Capitalo 39

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"Non ci credo! Ma dici davvero?"-chiedo a Cody per l'ennesima volta, entrambi scoppiamo a ridere di nuovo- "Certo che è vero! Quando avevi tre anni io ne avevo cinque, la mamma ti aveva appena sgridata perchè volevi a tutti costi un pezzo di cioccolata! Ti ho sentita piangere e urlare, ti ho cercata e ti ho trovata stesa sul pavimento che facevi finta di morire per l'assenza di cioccolata. La mamma cercava di rimanere seria, papà non ce l'aveva fatta ed era scoppiato a ridere, Eva era piccolissima, io invece avevo paura! Così sono corso in cucina e ti ho portato un pezzo di cioccolata, sei immediatamente resuscitata e quando mi hai visto mi hai abbracciato fortissimo. La mamma ci ha rincorso per circa mezz'ora con la ciabatta in mano"- spiega di nuovo ridendo a crepapelle.

Perdo l'equilibrio e cado giù dalla sedia massaggiandomi poi il punto dolente, senza mai smettere di ridere.

"Che stupida!"- ammetto alzandomi e camminandomi verso il suo letto. Cody è uscito dall'ospedale circa tre settimane fa, fortunatamente ora sta molto meglio, le varie ferite riportate hanno ancora bisogno di un piccolo aiutino per chiudersi. Il suo dolore passa piano piano, a volte però capita che lo senti urlare nel bel mezzo della notte, so che vorrebbe nasconderlo, lo fa sempre durante le giornate. Nel corso della notte però non ci riesce, da un lato l'idea che si sfoghi è quella che mi fa sentire meglio, l'altro lato è invece quello in cui non riesco a reggere le sue urla.

È mio fratello e vederlo stare male così mi fa sentire una grande merda, nessuno ha però mai osato aprire più il discorso 'incidente'.

"Cody, io, mi dispiace che sia successo tutto questo, no-"-cerco di dire gesticolando mentre l'ansia, la paura e la sofferenza, si fanno strada dentro di me- "È tutta colpa mia Layla, non riuscivo ad accettare l'idea che Trevor Harrison stesse con la mia sorellina. È vero che sono più grande di te di soli due anni, ed è anche vero che ormai sei grande e che quindi non posso più infierire nella tua vita, ma cerca di capirmi, tu rimarrai sempre la sorellina che si fingeva morta per l'assenza di cioccolata"- conclude cercando di nascondere le lacrime con un sorrisino.

"Lo so, però, non lo so...non so nemmeno come potertelo spiegare, so solo che mi sono sentita molto male"- non sono così brava come Cody a nascondere le lacrime, infatti esse escono già copiose dai miei occhi. Cody riesce ad alzarsi un po dolorante per venirmi ad abbracciare, mi stringe forte nonostante io sappia che faccia più male a lui che a me.

Ricambio l'abbraccio stando attenta a fargli troppo male, quando si stacca mi lascia un dolce bacio sulla fronte- "Ti prometto che non succederà più, ma solo un passo falso e gli stacco le ossa"- afferma in modo serio- "D'accordo"- ribatto abbracciandolo di nuovo. Se solo sapesse tutto ciò che sta succedendo.

"Allora, dimmi come va con quello sgorbio"- ridacchia sedendosi sul letto e invitandomi a fare lo stesso- "Abbiamo preso una 'pausa' "- rispondo senza troppi giri di parole- "Che? È per colpa mia?"- chiede nervoso- "No, non è colpa tua! Abbiamo tante cose su cui riflettere"- ammetto torturandomi le mani- "Oh, e da quando?"- chiede nuovamente, sospiro frustata- "Tre settimane, da quando ti sei svegliato"- sussurro sdraiandomi a pancia in giù sul letto.

Lo sento sbuffare per poi coricarsi, a pancia in su, vicino a me- "Ti manca?"- rifletto alla sua domanda, mi manca?

Dio se mi manca, mi manca come l'aria, ho cercato di non pensare a lui ma è stato peggio di scalare una montagna, i miei pensieri erano sempre e solo rivolti a lui. Mi mancava tutto di lui, il suo profumo, le sue carezze, i suoi abbracci, le sue labbra, mi mancava sentire le se mani sul mio corpo, mi mancava sentire i suoi capelli, mi mancava vedere i suoi magnifici occhi.

A scuola l'ho visto solo di sfuggita, niente saluti, solo qualche sguardo fugace, mi guardava come se fosse un cucciolo abbandonato. Avrei voluto corrergli in contro e fargli sapere che mi mancava tutto di lui, anche solo sentire la sua voce tremendamente fantastica. Trevor era diventato per me qualcosa di inspiegabile, lo sentivo fin dentro le ossa, e quando qualcosa non andava il sangue si raggelava nelle vene.

"Forse"- rispondo, lui ridacchia e sospira- "Tu sei cotta sorella mia, sei innamorata di quel maschione"- afferma ridendo, mi alzo di scatto, io innamorata? Cody mi raggiunge e mi prende per le spalle saldamente- "Vai da quel maschione e digli che lo ami. Ti conosco sorellina, lo vedo nei tuoi occhi che lo vuoi, vedo come ti brillano gli occhi quando qualcuno lo nomina. Credimi Layla, tu sei innamorata di Trevor Harrison"- afferma con tono serio, sospiro, forse ha ragione.

Mi tranquillizzo un attimo, non é una brutta cosa, vuol dire che qualcosa in me si é riacceso, vuol dire, che dopo due anni infernali, ho ricominciato a vivere.

Respiro a fondo e mi siedo sul letto- "Non lo so, ho paura Cody, non so se ne sono in grado. Trevor è molto complicato e io non so se riesco a reggere tutto"- confido sussurrando-"Se tu lo ami Layla importa solo quello, e tu lo ami. Non essere testarda, provare fa parte della nostra natura, è normale ok? Vai avanti e non ti fermare"- afferma sedendosi vicino a me, mi abbraccia e mi lascia un altro bacio sulla fronte.

"Tu e Becky piuttosto?"- cambio argomento ammiccando in modo malizioso, lui avvampa- "Io e Becky cosa? Siamo come fratello e sorella"- dice velocemente, io scoppio a ridere- "Certo e io sono la Regina Elisabetta. Becky mi ha raccontato un po di cosette- inizio tirandogli poi una sberla- tu fratello mio sei scemo! Davvero ti lasci scappare una come Becky, davvero?"- concludo urlando, lui mi guarda allibito.

Si tira i capelli in modo nervoso e si tortura la faccia, sbuffa rumorosamente e mi guarda sconvolto- "Non so che fare con Becky! Accidenti se mi piace! Non so come dirglielo, e poi ho paura di poter rovinare il nostro rapporto, e se poi non funzionasse?"- dice in preda al panico- "Tu sei cotto fratello, fila da Becky e dille ciò che provi, sicuramente ricambia. Cody lei ne soffre, non sa più come comportarsi, e stava davvero male quando tu non c'eri"- ammetto guardandolo negli occhi. Lui mi abbraccia, per l'ennesima volta, mi ringrazia e solo dopo si stacca- "Forza chiama Becky, le dirò tutto"- afferma mio fratello sicuro di sé- "Si signor Anderson, vado"- ribatto. Mi alzo dal letto e chiamo Becky inventandomi una scusa.


Questa chiacchierata con mio fratello mi ha fatto davvero molto bene, entrambi abbiamo capito tante cose, Cody ha ragione, mi sono innamorata di Trevor Harrison. Sono pronta a dimostrarglielo, e a lottare per noi.

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