CAPITOLO 3

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L'inizio del mio sesto anno fu tensione pura.

Riabbracciando i miei amici Shaila e Louis potei notare un distacco fra loro. Parlarono poco fra loro mentre i miei pensieri occupavano la mente.

Quello che avevo sentito due settimane prima non lo avrei dimenticato. Draco era stato scelto per una missione, ed entrambi sapevamo cosa sarebbe successo se non l'avesse portata a termine.

In più il mio compito non era ancora stato assegnato, e la paura cresceva sempre di più.

All'entrata di Hogwarts il professor Vitious segnava tutti i nominativi su un taqquino, come se non conoscesse già tutti da anni.

Poco più avanti Gazza era addetto al controllo bagagli. Era strano poiché ad Hogwarts non c'era mai stato quel tipo controllo. Apriva le valigie di tutti, nessuno escluso. Passata quella tortura, potemmo entrare nei dormitori e riposarci un po' prima della cena di inizio anno.

Colsi l'occasione per prendere Shaila e parlarle.

<Adesso puoi dirmi che succede?> le chiesi. Lei mi guardò, giù di corda.

<non so di cosa tu stia parlando, e poi potrei farti la stessa domanda> disse, alzando un sopracciglio. Non ero sorpresa che mi avesse rivoltato la domanda.

<sto parlando del perché tu e Louis vi parlate a stento> ignorai la frecciatina rivolta a me. Lei sospirò.

<non è.. insomma..è che lui..> il suo viso cambiava espressione rapidamente <..penso che lui sia geloso> disse infine. Anche in quel caso, non mi sorprese.

<quando ho baciato Blaize alla festa di fine anno, lui se ne era andato via. E poi in treno mi ignorava, così gliel'ho detto..> parlava senza sosta <e abbiamo iniziato a discutere, ma poi con le vacanze estive non ci siamo visti..> disse frenetica.

<..quindi non avete chiarito?> giunsi alla conclusione. Lei annuì.

<e non capisco perché faccia così. Giuro che ci sto provando a comprenderlo ma è così..>

<..complicato> finii per lei. Mi guardò, consapevole di essere capita.

<dovresti parlare con lui. Anche se potreste litigare di nuovo, devi farlo. O non si risolverà mai.> le consigliai. Mi prese le mani fra le sue.

<e tu dovresti parlare con me, Cass. Cos'hai?> chiese. Mandai giù un po' di saliva.

<niente di importante> risposi soltanto.

<c'entra Malfoy in tutto questo "niente", vero?> aveva già una risposta, ma voleva averne conferma da me. Per quanto lui occupasse la maggior parte dei miei pensieri, non era solo colpa sua del mio stato d'animo.

<più o meno. Te ne racconterò quando anch'io ne verrò a capo, non preoccuparti> dissi, smaniosa di chiudere quella conversazione.

Quando scendemmo di sotto per il banchetto notammo alcuni serpeverde davanti al camino della sala comune intenti a parlare, dove notai Karina e i suoi amichetti.

Facendo finta di non averli visti, presi Shaila - intenta a voler salutare Blaize - per un braccio e la trascinai lungo il corridoio. Luis ci avrebbe raggiunte più tardi.

C'erano moltissimi studenti riuniti e i nuovi proprio sotto al cappello parlante. Io e Shay ci sedemmo in fondo, vicino ai nostri compagni. Mangiammo con non poca difficoltà, visto che nessuna delle due aveva una gran fame.

C'erano tutti, eccetto una persona. Mi guardai intorno, prima fra i Tassorosso, i Corvonero e infine i Grifondoro. A quel punto notai Harry Potter varcare la soglia della sala grande con un fazzoletto insanguinato a tamponargli il naso. Mi chiesi come mai gli stesse sanguinando il naso.

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora