CAPITOLO 18

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Piccole gocce incontrollabili mi stavano rigando le guance.

-Cass andiamo via... - mi sussurrò Shaila all'orecchio. Malfoy finalmente si era accorto della mia presenza.

-Si cassy, vieni... - Mi prese un braccio Luis.
Lo seguii.

-Blake! - Sentii chiamarmi, ma ormai ero andata via.
Arrivai fino al mio dormitorio senza far uscire un'altra lacrima, poi mi chiusi in bagno e mi tolsi tutti i vestiti, aprii il rubinetto della vasca, mi feci uno chignon per non nagnare i capelli e mi infilai dentro. Sentii bussare, era Shaila. Presi la bacchetta e feci un incantesimo di musica, così non avrei sentito nemmeno lei. Non volevo parlare con nessuno, non riuscivo nemmeno a piangere. Avevo versato l'ultima lacrima lì, nel giardino dove li avevo trovati. Mi ripromisi di non piangere mai più, per niente e nessuno, e così feci.
_____

Era passata qualche settimana e le avevo fatte passare come un fulmine a ciel sereno. Frequentavo lezioni, corsi avanzati e poi andavo in biblioteca. La vita era tornata a quando ero invisibile.
Luis aveva chiuso con Karina e lo stesso feci io con Malfoy. Quando poteva Shaila mi aiutava con il mistero della profezia.

-Siamo ad un punto cieco Cass. -

-Lo so, ma bisogna provarci. -

-Ho un'idea. -

-E quale sarebbe? -

-Vai da Silente. -
Ci pensai un secondo.

-Potrebbe essere una buona idea, si, ma come potrebbe aiutarmi? -

-Beh, visto che sappiamo che è qui ad Hogwarts la stanza, puoi chiedere dove potrebbe essere collocata. -

-Geniale.. Grazie Shay! Ci vediamo a cena!- Mi alzai di scatto, presi la borsa e scappai nell'ufficio di Silente.
*
Bussai.

-Professore.. Posso entrare? -

-O, Cassandra, cara, prego entra, entra pure! Aspettavo con pazienza che tu tornassi. - Mi fece cenno di sedermi.

-Si, io... Ho avuto molto da fare.. -

-Forse ad evitare una certa persona? -

-Io.. No! Stavo facendo ricerche. -

-Immagino sempre relative al medaglione. -

-Esatto. Vede, ho avuto un'altra visione subito dopo essere uscita da questo studio l'ultima volta. -

-Impressionante. Cosa dice questa visione? -

-È per questo che sono venuta. Dice che devo avere pazienza e testuale: devo andare dove tutto è nascosto, se devo chiedere non lo saprò mai, se lo so, basta solo chiedere. Per lei hanno senso queste parole? -

-Oh, si signorina Blake. Le darò un'unico consiglio: provi ad immaginarsi una porta, che compare o scompare solo a chi ne ha veramente bisogno. Le consiglio di cercare a fondo nella biblioteca, però non si faccia scoprire dal signor Gazza! -

-Avevo letto qualcosa... Per tutti i lumi! Emm... Grazie professore, mi è stato molto d'aiuto.-

-Quando vuole signorina Blake. - E mi fece l'occhiolino.
Uscii in fretta e mi avviai verso la biblioteca, di nuovo.
Prima che potessi svoltare l'angolo mi sentii prendere un polso e strascinata da parte, verso un corridoio vuoto.
Andai a sbattere contro qualcosa di caldo, e sapevo cosa fosse, o chi.
Mi staccai ferocemente e lo guardai negli occhi.
Erano così tristi.

-Blake, sono settimane che mi eviti, non mi parli e non vuoi nemmeno guardarmi in faccia. Io sto male per averti persa, e per non essermi spiegato quel giorno. Dovevo correrti dietro,spiegarti come erano andate le cose e fare questo. -
Mi prese la faccia tra le mani e mi baciò.
Non era come gli altri, era sentito, desiderato, come mai prima.
Lo avvinghiai a me stringendogli le braccia sul collo e lui lasciò una mano dalla nuca per avvolgermi la vita.
Mi spiazzò quando, all'improvviso mi sbatté al muro, mi prese i polsi e li tenne fermi sopra la mia testa.
Prima di rendermene conto mi staccai da lui e con il suo sapore ancora in bocca scappai via.

