Sorridere, l'indomani, venne spontaneo. Il trascorso positivo della giornata precedente mi aveva dato forza: quello stesso fine settimana ci saremmo riuniti a casa Bang per la famosa cena da Hannah organizzata.
Il mio spartito venne chiuso da una mano bianca ed elegante. Non mi serviva alzare lo sguardo per capire a chi appartenesse. ''Vedo che siamo di buon umore oggi!'' esclamò infatti Chan, con un sorriso malizioso. Non si preoccupava di nasconderlo. Inciampai un paio di volte nelle parole, prima di borbottare ''Già''. Il moro si sedette accanto a me, sullo sgabello, e mi voltò agilmente verso di lui. ''Stai bene?'' si premurò di domandarmi, giocando con una ciocca dei miei capelli ribelli e impossibili da domare. Annuii rilassata. ''Sono stata bene ieri.. grazie'' sussurrai, senza alludere a quel piccolo momento intimo avvenuto tra di noi. Non perché mi imbarazzasse, ma perché era già chiaro.
''Passa da me più tardi, mh? Possiamo studiarci il pezzo da suonare domenica sera'' disse, stiracchiandosi casualmente e mostrando un pezzo di pelle che sbucava dalla t-shirt. Se avessi potuto metterci le mani..
''E' perfetto!'' esclamai con enfasi, distogliendo immediatamente lo sguardo da quel ben di dio e faticando a non pensarci più. ''A che ora?'' aggiunsi. Chan rise, avendo intuito, e dopo avermi strappato un bacio proprio al suono della campanella, rispose. ''Alle 17:00 sarebbe perfetto, amore.''
𝄥𝄞────────── 𝄇
Passai la pausa pranzo sotto la quercia in cortile, col mio amato spartito sul grembo ed una bibita ghiacciata. Leggere gli spartiti mi rilassava, tanto quanto bastava per aiutarmi durante le restanti ore di scuola.
Quando fu ora, finalmente, di tornare a casa, mi infilai veloce in un bus diretto, non guardandomi più indietro. Avevo poco tempo per cambiarmi, e andare da Chan.
Caleb mi attendeva in salone, che giochicchiava con un aggeggio che a detta sua rivelava le bugie. ''Non credere a queste cose, ometto'' gli scompigliai i capelli. Poi aggiunsi '' la mamma?''
Mio fratello scosse le spalle ''forse sarà dalla vicina a far assaggiare le sue nuove ricette''
Salii in fretta le scale, e mi cambiai. Il vestito della sera prima, abbandonato sulla sedia, mi fece uno strano effetto: mi infuocò le viscere, perché mi ricordava tutte le sensazioni che avevo provato. Decisi di indossarne uno simile, con le sneakers, ma questa volta lasciando sciolti i capelli. ''Vai dal tuo ragazzo?'' sbucò Caleb dalla porta, con il suo solito sguardo incuriosito, facendomi sobbalzare. ''Si, Caleb. Resisterai un paio d'ore senza di me?''
Caleb mi fece un gestaccio, e ridendo, corse di nuovo giù in salone. Certo che ce l'avrebbe fatta senza di me. Era forte.
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RED [bang chan]
Fiksi PenggemarHazel si ritrova bloccata, ben presto, tra due delle cose più importanti della sua vita: Chan, e la musica. Ogni scelta compiuta l'ha portata ad amare entrambi incondizionatamente, impossibilitata quindi dall'abbandonare anche solo ipoteticamente un...