La stanza delle necessità (parte 2)

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Pov Dafne

-Non c'è nulla di cui parlare- dissi io decisa- ora se non ti dispiace mi avvio, inizio ad avere sonno-

Lui mi fermò afferrandomi il polso.

- Tu hai detto che ti saresti avviata se questo non mi dispiace- mi disse sogghignando - beh ti informo che mi dispiacerebbe molto se andassi via, quindi se non vuoi contraddirti, devi restare qui-

-Quello è un modo di dire James- gli risposi indispettita.

-Perchè ti fa così tanta paura parlare di questa situazione?-

-Non c'è nessuna situazione- gli risposi con voce stridula.

-Oh si che c'è- disse lui deciso- tu mi piaci e io ti piaccio-

Tutto qui.

Lui era riuscito a sintetizzare tutto il mio turbamento con "tu mi piaci e io ti piaccio".

Stupida, ecco cos'ero.

Stupida per essermi fatta tante pippe mentali, sapendo che per lui io non ero niente.

-È una cosa stupida- gli dissi - stai dando tutta questa importanza a una cosa stupida-

Perché nella nostra situazione il semplice piacersi non cambierebbe nulla, ci vuole molto di più, aggiunsi mentalmente.

-Quindi non lo neghi- disse lui sorridendo

-È una cosa stupida- insistetti

-È stupido che proviamo qualcosa l'uno per l'altro?- mi chiese lui.

Sembrava ferito dalle mie parole.

-Si è stupido- gli dissi -perchè per noi provare qualcosa non basta-

-In che senso?-

-James ti sei dimenticato chi sei tu e chi sono io?- gli dissi dando voce ai miei pensieri e ai miei turbamenti.

-Siamo semplicemente ragazzi che provano qualcosa l'uno per l'altra-

La sua risposta mi fece scoppiare a ridere, di una risata isterica.

-Tu- gli dissi- proprio tu, che fino a qualche tempo fa non perdevi occasione di ricordarmi quali sono le mie origini, te ne esci così-

-Ascoltami- mi prese il viso tra le mani e mi costrinse a guardarlo negli occhi- in passato ho sbagliato, sono stato un cretino, ma non ho mai pensato nulla di ciò che ti ho detto. Io sono il figlio del salvatore del mondo magico, questo non vuol dire che ho salvato il mondo; così è per te, tuo padre ha sbagliato, i tuo nonni e Bellatrix, non tu-

Sembrava sincero.

-Allora perché?- gli chiesi - perché mi hai dato il tormento tutti questi anni-

-Perchè ero immaturo- mi rispose -Non capivo perché mi sentivo così quando tu eri con me, inizialmente ho creduto che fosse odio, poi ho capito che era tutt'altro; ma ora sono cresciuto e non voglio più sbagliare-

Detto questo accorciò definitivamente la distanza tra di noi e mi baciò.

Note

Buongiorno 🥰🥰🥰

Oggi ho aggiornato di mattina perché poi ho da fare.... manca ancora una o due parti sulla stanza delle necessità ( devo ancora decidere)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto un bacio 😘







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