Capitolo 49

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"Gli ho concesso una possibilità, la prima volta che siano usciti insieme mi ha portata in un ristorante di classe, mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, avevo indossato una maglietta normalissima e un paio di jeans non sapendo dove saremmo andati. Ero molto a disagio, mi guardavano tutti così senza lasciarmi il tempo di dire niente, dopo circa mezz'ora, mi ha presa per mano ed è uscito da li, depositando tutto sul suo conto. Da lì in poi è andato tutto bene, abbiamo mangiato, scherzato, ci siamo divertiti, poi mi ha portata a casa"- la mia voce si spezza e il ricordo di quel bacio diventa sempre più vivido sulla mia pelle, ma devo continuare e liberarmi da questo macigno- "Poi è stato un gioco di sguardi, di altri appuntamenti e siamo finiti per metterci assieme, non lo sapeva nessuno, solo Becky e- mi fermo un attimo e il mio ossigeno finisce- Andrea"- sto iniziando a sentirmi male ma le sue braccia che si stringono di più a me sono l'ennesimo segnale che lui é qui con me qualsiasi cosa succeda-

"É il ragazzo di prima, quello che hai visto con tua sorella?"- sussurra in difficoltà, un ghigno amaro si fa strada sul mio volto- "Proprio lui, é diventato famoso a quanto pare. Andrea era il suo migliore amico e ben presto é diventato anche il mio, avevamo un rapporto straordinario era cosi bello che non sembrava nemmeno che fosse il migliore amico del mio ragazzo. Andava tutto bene, avevamo preferito che nessuno sapesse perché Blake l'anno successivo sarebbe andato al College e per evitare che si mettesse nei casini a causa mia abbiamo deciso cosi, in realtà lui si era opposto più volte ma non mi andava che fosse compromesso a causa di una stupida ragazzina con gli ormoni in preda. La verità é che ne ero completamente innamorata, ero persa, ero strana con lui, non mi ero mai sentita così con nessun altro ragazzo; abbiamo mandato avanti la nostra relazione fino alla fine dell'anno scolastico senza che nessuno sapesse niente di noi due ed é stato bello, poi arrivò il momento del ballo di fine anno a cui io non potevo partecipare e nemmeno le mie amiche, Andrea e Blake decisero cosi di non andare a loro volta e passammo la serata tra chiacchiere stupide. Qualche giorno dopo ci fu un'altra festa, organizzata però dalle ragazze che facevano parte delle cheerleader, erano stati invitati tutti stranamente; quella sera però Andrea e Blake non erano potuti venire perché avevano avuto dei problemi, non ho mai saputo quali, e quindi ci andammo solo io, Becky, Rox e Jasmyne, le altre mie amiche- mi blocco, non lo erano affatto- o almeno cosi le avevo definite- borbotto- e fu proprio quella maledettissima festa che mandò tutto a puttane, ci credi?"- le lacrime sgorgano copiose sul mio viso mentre una risata isterica fa eco in tutta la stanza, Trevor si irrigidisce di colpo, guardo davanti a me e non posso fare a meno di sorridere come una stupida.

Mi alzo di fretta raggiungendo quello scaffale che prima non avevo notato, é fatto di legno ed é estremamente affascinante, il suo contenuto ancora di più: whisky, vodka, brandy, cognac, armagnac, rum, tequila, gin e molto altro, il mio dito indice finisce sulla bottiglia di vodka e, successivamente, su quella della tequila- "Layla che cosa fai? Posale"- mi ammonisce Trevor alzandosi in piedi- "Sai cosa successe quella sera?"- chiedo ignorandolo completamente e continuando a ridere-

"Layla perfavore, ti sentirai male"- esordisce frustrato avanzando verso di me- "Successe che le 'mie amiche', Becky esclusa, mi hanno fatta ubriacare, e non solo, mi hanno pure drogata, capisci?"- rido di nuovo senza però smettere di piangere, avanzo verso un altro scaffale dove non possono che mancare i meravigliosi bicchieri da whisky e alcol, ne prendo uno versando fino all'orlo sia vodka che tequila, sono impazzita- "Cazzo starai male"- afferma lui cercando di fermarmi, prendo entrambe le bottiglie in una mano e il bicchiere nell'altra indietreggiando- "Meglio per me"- sussurro alzando quel bicchiere in fretta, Trevor si porta le mani ai capelli, sta per impazzire anche lui.

In poco tempo la gola che brucia mi porta a gettare la testa indietro, vortica e per poco non cado scoppiando a ridere- "Ora ti racconteró il resto Trev perché non può di certo finire così; mi sono strusciata su tutti i ragazzi presenti in quella stanza, Becky cercava di fermarmi ma il mio cervello era completamente fottuto"- appoggio il bicchiere allo scaffale ridendo più forte e portando la bottiglia di vodka alla bocca, le mie labbra vi aderiscono perfettamente, é cosi fottutamente liberatorio-

"Layla cazzo smettila!"- sbraita Trevor- "Altrimenti? Che succederà, morirò? Non mi importa perché me lo merito! Fammi pensare cos'altro successe, ah ci sono! Sono stata violentata da diverse persone, e io come una scema ci sono stata, non ricordo chi fossero, ma so per certa che sono stati tre, l'ho fatto per la prima volta esattamente tre volte!"- é il turno della tequila che sconvolge l'intero corpo, portandolo a chinarsi un attimo in avanti.

Trevor si irrigisce, contrae la mascella, stringe i pugni e si tira capelli ringhiando- "Perché fai così? Stai con una puttana dovresti esserne felice. La mattina dopo mi sono svegliata completamente nuda accanto a un solo ragazzo, gli altri due erano per terra nelle mie stesse condizioni. Ero sudata, confusa, persa, vuota, mentre l'immagine sfocata di quei tre mi tornavano in mente uno ad uno, le immagini del mio corpo strusciarsi contro di loro, le immagini della mia bocca sul loro corpo, le immagine della loro bocca e delle loro mani sul mio, mi facevo schifo, avevo cercato di coprirmi il più possibile, avevo cercato di alzarmi ma non ci riuscivo"- sibilo sentendo la rabbia bollire dentro al mio corpo, uno scatto d'ira mi porta a lanciare il bicchiere sulla parete opposta, Trevor é immobile, ma so di averlo sfiorato e di molto poco, cerca di raggiungermi ma non glielo lascio fare.

La vodka torna a far visita al mio corpo e per poco non cado di nuovo- "Per l'amor del cielo fermati! Ascoltami non é stata colpa tua, ok? Non hai fatto niente che tu volevi, cazzo eri sotto effetto di chissà quale droga!"- questa volta é piu dolce, ma il suo tono si spezza improvvisamente, i suoi occhi non sono piu gli stessi- "In quel momento é entrato Blake, era infuriato e non appena mi ha vista immersa in quello schifo ha sgranato gli occhi, mi ha guardata con delusione, non con disprezzo, solo con delusione, come se mi volesse dire qualcosa ma non l'ha fatto, é uscito fuori di lì sbattendo la porta. Ricordo di essermi impanicata e spaventata, ho urlato tanto ma niente, se ne era andato, non avevo le forze per fare niente, mi sentivo imponente ed effettivamente lo ero, non potevo fare niente conciata in quel modo. Mi sono costretta a vestirmi in fretta e uscire di lì per cercarlo e spiegargli tutto nonostante il bruciore in tutto il corpo, ho pianto, ho pianto e urlato cosi tanto che non riuscivo piu a parlare, o almeno cosi credevo. Mi ha chiamata Becky poco dopo, stava piangendo e ripeteva qualcosa come 'mi dispiace non sono riuscito a fermarlo', poi ha sganciato la bomba: Blake era in moto, aveva oltrepassato il limite di velocità di moltissimo e aveva avuto un grave incidente"- sibilo di nuovo, smetto di ridere, continuo a piangere senza sosta-

"Vieni a sederti perfavore"- riprova Trevor- "No smettila! Smettila, non voglio! Lui non ce l'ha fatta, é morto Trevor, é stato un incidente mortale! L'ho perso, l'ho ucciso, l'ho deluso e non l'ho amato e rispettato come dovevo, l'ho ucciso io, ho rovinato tutto, ho rovinato la vita dei suoi famigliari, l'ho ucciso io!"- urlo con tutta la forza che possiedo, cado per terra e nell'esatto momento Trevor mi cinge il corpo stringendomi piu del dovuto per farmi stare ferma- "É tutto finito ok? Non l'hai ucciso tu, non sei stata tu"- mi ripete- "Sono stata io, Blake é morto a causa mia! "- continuo ad urlare e il pianto diventa sempre più forte e incontrollabile.

L'ho fatto di nuovo: sono crollata ancora, la gola mi brucia ma non per l'alcol, sono le corde vocali che mi fanno tremendamente male, eppure la mia voce non smette di urlare, il mio cuore sembra fermarsi e il tempo tornare indietro a quel periodo, a quel giorno, nell'esatto momento in cui l'ho visto in un letto di ospedale mentre degli stupidi macchinari hanno segnato la fine della sua vita, ricordo che ho cercato di svegliarlo, ricordo di aver preso a calci quelle macchine, ricordo di essere stata trascinata fuori da quella stanza, ricordo le mie unghie scontarsi con ogni centimetro della mia pelle, ricordo il tono della mia voce estremamente alto, ricordo i miei urli di disperazione, ricordo di essere svenuta e finita in coma per circa un mese, ricordo tutta la merda che ho passato, ricordo di averlo visto nel sonno, di aver rivissuto in un stato di trance ogni momento passato con lui, ricordo tutto ma proprio tutto.

"Amore ti prego non fare così, guardami, non sei stata tu, non hai fatto nulla di ciò che credi di aver fatto, hai sbagliato si ma non é stata colpa tua ma di quelle ragazze, non eri in te, svegliati guardami"- balbetta cercando di girarmi la testa per guardarlo, é un quel momento che lo rivedo, devo essere veramente pazza, il suo viso dolce e puro, la sua perfezione, semplicemente Blake, mi tende la mano ma Trevor mi impedisce qualsiasi movimento- "Layla guardami! Sono qua, svegliati ti prego non farmi questo!"- le sue urla mi riportano alla realtà ed é come uno schiaffo in pieno viso: Blake é morto, e non tornerà mai più. Stringo forte Trevor, il suo respiro irregolare e il suo battito cardiaco riescono presto a tranquillizzarmi, é bello essere a casa.

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