Scesi dal treno assonnata, io e Shaila avevamo dormito per quasi tutto il viaggio.
-Cassy! - Mia madre corse verso di me e mi abbracciò.
-Mamma.. Non respiro.. -
-Oh scusa tesoro. Beh, come è andato il ballo? -
-Si mamma, è stato molto bello .. -
-Parli del ballo o del ragazzo con cui sei andata? -
-Di tutti e due! -
-Scherzavo cara, dai andiamo da tuo padre così andiamo a casa e ti puoi cambiare prima di cena. - La seguii verso la macchina. Appoggiato alla portiera, c'era mio padre che mi aspettava.
-Papà! Occhiali nuovi? -
-Si cara, non mi trovi affascinante? - Chiese mentre aprii la portiera.
-Si papà, come un troll di montagna. - Gli risposi entrando in macchina. Bofocchiò qualcosa ma non lo capii. Entrò in macchina e andammo a casa. Quando entrai sentii quel profumo. Non di casa o di pulito, ma di cibo.
-Ti sei già data da fare mamma. -
-Si, i nonni saranno qui tra poco. Forza vai a cambiarti, mettiti qualcosa di un po' più natalizio. -
-Ok ma prepara il vino rosso per il nonno. Gli piace un sacco. -
-Oh ma non verranno nonno Klaus e nonna Amelia. Verranno nonno Quil e nonna Evry. Perciò vai su e cambiati. -
Annuii e me ne andai di sopra.Merda. Nonno Quil è un vero patriota e nonna Evry mi dice sempre che non merito di stare in questa casa e che potevano lasciarmi dov'ero.
Non avevo mai capito il significato di quelle parole.
Rovistai fra i cassetti in cerca di qualcosa di.. Rosso.
L'unica cosa che trovai fu una gonna rossa. La indossai e andai in camera dei miei a vedere se in qualche cassetto di mia madre potesse esserci un maglione che mi potesse andare. Frugai nei cassetti e negli armadi ma niente. Aprii un ultimo cassetto dove vi trovai un maglione perfetto per l'occasione. Lo presi ma cadde un foglio. Lo tirai su. Era piegato in due, lo aprii e scoprii che era una foto. Ritraeva una neonata avvolta in una coperta, la mia copertina di quando ero piccola. La piccola teneva in mano un medaglione, di color argento, un piccolo ovale con in mezzo incastonata una pietra trasparente. Ella aveva dei grandi occhi verde acqua e un visino pallido. La guardai meglio e mi resi conto che quella bambina ero io.
Girai la foto e vi trovai una scritta:Io sono Cassandra. Sono sola, vi prego abbiate cura di me.
Non era la scrittura di nessuno della mia famiglia e nè di qualcuno che conoscevo.
Dovevo scoprirne di più.
Sentii la il campanello suonare e mia madre che mi diceva di scendere per aprire.
Misi la fotografia nella tasca della gonna.
Mi tolsi il maglione verde che avevo e mi infilai quello rosso scendendo le scale.
Aprii la porta e mio nonno Quil mi spinse per passare.-Finalmente! Stavo facendo la muffa! -
-Scusa nonno. Ero di sopra. -
-Non dovevi essere di sopra, dovevi aiutare tua madre e tuo padre, dopo tutto quello che hanno fatto per te.. -
-Gliel'ho chiesto io Quil. Cassy, per favore puoi andare un attimo in cucina a guardare il tacchino?-Mi chiese gentilmente mamma.
-Certo. - Feci come disse, andai in cucina e la vidi discutere con loro. Il tacchino era sul bancone pronto per essere portato in tavola.
-Bene! Prego sedetevi. Evry, prego. -
-Grazie cara. -
-Cassy, ora puoi portare il tacchino. - Disse mia madre. Presi il vassoio per le maniglie e lo sollevai. Mi feci strada dalla cucina alla sala da pranzo. Arrivata al tavolo, lo poggiai al centro.
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L' Ultima Discendente
Romance*primo libro completato* *secondo libro completato* Cassandra Blake, una serpeverde mezzosangue. Durante il suo quarto anno, si ritroverà a passare del tempo con Draco Malfoy per via di una punizione. Con il tempo scoprirà anche la sua vera famiglia...