You're My Essence, I'm Your Heartbeat ✔

Capitolo 48

Sento il suo profumo e il mio cuore si tranquillizza un attimo- "Ehy che cos'hai?"- la sua voce é calma, pacata, non lo avevo mai sentito così- "Mi hai spaventata"- mi stringo al suo petto chiudendo gli occhi- "Amore che hai visto?"- il suo tono di voce cambia, lo fa quando é preoccupato- "Nulla tranquillo, come mi hai trovata?"- chiedo senza staccarmi e con il fiatone, quel ragazzo mi ha davvero destabilizzata e non capisco perché.

Le sue mani mi allontanano dal suo corpo e mi sento vuota per un attimo, poi stringe la presa sul mio viso- "Sembra che hai appena scampato un omicidio, dimmi cos'hai, chiunque sia stato lo ammazzo"- digrigna infastidito- "Trevor calmati, me ne sono andata, non mi ha fatto niente. Adesso mi dici come mi hai trovata?"- riprovo accarezzandogli il viso- "Non ti rendi nemmeno conto di aver corso fino a casa mia"-sbotta tirandosi indietro con forza, mi guardo intorno ed effettivamente ho corso fino a casa sua, com'è possibile?

"Mi dici che cazzo ti hanno fatto? Perché sei un questo stato?"- urla di nuovo a un centimetro dalla mia faccia, non capisco- "Perché ce l'hai con me?"- balbetto in difficoltà, sembra rendersi conto di essersi alterato un po troppo così mi bacia una tempia stringendomi a lui- "Non sono arrabbiato con te ma non ti sei nemmeno resa conto di essere arrivata fin qui, divento pazzo quando qualcuno ti fa qualcosa, io dovrei proteggerti"- stringe i denti e contrae la mascella chiudendo gli occhi- "Non capisco come abbia fatto, ho solo corso, e comunque mi posso difendere da sola, non sono stupida"- affermo decisa, egli sgrana gli occhi.

Un secondo dopo mi ritrovo le sue labbra attaccate alle mie e nonostante tutto era proprio quello che volevo, è lento e bisognoso e come ogni nostro bacio è dolce ma violento, e mi va bene così, sono così presa che del mio corpo, lui, può fare quello che vuole, io sono completamente sua e lui completamente mio.

Due anime marce, sporche, rotte e a tratti simili, così forti insieme, così forti se lui tiene la mia mano e io la sua, così forti se le sue labbra saranno sempre casa mia, così forti se il mio corpo sarà sempre casa sua, così forti se entrambi saremo la famiglia dell'altro.

Quando si stacca un sorriso si appoggia alle mie labbra mentre due occhi profondi mi guardano come se fossi l'unica persona esistente a questo mondo- "La mia ragazza è anche cazzuta oltre tutto, apprezzo, ma se hai bisogno di me sai che puoi chiamarmi anche nel pieno della notte e io correrò da te"- afferma serio e dolce allo stesso tempo- "Lo so e grazie, non immagini neanche un po quanto bene tu mi stia facendo. Mi fai sentire bene e questa è una cosa che nessuno riusciva a fare da circa due anni, sei una luce per me e nonostante tutte le volte in cui hai fatto lo stronzo poi hai ripagato tutto e mi va bene così anche questo. Però non mi lasciare anche tu"- non piango, non ho la voce spezzata, sono seria e questo è un grande traguardo, lui annuisce- "Se ne vuoi ancora parlare possiamo andare dentro, ok?"- chiede accarezzandomi il viso, mi perdo all'interno di lui, è semplicemente fantastico.

Respiro a fondo annuendo appena, ne ho bisogno, continuo a ripetermi mentre mi conduce nel suo salotto, ricordo quando mi ha portata qui la prima volta, è stato bellissimo in un primo momento poi è andato tutto storto, deglutisco sedendomi poi accanto a lui.

Circonda il mio corpo con le sue possenti braccia, mi sento al sicuro con lui- "È cominciato tutto durante il terzo anno alle superiori, io ero ingenua e non capivo molte cose ma non è questo il punto. Mi sono invaghita del tipico ragazzo più bello, faceva parte della squadra di football ed erano tutte ai suoi piedi, come me in fondo"- faccio una piccola pausa respirando a fondo, Trevor appoggia la sua guancia alla mia testa respirando sempre più velocemente, sorrido, è geloso.

Stringo le sue mani poi procedo- "Si chiamava Blake- il suo nome mi colpisce peggio di un pugno allo stomaco, non dico più il suo nome da molto tempo- non era un ragazzo stronzo, uno che amava divertirsi, era un po come mio fratello, egocentrico ma non troppo insomma. Mi ha dato corda fin da subito ma le mie amiche, compresa Becky, mi avevano detto di non fidarmi, infondo era il ragazzo più popolare della scuola, così l'ho sempre rifiutato"- lo sento soffocare una risata di orgoglio, è tremendo, ma riesce a far sorridere, per la seconda volta, anche me.

"Poi però un giorno siamo rimasti bloccati nello sgabuzzino del bidello e da lì è nato tutto- ricordo ogni dettaglio come se fosse stato ieri, è dura ma devo farcela, mi sottraggo dalla presa di Trevor portandomi le mani sulle tempie, è più difficile di ciò che pensavo e una lacrima calda bagna già il mio viso- lui mi ha baciata, il mio primissimo bacio da Blake Hemmings, forte no? Mi ha chiesto solo una possibilità così che potesse dimostrarmi che le sue intenzioni non fossero cattive e io gliela ho data"- lo guardo e sul suo viso appare una smorfia, so che può dargli fastidio, e so che si arrabbierà tantissimo quando saprà tutto.

Torno sul suo petto e le sue braccia non esitano a stringermi- "Vuoi un po d'acqua?"- chiede accarezzandomi la schiena, mi giro verso di lui- "Vorrei un bacio"-sarò sembrata banale, ma questo bacio mi serve, sorride di nuovo, scuote la testa e mi prende il mento tra le dita spingendo il mio viso contro il suo, quando ci stacchiamo mi lascia una serie di baci a stampo dolcissimi, mi innamoro sempre di più di questo ragazzo.

"Possiamo continuare un'altra volta se non te la senti più"- sussurra giocando con i miei capelli- "Quando non me la sentirò più mi fermo da sola, nessun problema"- cerco di sorridere ma da ciò esce solo una smorfia- "Ti amo piccola"- afferma molto sicuro di sé- "Ti amo anche io amore"- ribatto sentendo gia il mio cuore battere all'impazzata.