Pov Helias
Erano trascorse ore, eppure quella frase detta da Ignazio continuava a risuonarmi in testa:
"Non possiamo fidarci di nessuno"
L'avevo preso sul serio, molto sul serio, talmente tanto sul serio da non fidarmi neppure dello stesso Ignazio, d'altronde chi era Ignazio? Chi era Serena Viscardi? Avevano la fiducia di Harry Potter, ma anche lui era un uomo e poteva sbagliare, Albus me l'aveva detto tante volte.
Ci aveva spiegato tante cose; ci aveva mostrato l'università babbana che io, James e Dafne avremmo frequentato; ci aveva mostrato la pasticceria che avrebbero gestito Bill e Fleur Weasley; ci aveva mostrato le nostre stanze, avremmo vissuto all'interno del quartier generale della resistenza.
Ora ci stavamo recando al Bulgario, il luogo dove Serena Viscardi ci avrebbe finalmente illustrato la missione. Per raggiungerlo ci eravamo calati giù da un tombino, avevamo percorso la via fognaria per un lungo tratto, per poi seguire Ignazio attraverso una parete laterale.
Era chiaro che questo luogo non l'avremmo mai potuto trovare da soli.
Giungemmo, dopo un lungo cammino al buio, davanti a una porta; Ignazio batté due volte la bacchetta contro di essa e questa si aprì.
Non ero un esperto di celle di Azkaban, ma ero sicuro che il Bulgario era stato costruito su stampo di esse: era una stanza buia, piccola, sporca e umida, al centro c'era un piccolo tavolo con poche sedie attorno e su una di esse era seduta elegantemente Serena Viscardi.
-Buonasera- disse sorridendo lievemente- non so se è per merito di Ignazio, ma siete in perfetto orario-
Ignazio le regalò il sorriso più largo che gli avevo mai visto fare e prese posto accanto a lei.
-Buonasera- rispose educatamente Bill Weasley.
-Dobbiamo parlare della missione, è arrivato il momento, disse risoluta la donna- vedete tempo fa siamo stati attaccati da un'associazione che è nata nell'ombra e che, come già vi è stato anticipato, si chiama Falco-
Serena Viscardi si alzò in piedi e iniziò a misurare a gran passi quel piccolo spazio angusto.
-All'inizio non ho dato molto peso ai fatti, in realtà nessun auror l'ha fatto-
-Lei è un auror?- chiese meccanicamente Dafne.
-Sono il capo del dipartimento Auror dell'Italia- rispose lei sorridendo arrogantemente- Ignazio è il mio vice, ero convinta che Harry vi avesse già informati-
Ecco perché Harry Potter si fidava così ciecamente di Serena Viscardi, erano colleghi e probabilmente avevano anche lavorato insieme, o comunque si erano incontrati in qualche circostanza, prima che tutto questo iniziasse.
-Anche gli altri partigiani sono auror?- chiese Dafne interrompendo i miei pensieri.
-No- rispose secca la Viscardi- non mi fido di molte persone al dipartimento, così come sono sicura che Harry non si fida di una buona parte dei suoi. I partigiani sono civili, che hanno voglia di combattere per una ragione o l'altra; ma comunque non possiamo fidarci ciecamente neanche di loro-
-Perchè?- chiese sottovoce James.
-Proprio tu me lo chiedi?- rispose la Viscardi- Sai perché tuo padre è orfano? All'epoca erano tempi bui e una persona reputata affidabile condannò i tuoi nonni a morte certa, anche durante la seconda guerra magica nessuno si fidava di nessuno, perché ora dovrebbe essere diverso?-
-Come facciamo a fidarci tra di noi?- chiesi dando voce a quel pensiero che ormai mi accompagnava da ore.
La Viscardi mi sorrise sardonica.
-Direi che dovremo fare uno sforzo- mi rispose - e ora veniamo a noi, credo che tutti volete sapere perché siete qui-
Note
Buonasera.... ♥️♥️
Ecco un nuovo capitolo .... spero vi piaccia 😘😘😘😘😘
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DESTINY (James Sirius Potter)
FanfictionDafne Malfoy è all'ultimo anno ad Hogwarts, è una fiera e fredda serpeverde. Per uno strano scherzo del destino è il ritratto vivente di Bellatrix Lestrange alla sua età, per questo e per l'impegnativo cognome, nel corso della sua vita ha subito le...