CAPITOLO 20

732 37 6
                                    

-Draco che stai facendo?- chiesi infastidita. ma lui si avvicinò ancora di più, e ancora, e ancora. ma quello che fece fu diverso da quello che mi aspettavo. nessun bacio, nessuna parola dolce.
mi afferrò per il collo e mi attaccò al muro. stava stringendo così forte da non farmi respirare.
non capivo: che cosa gli avevo fatto?

-D-draco..- lo supplicai. cercai con una mano di tenere il suo polso ma non riuscii a fermarlo.

-zitta!- ordinò roco. avvicinò il viso alla mia guancia. potevo sentire benissimo il suo odore di menta. tirò fuori la lingua e leccò la mia intera guancia fino a raggiungere il collo coperto dalla sua mano.
era doloroso ma allo stesso momento eccitante, non avevo mai provato sensazioni così.

-b-basta!- cercai di farmi sentire. lui inarcò l'angolo della bocca.

-hai detto che non mi vuoi, giusto? allora perché ti comporti così? sei così..frustrante!- si allontanò e con lui anche la mano sul mio collo. tossii ma appena mi misi in posizione eretta mi bloccò le braccia e mi riattaccò al muro.

-qui l'unico che è frustrante sei tu.- risposi a tono. -il giorno prima dici che mi ami e mi baci, l'altro scopro che ti sei fatto un'altra. mi hai stancata, tu e quella perfettina di Astoria!- sbottai. non me ne sarei stata zitta a subire, non sarebbe stato da me.

-lei non..è solo un passatempo. Invece tu- con l'altra mano mi toccò le cosce al limite della gonna -non vorrai mica dire di essermi indifferente.- le dita risalirono la pelle nuda sotto la sottile gonna.

-non lo dirò, anche se andresti avanti comunque.- risposi con quel poco autocontrollo che mi era rimasto. con le dita saliva e, mentre faceva dei cerchi arrivò proprio alla mia intimità coperta dalle mutandine. sospirai, perché le sue dita lì mi facevano provare emozioni nuove, piacevoli.
lo allontanai con tutta la forza che mi era rimasta e usai alohomora  per uscire dalla stanza.

-come, già finito?- commentò Blaise.

-fottetevi.- risposi ad alta voce, quasi urlandolo. uscii dalla sala comune, ormai si era fatta ora di cena ed io non volevo rimanere lì un minuto di più. percorsi il corridoio verso la sala grande quando sentii Shaila e Luis affiancarmi in silenzio. li ringraziai mentalmente per quello. raggiungemmo la sala grande dove in altrettanto silenzio gli studenti si mettevano seduti per cominciare a mangiare.

-------------------------

dopo cena scendemmo ai dormitori e andammo nelle nostre stanze.

-non pretendo che tu mi racconti quello che è successo in quella stanza Cass, se vorrai farlo sarà per tua scelta.- mi disse Shaila mentre ci stavamo mettendo al letto. mi alzai e mi sedetti sopra il suo.

-non te l'ho detto finora perché non è successa una cosa piacevole, in un certo senso. mi dispiace.- le spiegai.

-non capisco, è stata piacevole o no?- si mise seduta, l'avevo incuriosita. le raccontai solo quello che mi aveva chiesto e quello che mi aveva fatto provare quando mi mise le mani sotto la gonna. tralasciai la parte in cui mi prese per il collo o mi attacò al muro perché lo avrebbe fatto fuori all'istante.

-Cass!- esclamò.

-che c'è?- chiesi. lei rise.

-hai provato piacere..- rise di nuovo.

-si..- risposi. non capivo. cosa c'era di male?

-ok, siamo arrivati alla parte in cui ti spiego come si fanno i bambini!- disse.

-dio mio Shay!- mi tappai le orecchie e mi alzai.

-guarda che è importante! mi devi ascoltare!- non la volevo ascoltare. sapevo come si facevano non c'era bisogno che me lo ricordasse. sapevo anche di non essere così irresponsabile da mettermi in un guaio come quello, proprio con lui poi.

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora