Capitolo 16

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Io e Trevor siamo ancora insieme, é da più di due ore che siamo fermi uno vicino all'altra, mi piace ma dobbiamo parlare e questo lo sa anche lui- "Layla?"- é lui a rompere il ghiaccio e in un certo senso gliene sono molto grata, annuisco ma senza guardarlo, so che non riuscirei a resistere neanche per un minuto se lo guardassi negli occhi, lui aspetta che mi giri ma non lo faccio e quando lo capisce inizia a parlare- "Layla mi dispiace tantissimo non volevo-"- lo interrompo facendo una risata isterica e ghiacciante, sa dire solo questo?

Solo che gli dispiace? Lo guardo negli occhi stavolta, e sono pronta a resistergli, a rinfacciargli quello che mi ha istigata a fare, a dirgli che non serve solo un mi dispiace per mettere tutto apposto, che non servirà un finto fidanzamento e che non serviranno solo le sue carezze, forse ne ho bisogno, ma non sono un giocattolo con cui puo fare quello che vuole- "Ti dispiace? Solo questo sai dire? Non ti viene in mente nient'altro?- inizio alzandomi furiosa- ti avevo detto che io non sono un giocattolo, ti avevo detto che ti avrei aiutato, ma ti ho anche detto di non farmi soffrire, ti ho detto che non stavo bene, come credi che mi sia sentita dopo che mi hai urlato in faccia in quel modo? Dopotutto quello che é successo tra noi mi tratti ancora come se non ti importasse niente di me"- concludo rossa in viso.

Passano interminabili minuti dopodiché egli si si alza e viene da me come se fosse in cerca di prede- "Non osare ripetere quello che hai detto, sei una delle cose più importanti per me"- sussurra sul mio viso- "Altrimenti cosa succede se lo ripeto? Questa é la seconda volta che urli in quel modo senza un valido motivo!"- mi fermo un attimo allargo le braccia esausta cercando di recuperare un po' di voce, Trevor prova a venire da me ma faccio un passo indietro, deglutisco e metto le mani davanti a me- " Sono esausta, non ce la faccio più, non ci riesco a stare continuamente dietro ai tuoi continui sbalzi d'umore e questi tuoi attacchi di rabbia"- concludo con la voce incrinata- "Stai cercando di scaricarmi? Credi che io lo abbia fatto senza un motivo? Che volevo che succedesse tutto questo?"- mi chiede indicando tutto questo- " Non stiamo insieme, non ti sto scaricando"- provo a contraddirlo- "Me lo avevi promesso, non puoi lasciarmi cosi!"- si mette le mani tra i capelli guardandomi quasi terrorizzato- " Non ti sto lasciando Trevor! Credi che per me sia facile?- urlo ancora- ti sto solo chiedendo del tempo"- gracchio voltandogli le spalle.

Sospira a lungo dopodiché le sue braccia mi stringono da dietro -"Voglio starti accanto proprio ora, a cosa servo altrimenti?"- sussurra- "Davanti ai miei genitori faremo finta, non durerà a lungo, durerà finché io non mi rimetteró, non ho intenzione di mentire ai miei genitori"- gracchio- "Ma Layla-"-prova a dire- "Non lo rendere ancora più difficile"- lascio che le sue possenti braccia mi stringano forte e che le sue labbra si appoggino nell'incavo del mio collo.

Mi giro dalla sua parte permettendo ad egli appoggiare la fronte alla mia e di accarezza la nuca con l'indice, poi prende le sue cose ed esce dalla mia stanza.

É inutile dire che non lo volevo, ma é necessario ora. Per tutti e due, non se ne rende conto ma per adesso é la cosa migliore da fare. Ritorno sotto le coperte e continuo a ripetermi che é la cosa giusta da fare.

Il giorno dopo...
" No, non puoi averlo detto sul serio"- continuo incredula fra le mie risate e quelle della mia famiglia- "Dico davvero"- continua mia madre scoppiando a ridere e far fare a noi la stessa cosa.

I miei genitori, mia sorella e mio fratello stamani sono passati da me e sono rimasti un po' male quando non hanno visto Trevor con me, gli ho detto che non si é sentito bene e l'ho obbligato ad andare a casa a riposarsi, mia madre e mia sorella erano molte contente del rapporto che sembra che abbiamo mentre mio fratello non ha fatto altro che un cenno col capo in mia direzione.

Mentre gli altri sono impegnati a raccontarsi aneddoti sulla vita da giovani dei miei, fisso attentamente mio fratello, il suo sguardo é fermo sul cellulare, i suoi capelli riccioluti, che ho sempre amato toccare, gli ricadono dolcemente sul viso semplicemente perfetto, segnato ora da due lunghe borse, si vede che sta male e che questa lontananza fa male ad entrambi.

Mi alzo dal letto e gli vado incontro, quando sono davanti a lui, egli alza lo sguardo e mi sorride appena, ho le lacrime agli occhi e so che trattenerle non servirà a nulla cosi le lascio scorrere, Cody posa il telefono e sbatte la mano sulla sue gambe allargando le braccia dove mi ci tuffo all'istante.

Torno a respirare per un attimo dimenticandomi di tutto e di tutti.

"Mi sei mancata tanto, mi dispiace tanto per ieri, se sei felice con lui allora va bene, ma se ti fa del male-" - lo ammoniscono con gli occhi facendogli capire che non ne voglio parlare e che per ora mi basta essere tra le sue braccia. Rimaniamo cosi finché i miei genitori e mia sorella non ci chiamano per giocare a briscola, una nostra tradizione di famiglia a cui io e mio fratello ci uniamo controvoglia.

Contuiamo cosi finché non arriva sera, un giorno intero a giocare e ridere con la mia famiglia non chiedevo altro. Una volta passate le dieci i miei genitori sono costretti ad andare a casa perché ormai l'orario delle visite é finito.

"Tesoro chiama Trevor può rimanere lui con te stanotte"- dice mia madre, scuoto la testa leggermente per non destare troppo sospetto-"No mamma sarà stanco"- invento- "Tesoro quel ragazzo d'oro non é mai andato a casa mentre tu eri in quello stato, domani mattina ci saremo tutti cosi passiamo una giornata insieme"- esclama contenta- "Mamma se non vuole lasciala stare, sorellina non sei obbligata"- afferma mio fratello- "Ti farà bene piccola"- aggiunge mio padre- "Sono contenta di aver passato la giornata con voi davvero- sospiro e poi continuo- va bene chiamerò Trevor, ma domani non assillatelo di domande chiaro?"-mia madre annuisce mentre mio padre é più perplesso ma poi annuisce anche lui.

Mi salutano tutti con un caloroso abbraccio e poi se ne vanno. Credo in rubrica il numero di Trevor e quando lo trovo il mio cuore inizia a battere velocemente, faccio partire la chiamata e aspetto.

Uno squillo
Due squilli
"Pronto"- la voce di Trevor mi risveglia dal mio stato di trance, forse stava dormendo.

" Ti ho svegliato?"- chiedo

"No tranquilla, é successo qualcosa?"- perché é cosi sexy anche quando parla?

"No solo i miei genitori oggi sono stati con me sono andati via poco fa mi hanno detto che potevi passare la notte con me cosi domani saremmo stati tutti insieme"-lo sento ridacchiare

"Arrivo subito"- conclude semplicemente.

Ho talmente sonno che non riesco neanche ad aspettarlo, chiudo gli occhi e cado in sonno profondo. Dopo circa venti minuti sento qualcuno stendersi vicino a me e abbracciarmi da dietro- " Buonanotte principessa"- dice Trevor prima di lasciarmi un bacio delicato sulla spalla e addormentarsi insieme a me.

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