CAPITOLO 22

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rimasi pietrificata nel vedere la mia migliore amica ricambiare il bacio del "viscido Blaise". eppure, da come si infilavano la lingua nella bocca a vicenda, non sembrava proprio un "viscido". l'unico a non essere sorpreso era Luis. stringeva i pugni e il suo sguardo era paragonabile a quello dei mangiamorte.

<woohha calma voi due, o prendetevi una stanza!> esclamò Astoria con un sorriso perverso. i due si allontanarono, leggermente in imbarazzo, e Shay si risedette di fianco a me.

<ok...Astoria..> Blaise, una volta seduto anche lui, si rivolse ad Astoria <obbligo o verità?>

< verità..> cinguettò.

<quante volte lo fate al giorno?> chiese Blaise. al sentire la domanda, sia Astoria sia Draco iniziano a ridacchiare.

<non le contiamo mica!> Astoria scoppiò in una fragorosa risata che spezzò il silenzio che si era creato.

Crack
Il mio cuore si spezzò in mille pezzettini, come quando si schiaccia con il piede i crackers.
Inutile dire che sentii un peso comprimere la mia gabbia toracica, fino a non farmi più respirare come facevo prima. Un peso in grado di distruggere se stesso e di conseguenza, me. Nonostante quello, continuai ad avere un'espressione neutrale agli occhi degli altri.

<certo, come no! Ed io dovrei crederci Asto?> le chiese sarcastica Pansy. Le due si guardarono immediatamente negli occhi, per poi scoppiare in una risata complice. Anche io e Shaila ci guardammo, ma a differenza loro i nostri sguardi non erano colmi di felicità come i loro.

<ok ok, forse un paio di volte..o..?> pensò Astoria per poi rivolgersi verso Draco che le stava mimando un "di più" con le mani.

<davvero, non le contiamo..> ribadì poi, non ricordandosi bene.

<ora tocca a me, Micheal! Obbligo o verità?> disse una volta aver fatto capire che la loro vita sessuale fosse molto attiva. Di fianco a me, Micheal stava pensando quale delle due scegliere.

<obbligo.> disse infine. Non volevo obbiettare la sua scelta, ma perchè fare qualcosa di cui poi magari pentirsi? Non che io non mi fossi pentita di essere entrata in una stanza insieme a Draco, però la situazione era diversa. Io potevo ritirarmi ma non lo feci perché volevo stare davvero con lui, averlo vicino.

<chiuditi nello stanzino con Cassandra, entrambi però dovrete prima togliervi un indumento.> rispose quella serpe platino.

<fottiti.> risposi, dando voce involontariamente ai miei pensieri.

<per quello, ci penso già io...>rispose la voce al suo fianco. Draco. Era pazzo, pazzo se credeva che lo avrei lasciato fare quello che gli pareva, che lo avrei lasciato prendersi gioco di me. Mi alzai e, sotto lo sguardo di tutti, presi Micheal per mano e ci avvicinammo alla porta. Ci togliemmo entrambi il maglione ed entrammo. Lo spazio era veramente piccolo ed era difficile muoversi senza toccare l'altro.

<e ora> mi sussurrò Micheal all'orecchio <dovremmo fare qualcosa, o si insospettiranno.> deglutii. Non ci avevo pensato. Valutai le varie opzioni: uscire dalla stanza dicendo che era tutta una falsa non era il caso, ma nemmeno fare ciò che aveva in mente Micheal non era il caso.

<il nostro accordo è ben diverso dal fare sesso in uno sgabuzzino.> dissi indispettita. in qualunque caso non avrei fatto sesso con lui, poco ma sicuro.

<io però ho un'asso nella manica da poter usare..vuoi proprio rovinare tutto?> disse con un ghigno sul viso. capii che stava parlando di ciò che gli avevo chiesto. stava cercando di minacciarmi, peccato che ciò non attaccava per niente con me.

risi anch'io.

<pensi di potermi manovrare a tuo piacimento? di potermi rigirare come un calzino?> chiesi divertita <sei sicuro di volerti mettere contro di me? o contro Shaila?Sai che sarebbe un suicidio e sai che te ne pentiresti, perché mai volerlo fare?> assottigliai gli occhi, provando per un momento compassione per lui.

<e come mi fermeresti, sentiamo?> disse ghignando.

<oh..avrei tanti modi per fartela pagare.. anche se sprecare del tempo con te non sarebbe l'ideale..> incrociai le braccia al petto, aspettando una risposta. al contrario, restò in silenzio.

Rise di nuovo.

<non pensavo fossi così noiosa!> si lamentò facendo un broncio.

<e tu che fossi così stronzo!> urlai un po' troppo. pensavo che qualcuno mi avrebbe sentito? Si. me ne sarebbe fregato qualcosa? No.

<Anzi, se lo avessi saputo probabilmente non sarei nemmeno entrata in questa stanza puzzolente!> dissi d'un fiato.

<io sono stato costretto! Tutta questa situazione è colpa vostra, siete voi che siete venute da me!> rispose alterato.

<non sei nella posizione di dare colpe!> ribattei.

<beh è facile parlare quando sei tu a dettare le regole!> sospirai alla sua affermazione. Non lo volevo più ascoltare.

<sai che c'è? Adesso ci stropicceremo i vestiti ed usciremo da qui, in silenzio. Se qualcuno farà qualche domanda lasceremo intendere di aver fatto ciò che pensano. Hai capito?> chiesi slacciandomi la cravatta e sbottonando i primi bottoni della camicia. Sistemai anche i capelli, la gonna e le calze, in modo tale che nessuno sospettasse il contrario di ciò che volevamo far intendere. Anche Micheal fece come gli dissi e, una volta finito, uscimmo entrambi sotto gli occhi sorpresi di tutti.

<qualcuno si è dato da fare vedo..> affermò Blaise con una risatina. Feci vagare lo sguardo per tutta la stanza e mi soffermai su i due piccioncini.

<ognuno ha la sua troia..> risposi leccandomi le labbra sensualmente. Presi per mano Micheal e ci andammo a sedere entrambi nel divanetto.
Capii che avevo centrato il bersaglio quando il suo viso era diventato cupo da un momento all'altro. Non potevo non sentirmi fiera di averlo fatto cedere per primo.

<molto bene direi..possiamo andare avanti allora? Micheal tocca a te> mise fine al teatrino Pansy.

<emm..Tiger!> si decise Micheal.

__

Ci eravamo addormentati tutti nella sala comune come delle bambine ad un pigiama party. Quando mi svegliai, mi sembrò di rivivere un deejavù, ma con la differenza che non ero stata abbracciata da qualcuno.

Mi guardai intorno: dormivano ancora tutti. Tiger e Goyle erano spaparanzati sul tappeto, mentre il loro respiro irregolare e rumoroso encheggiava per la stanza. Karina e Pansy erano poco più distanti, una di fronte all'altra. Blaise stava dormendo in modo molto agitato, tanto che si era rigirato così tanto dentro la coperta che in quel momento sembrava una salciccia. Shaila e Luis erano posizionati poco distanti da me, e si stavano tenendo per mano. Non potei fare a meno di di pensare che fossero carinissimi. Mentre Meachel era appollaiato dall'altra parte della stanza, lontano quanto basta da non farmi saltare i nervi. Infine, la mia attenzione fu catturata dalle due persone che stavano dormendo abbracciate.

Mi alzai, afferrai le scarpe ed uscii dalla sala comune. Quella mattina avremmo avuto gli esami finali, e non era iniziata proprio come mi ero immaginata.

Mi sedetti al solito posto, quella mattina l'aria era fresca e pulita, perfetta per rilassarsi. Pensai alla serata della sera prima, ripercorrendo con la mia mente tutti gli avvenimenti per filo e per segno.

Fra le ultime immagini che mi ronzarono in mente ce ne fu una che avrei fatto fatica a dimenticarmi: la contentezza e la spensieratezza emanata da Astoria. Fra tutte le cose che probabilmente non sarei riuscita a dargli, quelle erano le più terribili.

Ero sicura che con me lui non provasse quelle sensazioni. Ovviamente era una supposizione, dato che nella lettera in cui mi lasciava non era menzionato nient'altro oltre al "mio padre...", al che pensai fosse solo una scusa.

Non bastava avermi lasciata però dall'essere presa in giro da lui.
Cosa voleva da me di preciso?
A che gioco stava giocando?

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora