei strana ultimamente'' lo sentii borbottare mentre ingranavo la marcia, attenta a non lasciare la frizione. Ero fresca di patente, per così dire. ''Non sono strana, solo frustrata. Non hai notato che tocco a stento il pianoforte?''

Svoltai ad una traversa, e finalmente vidi il mare. Caleb annuì. ''Non sei più tu, Hazel. Perché non suoni?''

Ecco, quella era la domanda che volevo assolutamente evitare più di tutte. Volevo staccare. ''E' complicato, e poi non voglio parlarne, sono cose da grandi.'' Caleb mi scimmiottò dietro ''Sono cose da grandi!'' strappandomi una risatina. Quando parcheggiai, mio fratello era già fuggito, senza scarpe, per saggiare la morbidezza della sabbia fresca. Ovviamente tutto il resto avrei dovuto portarlo io! Presi i due plaid da poggiare a terra, la borsa frigo con i tramezzini e la cassa bluetooth. 

Toccando sabbia a piedi nudi, ritornai bambina: le corse sulla spiaggia, i falò con i marshmallow e le chiacchierate di notte nonostante la mia età. Una famiglia di artisti non dorme mai. Quando raggiunsi Caleb, lo vidi armeggiare con una conchiglia, posandosela all'orecchio convinto di sentire le onde del mare. ''Hai fame, piccolo cantautore?''

RED [bang chan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora