"Layla ti chiedo il favore di muoverti, dobbiamo andare tra poco!"- urla mio fratello fuori dalla porta- "Non ci vengo Cody, davvero vattene"- urlo di rimando girandomi dall'altra parte del letto.
Rilascio un sospiro e poi chiudo di nuovo gli occhi, qualcuno entra nella mia stanza aprendo completamente le finestre, ci mancava questa.
Numerosi raggi solari colpiscono il mio viso portandomi ad odiare ancora di piu questa storia- "Avanti tesoro, é il College! Sarà bello!"- mio padre si siede sul letto iniziando parlare.
Schiaccio la testa sul cuscino cercando di soffocare un urlo di disapprovazione, sbuffo sonoramente e poi mi alzo dal letto sorridendo falsamente alla mia famiglia.
Mi rifugio in bagno e chiudo la porta a chiave, mi appoggio al lavandino e sbadiglio per l'ennesima volta da quando mi sono svegliata.
Il mio riflesso allo specchio é rivoltante, i miei capelli corti sembrano paglia, la mia pelle ha un colorito fuori dalla norma, un vero disastro. Sospiro stanca e apro velocemente la monopola dell'acqua togliendo il pigiama.
Finisco la doccia in venti minuti, esco dalla vasca e mi dirigo in camera mia. Vado verso l'armadio e ne tiro fuori un jeans a vita alta nero e un maglioncino bordeaux. Nel frattempo penso a cosa succederà durante questi anni al College.
Il College é pieno di ragazzi e ragazze dai diciotto ai ventitré anni, la maggior parte di codesti prendono la scuola come un semplice divertimento, facendo prevalere i loro ormoni ai loro doveri da studenti.
Fortunatamente non sarò da sola, e questa é stata l'unica ragione per cui non ho rinunciato a esso.
Becky Allen, la mia migliore amica, è entrata nella mia vita in terza media, da li non ci siamo più separate, lei é stata l'unica che mi é rimasta accanto durante gli ultimi due anni.
Al solo pensiero sento il mio corpo indebolirsi, mi impongo di spegnere per un attimo il cervello cercando di respirare il più possibile.
Apro gli occhi dopo un paio di minuti cercando di sorridere a me stessa.
Mia madre, Jennifer Anderson, e mio padre, Patrick Anderson, sono i proprietari di un importante agenzia fotografica, mio padre fa il fotografo di professione, mia madre é laureata in legge.
Essendo un'agenzia fotografica viaggiano molto spesso e questo ha affievolito il nostro rapporto, stava iniziando ad essere sempre più difficile stare tutti insieme.
Mio fratello, Cody, é più grande di me di soli due anni, é molto conosciuto al College e ovviamente non poteva che fare parte della squadra di football.
Cody è sempre stato il mio spiraglio di luce, mi sentivo protetta al suo fianco, come se qualunque cosa succedesse lui sarebbe stato sempre il mio porto sicuro.
Oltre a Cody c'é Eva, nostra sorella.
Eva é più piccola di me di due anni, a differenza mia è davvero molto socievole con gli altri.Eva è la solita ragazza estroversa che non fa affatto fatica ad andare d'accordo con gli altri, a differenza mia.
Qualcuno interrompe i miei pensieri entrando in camera mia, mia madre.
Mi perdo nella sua bellezza incredibile, i suoi capelli sono molto lunghi e castani, gli occhi verdi, proprio come i miei, le labbra, a differenza mia, carnose, e i zigomi pronunciati.
Ho sempre pensato che mia madre fosse una donna da ammirare, ha passato la sua adolescenza a proteggere la madre dagli attacchi del suo compagno dopo il divorzio dei suoi genitori, fortunatamente dopo qualche anno il compagno é stato arrestato e i miei nonni si sono resi conto di amarsi troppo, cosi hanno rievocato il loro matrimonio.
Prima di sposare mio padre, purtroppo, ha convissuto con un uomo violento che non faceva altro che usarla a suo piacimento, ma dopo due anni mia madre decise che era arrivato il momento di smettere e così trovò la forza di denunciare le violenze subite.
Di seguito arrivò mio padre e tutto iniziò ad andare per il verso giusto. Ci raccontarono che fu un colpo di fulmine, mio padre faceva un corso avanzato di fotografia dopo il College, mentre mia madre stava preparando la sua laurea in legge.
Appena si sono visti hanno capito di appartenersi e cosi é stato, papà é diventato fotografo e ha avuto la licenza, mentre mia madre é riuscita a laurearsi, e proprio il giorno della laurea mio padre le ha fatto la proposta.
"Tesoro?"- la voce soave di mia madre mi risveglia dai miei pensieri- "Mamma"- rispondo semplicemente finendo di applicare il mascara per poi alzarmi, prendere la borsa, e incamminarmi verso di lei per abbracciarla- "Come sei affettuosa oggi"- ridacchia mia madre facendo fare lo stesso a me- "Ascoltami tesoro, se in un qualsiasi momento decidessi di non voler stare più li, sai dove siamo, certo sarebbe più bello affrontare tutto e terminare gli studi, ma se non te la senti basta un colpo di telefono, ok?"- afferma mia madre sorridendomi dolcemente- "Certo, stai tranquilla"- le rispondo ricambiando il sorriso.
"Bene ora andiamo, tuo fratello ci aspetta, cioè ti aspetta. Forza Layla!"- esulta mia madre prendendomi a braccetto e incamminandosi fuori.
Scoppio in una sonora risata e poi la seguo scuotendo la testa. Quando arriviamo fuori mio fratello é intento a passarsi le mani, palesemente infastidito, tra i capelli mossi.
"Figliolo che sarà mai un po di ritardo?"- chiede esausto e divertito allo stesso tempo mio padre- "Papà per favore, non ti ci mettere pure tu"- risponde secco Cody, papà alza le mani in aria e appena mi vede un sorriso enorme si fa spazio sul suo volto.
"Layla tesoro che bella che sei"- mi dice baciandomi le guance e stringendomi in un abbraccio- "Papà divento rossa, e Eva si offende"- scherzo ricambiando l'abbraccio "Oh tesoro, Eva é pure più bella di te, vieni qui mostriciattolo"- afferma unendo Eva all'abbraccio, scoppiamo a ridere tutti e tre prima di staccarci.
"Ci mancherete tanto, tu figliolo stai attento a tua sorella"- afferma mio padre abbracciando pure lui- "Certo, stai tranquillo"- sussurra Cody.
Un sospiro lascia le mie labbra, abbraccio Eva e poi saliamo in macchina. Dopo circa mezz'ora eccoci davanti al Manhattan Giant College, inizia 'l'avventura'.
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You're My Essence, I'm Your Heartbeat ✔
Romance🌹 Scuoto la testa cercando di sorridere tra le smorfie causate dal pianto- "Non me ne vado"- sussurro muovendomi di un passo, sgrana gli occhi stringendo di più gli anelli, stringe anche gli occhi contraendo la mascella senza nascondere un singhio...