RED [bang chan]

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Per la prima volta, mentre mettevo piede a scuola, non mi sentii fuori posto. Ognuno si faceva gli affari propri, e nessuno mi fissava con prepotenza, desideroso della mia sconfitta. Darcy mi camminava di fianco, coi libri stretti al petto e gli occhi curiosi che l'avevano da sempre caratterizzata.

''Quindi..'' ruppe il silenzio ''il nipote del direttore entrerà a far parte della nostra classe-'' varcammo la soglia dell'aula, e rimontò in me la sensazione che avevo provato quando per sbaglio avevo guardato negli occhi quello che per me era soltanto uno sconosciuto. ''Si beh, non dovremmo sopportarlo a lungo, visto che è il nostro ultimo anno'' scrollai le spalle. I nostri posti al centro della stanza erano liberi, grazie al cielo, così mi lasciai cadere sulla sedia e poggiai i libri sul banco. La mia migliore amica mi osservò, con la fronte corrucciata. ''tu fingi che non ti interessi, ma in realtà quel pezzo di figo ha lasciato il segno, non è vero?'' Le lanciai un'occhiataccia, e per ignorarla, aprii il libro di trigonometria, che alla prima ora aveva deciso di bruciare gli ultimi neuroni che ci erano rimasti.

''Buongiorno classe!'' esclamò il biondino, Chan, entrando in aula seguito da un paio di ragazze che sembravano lasciare bava dietro ai loro piedi. A cosa ci si riduceva per un ragazzo?

''Ehilà australiano!'' replicò Darcy, dandomi una gomitata nelle costole come a voler attirare la sua attenzione su di noi, su di me. ''aish, Darcy..'' sussurrai. ''Hazel Kim.'' esordì Chan, avvicinandosi al nostro banco. ''Abbiamo qualcosa in comune, a quanto ho scoperto. Sei nata in Corea?''

''Cosa ti fa pensare che tu possa rivolgermi la parola?'' ribattei, stringendo le mie mani tra di loro come a volerle stritolare. Le sentii dolere ma ignorai il dolore. ''Se non sbaglio non ti è dispiaciuto suonare con me''