Pov James
La vidi arrivare con suo padre, ma cercai di mantenere un'atteggiamento stoico.
Non potevo tradire troppe emozioni, avevamo troppi sguardi addosso.Stavamo per partire per una missione fondamentale e dal contenuto ignoto, perfino a noi che dovevamo portarla termine.
La passaporta che ci avrebbe portati in Italia era quasi pronta.
-Allora ci siamo- iniziò mio padre facendo cessare il vociare degli altri membri del nostro gruppo- questa passaporta vi porterà direttamente nello studio di Serena Viscardi, lì avrete tutte le informazioni relative alla missione, ricordate sempre che noi saremo in costante contatto con voi. Se avrete successo saremo a un passo dalla verità-
La verità, che parolona, non avevo idea di quale verità saremmo andati a cercare, sinceramente non avevo ben capito cosa c'entrasse Falco con la profezia che mi aveva rovinato la vita, ma mi ero ripromesso di non pormi troppe domande e di lasciarmi guidare dalla speranza.
Io, Dafne, Helias, zio Bill e zia Fleur ci posizionammo attorno alla passaporta e un istante dopo tutto intorno a noi iniziò a vorticare.
Atterrammo su un tappeto pregiato, così come lo era tutta la stanza: i mobili erano di un massiccio legno intarsiato, le tende erano in seta ricamata e la scrivania presentava un particolare rosone intagliato nello stesso legno che dominava nell'ambiente; una donna bionda ancora giovane e dallo sguardo austero era seduta dietro a quest'ultima, appena ci vide ci puntò contro la sua bacchetta e un fiotto di luce blu ci attorniò, ma non successe nulla.
-Buongiorno- disse sorridendo appena - Io sono Serena Viscardi, benvenuti in Italia-
- Buongiorno a lei- rispose zio Bill a nome di tutti- noi siamo...-
-So chi siete- tagliò a corto lei- ma qui chi siete non conta, qui contano solo le vostre nuove identità, qui siete tre studenti e due pasticceri-
-Certamente- disse zio Bill leggermente sconcertato per il tono crudo che aveva usato la donna- ora parliamo di cose serie, qual'è la missione?-
A questa domanda la donna rise sprezzante.
-Secondo voi è opportuno parlare di questo ora e qui?- chiese sardonica porgendo a zio Bill un biglietto- ne parleremo in un altro momento, per ora vi consiglio di sistemarvi nel vostro nuovo ambiente-
Tirò fuori dal suo cassetto una cartellina e la consegnò a zio Bill e lo fulminò con lo sguardo quando vide che lui stava mettendo il biglietto nella cartellina.
-Non mischiare le carte- disse secca - la cartellina contiene delle integrazioni ai fascicoli, che avete già studiato sulle vostre nuove identità; mentre quel bigliettino dovrà essere distrutto non appena uscirete da questa stanza, dovrai tenerlo a mente, d'altro canto è solo un orario e un luogo, non dovresti avere problemi a ricordartelo-
Detto questo suonò una campanella e un istante dopo apparve un uomo sulla cinquantina stempiato e grassottello.
-Lui è Ignazio il mio più stretto collaboratore, vi farà da guida. Noi ci vediamo a tale ora e luogo indicati sul bigliettino- disse e si mise a trafficare sulle sue carte, come se noi fossimo già usciti dalla stanza.
-Signora mi scusi- disse Helias incerto.
Serena Viscardi alzò la testa di scatto, si vedeva che era leggermente scocciata.
-Dimmi-
-Come faremo a passere per italiani se non parliamo per niente la lingua?-
La donna rise di nuovo sprezzante e alla sua risata si aggiunse anche quella di Ignazio.
-Vi ho lanciato un incantesimo appena siete arrivati- disse e in quell'istante ricordai la luce blu- avete parlato e capito l'italiano dal primo buongiorno e oserei dire, molto meglio di tanti italiani-
Note
Buongiorno❤❤❤
Ecco il nuova capitolo.... che ve ne pare di Serena Viscardi? Acidella eh?😂😂😂
Un bacio e alla prossima 😘
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DESTINY (James Sirius Potter)
FanfictionDafne Malfoy è all'ultimo anno ad Hogwarts, è una fiera e fredda serpeverde. Per uno strano scherzo del destino è il ritratto vivente di Bellatrix Lestrange alla sua età, per questo e per l'impegnativo cognome, nel corso della sua vita ha subito le...