"Ok basta! Basta mi arrendo!"- dice il ragazzo dai capelli neri alzando le mani in segno di resa, tra le risate- "Hai iniziato tu!"- lamento mettendo le ani sui fianchi, egli annuisce alzando le mani in segno di resa.
Cerca di ripulire la farina che gli ho versato addosso borbottando e sorridendo, continuo a guardarlomentre egli avanza verso di me pulendo con un fazzoletto il mio viso, continua a sorridere scuotendo la testa.
Sospiro senza smettere di guardarlo, tutte le parole di ieri mi ricadono addosso di nuovo portandomi a sbuffare-"Trevor?"- lo riachiamo dubbiosa- "Si?"- borbotta senza staccare il fazzoletto dal mio viso- "Non voglio sembrare ripetitiva ma ho davvero bisogno di sapere almeno come conosci mio fratello"- cerco di mantenere la calma buttando fuori l'aria che non mi ero accorta di star trattenendo. Egli si ferma, si stacca dal mio viso sedendosi su una sedia e invitando me a fare lo stesso.
"So che vuoi risposte ma ad alcune non sono pronto a rispondere"- annuisco e lui continua- "Ci sono cose che non sai su di me. Non voglio che le persone ti vedino con me perché le persone cominceranno a parlare e purtroppo ciò che diranno sarà la verità e io non voglio che tu scappi da me non lo sopporterei. Ho cercato di allontanarti, non sono vere le cose che ti ho detto, ho solamente paura e dato che sono un grande codardo risolvo i miei problemi scappando"- alza le spalle abbassando lo sguardo, annuisco sospirando, il fatto che non pensi cio che mi ha detto è gia una piccola vittoria, no?
"Trevor io non sono gli altri, vedi se c'è qualcuno che può capire il dolore sono le persone che lo hanno vissuto davvero e io sono una di quelle. Io voglio sapere, devo sapere, forse non sarà facile all'inizio ma non scapperò. Mi sono promessa che non mi sarei mai più innamorata di nuovo perchè ho sofferto molto e in questo momento non sono sicura di tutto questo perchè mi sento ingiusta. A volte mi dimentico di tutto quello che è successo e mi chiedo 'Dovrei ricominciare anche io?' 'Dovrei concedermi un po' di pace?', e sono cosi egoista da crederci veramente e dirmi che cavolo dovrei ricominciare veramente e che me lo posso concedere. Non è mai cosi però così anche io come te scappo via da tutti e da tutto, chiudo tutti fuori. Anche se non tutti sono degli stronzi che si approfittano del tuo dolore ma esistono persone come Becky che mi hanno sempre supportata. Forse non sono pronta per aiutare te perchè devo ancora aiutare me, ma ci voglio provare, non sarà facile ma voglio sapere e ti prometto che non scapperò, forse mi prenderò del tempo ma non scapperò, perchè non sono gli altri, ma dovrai vedertela anche con i miei problemi, il mio passato e con i miei attacchi di panico. Ecco cosa voglio, tutto qua, quindi dimmi cosa è successo"- provo di nuovo poggiando la mia mano sul bracciom scuote la testa.
"Non è ancora il momento, credimi" - sbuffa semza giri di parole- "Riuscirai a dirmi un giorno cosa ti perseguita e ti tormenta così tanto?"- lui sorride e annuisce- "Immaggino di si o almeno credo"- mi avvolge in un abbraccio facendomi sospirare esausta.
"Cosa è successo?"- mi chiede per l'ennesima volta Becky- "Non ne voglio più parlare"- lamento portando le gambe al petto;
quando sono entrata in camera c'erano Becky, Cody e Diego, non ho capito all'istante, poi mi sono ricordata di non aver avvisato più nessuno.
Becky mi è saltata adosso, Cody mi ha guardata prima con sguardo sofferente e poi con disprezzo come si mi stesse dicendo 'Ti ho chiesto di non andare con lui e tu lo hai fatto lo stesso, mi hai deluso molto', Diego mi ha assicurato che gli passerà ma che è contento che io stia bene.
Non gli ho dato tanta importanza perchè sapevo che era arrabbiato e forse aveva anche ragione ad esserlo.
Ho raccontato tutto a Becky che ha iniziato subito a dire che era felice che stessi cominciando a riaprirmi, ha insisto purché uscissi con lei ma fortunatamente sono rimasta da sola.
Per mezz'ora ho pensato che chiamare Trevor non sarebbe stato corretto ma alla fine qualcuno ha bussato alla mia porta nel momento esatto in cui ho provato a chiamarlo ma non appena ho aperto la porta ho Trevor sorridente e spensierato.
Una volta entrato abbiamo scelto di vedere un film horror, romantico era troppo anche per me, ci siamo distesi sul letto, abbiamo preparato i popcorn e ora siamo a letto abbracciati immersi nei miei urli e quelli della protagonista, abbiamo scelto di vedere "L'esorcismo di Hannah Grace" e devo dire che fa un po' paura.
Salto e urlo per l'ennesima volta, Trevor comincia a ridere così spengo il film e mi scosto dalle sue braccia guardandolo sconvolta e con il corpo tremante.
"Lo trovi divertente?"- lui annuisce e io faccio ripartire il film spingendolo poi giù dal letto, inizio a ridere mentre lui si massaggia il punto dolorante- "Ma che bisogno c'era di farlo me lo spieghi?"- mi chiede lui con tono scioccato, scendo dal letto sedendomi accanto a lui- "È tutta colpa tua"- ammetto scoppiando a ridergli in faccia lui esita qualche secondo e poi scoppia a ridere anche lui.
"Mi stai facendo impazzire"-mi dice all'improvviso- "Lo so è questo l'effetto che faccio alla gente"- dico per poi scoppiare a ridere di nuovo cosi come lui.
Poco dopo le sue labbra si rifugiano sull'angolo della mia bocca- "E questo per cosa era?"-lui scrolla le spalle circondando la mia vita con un braccio, non smetto di guardarlo appoggiando la testa al suo petto.
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You're My Essence, I'm Your Heartbeat ✔
Romance🌹 Scuoto la testa cercando di sorridere tra le smorfie causate dal pianto- "Non me ne vado"- sussurro muovendomi di un passo, sgrana gli occhi stringendo di più gli anelli, stringe anche gli occhi contraendo la mascella senza nascondere un singhio...