-Non ci riesco... - Fu l'unica cosa che riuscii a dire prima di andarmene.
*
Arrivai in biblioteca con il fiatone. Pensare a quello che era successo mi faceva sia arrossire che infuriare.
Come si era permesso di darmi un bacio , che con stupidità ho ricambiato, dopo quello che era successo?

-Cass! Sembri passata vicino al platano picchiatore! -Mi rimproverò Shaila.

-È che ...Ho fatto una corsa ...-

-Hai scoperto qualcosa?-

-Si..vieni..- La portai nella sezione di Hogwarts e presi il libro che mi interessava.

-Porte e passaggi segreti di Hogwarts??- Chiese Shaila.

-Guarda qui. La stanza va e vieni, più nota come la stanza delle necessità. Essa appare solo a chi ne ha veramente bisogno.-

-Vorresti dirmi che la prossima visione si potrebbe presentare in una stupida stanza, che si presenta e scompare a suo piacimento??-

-È un pò drastico, ma si.-

-Beh, che aspettiamo? Andiamo!-

-Si, fammi solo vedere un'ultima cosa.-
Trovai quello che mi serviva e rimisi al posto il libro. Presi Shaila sottobraccio e la portai al settimo piano, dove presumibilmente apparirebbe la porta.
Seguii tutte le istruzioni del libro ed arrivai di fronte all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll".

-E adesso?-

-Se non ricordo male bisogna pensare intensamente alla necessità che si ha, quindi chiudi gli occhi e pensa.-
Fece come dissi ed io chiusi gli occhi e pensai a quanto volessi trovare qualcosa lìdntro che mi potesse aiutare.
Riaprii gli occhi e vidi il legno della porta solcare il muro e formare un portale, che si aprii davanti a noi.

-Ce l'abbiamo fatta Shay, abbiamo trovato la stanza delle necessità.-

-Bene, vogliamo entrare?- Mi chiese entusiasta.

-Certo, muoviamoci.-
Varcammo la soglia.
La stanza era tanto ampia e ben illuminata nonostante fosse nascosta dagli sguardi altrui. Scesi i piccoli scalini e studiai la stanza come fosse un puzzle. C'erano specchi ovunque e il paviiento era una griglia.
Non capivo, come poteva aiutarmi?
Girai per diversi minuti a vuoto.

-Ehi Cass, vieni un pò qui.-
Mi avvicinai a lei.

-Tira fuori il medaglione.- Feci come mi disse. Lo presi in mano e lo guardai.

-Perché me lo hai fatto tirare fuori?-

-Per questo.- Mi indicò una parte del muro chs non avevo notato. C'eraun foro, del tutto normale all'inizio, ma poi mi resi conto che era a forma del mio medaglione. Lo feci aderire al foro ed il muro iniziò a spostarsi. Esso rivelò un passaggio.

-Cosa dovremmo fare?- Mi chiese Shaila.

-Attraversarlo, naturalmente.- Risposi con fermezza.

-Ne sei sicura?-

-Non vorrai dirmi che hai paura.-

-Io? Pffff...Dai andiamo, non succederà nulla!...ahhhhhh!! Che spavento! Stupida bestiaccia!- Disse entrando nel passaggio e imbattendosi in un ragno.

-Eheheheh....certo certo, comunque resta dietro di me, non vorrei ci fosse qualche trappola.-

-Certo! Con piacere!-
Si mise in fila dietro di me e tirammo fuori le bacchette. Il corridoio era lungo e tretto, Shaila si dovette abbassare perché il soffitto era troppo basso per lei.
Ogni tanto ci imbattevamo in ragni, topi, lucertole, ogni tipo di insetti.
Dopo quasi un'ora di camminata arrivammo in una stanza cupa e silenziosa. Il pavimento era in legno scuro e le pareti erano tutte nere.
Al centro, vi era un leggio con sopra un enorme libro. Strinsi il medaglione nella mia mano ed esso iniziò a brillare.
Mi avvicinai al libro e lo guardai, era aperto su una pagina bianca.
Confusa iniziai a sfogliarlo.
Le immagini raccontavano una storia, così decisi di vedere la storia più recente.
C'era una donna, che ad ogni immagine cresceva e diventava più forte, poi comparse un uomo di fianco a lei, alto e con i capelli neri.
Sfogliai ancora, vidi il loro matrimonio e la nascita del loro figlio.
L'ultima pagina mi lasciò di sasso.
Era raffigurata la loro morte, tranne quella della figlia, me.





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Ehiiiii
Cosa starà a significare?
Malfoy riuscirà a farsi perdonare?
Tutto nel prossimo capitolo!

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora