CAPITOLO 19

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-Beh, cosa dice? Hai scoperto qualcosa? -

-No...-

-Come no!? Ufff spostati!-
Mi diede un strattone e si mise davanti a me, sfogliando il libro.

-Cos'è? Aspetta, potrebbero essere i tuoi genitori? Per tutti i lumi! No, non è possibile!-

-Adesso lo sai... e allora? Ormai non c'è nulla da fare.-

-Cosa intendi?-

-Non hai letto l'ultima pagina?-

-Si, ma che ne sai? Potrebbero essere vivi invece!-

-Io non credo Shay. Mi dispiace, è tardi ormai, andiamocene.-
La presi per un braccio e la trascinai di nuovo nel corridoio.

-Aspetta! Ti prego almeno prendi il libro. Forse potrai scoprirne di più se lo studierai meglio.- Disse divincolandosi.

-....Ok, va bene.-

Con malavoglia ritornai davanti al leggio, lo chiusi e me lo infilai sottobraccio.
Ci addentrammo di nuovo nel passaggio e dopo un'ora di camminata tornammo nel corridoio del settimo piano.

-E adesso? Cosa faccio? A cosa è servito tutte queste settimane di ricerca? A nulla.- Dissi rassegnata.

-No, non è stato tutto inutile! Faremo delle ricerche su questo libro e sulla tua famiglia, vedremo se magari hai dei familiari ancora in vita, Cass non è finita!- Mi incoraggiò Shaila.

-Vedrai che sarà un punto morto anche quello. Non sperarci troppo, ok?- Dissi incamminandomi verso i sotterranei. Volevo solo buttarmi sul letto e farmi una bella dormita, ma mi sentii afferrare il braccio costringendomi a girarmi.

-Io ci credo, credo che tu possa trovare la tua vera famiglia, credo che potrai essere felice. E credo in te.- Mi disse guardandomi negli occhi, emanava sincerità, di quelle che solo la propria migliore amica poteva irradiare.

-Lo so, Shay. Tu ci sei sempre per me, e ti ringrazio. Ma io ho bisogno di andare a farmi una bella dormita ora.- Le risposi divincolandomi il braccio e allontanandomi verso le scale.
Arrivai alla sala comune e, come se il mondo si fosse messo contro di me, vi erano seduti Karina e Malfoy, e discutevano.
Karina alzò la testa verso di me e mi venne incontro, Malfoy invece, mi guardò assente.

-Bene bene... Cassandra Blake! Stavo aspettando da tanto il momento in qui ti avrei incontrata da sola e indifesa. -

-Non ho nulla da dirti, vipera, ora scansati, voglio passare. -
Con nonchalant si mise ancora più davanti a me così da impedirmi di passare.
Sentii ribollere la mia rabbia come allo spinato della prima prova.

-Karina, spostati, prima che ti faccia finire in infermeria. - Dissi abbassando lo sguardo verso il pavimento, e stringendo le mani in pugni.

-Hahah... Non farmi ridere... Sai, la sera del ballo mi hai trovata impreparata, ma non adesso. -
Non ce la feci più. Alzai lo sguardo verso di lei e aprii i palmi. Una lampo nero pervase la stanza, mandando Karina dall'altra parte della stanza. Solo quando mi accorsi di quello che avevo fatto, la vista si annebbiò e caddi a terra priva di sensi.

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Hai sprigionato l'energia, un dono di famiglia che si tramanda di generazione in generazione, ed ora, sei tu la custode di quel potere. Il potere di..

Mi svegliai di colpo,gli occhi sgranati, il battito accelerato e il sudore dalla fronte.
Sentii una mano calda sulla schiena, e capii subito di chi fosse.

-Blake... - Mi sussurrò. Mi misi seduta e girai la testa verso di lui, terrorizzata dal sogno da cui mi ero svegliata.

-Ehi... Va tutto bene... - Disse massaggiandomi la schiena delicatamente.

-C-cosa è s-successo? - Dissi con un nodo in gola.

-Sinceramente non lo so. Karina ti ha fatto a dir poco infuriare e dai tuoi palmi ho visto fuoriuscire una luce nera come la pece. Non mai visto una cosa così. -

-Io... Dov'è ora Karina? Da quanto tempo sono qui io? E Shaila, Luis? E poi noi due non stiamo più insieme, quindi non dovresti essere qui. - Dissi l'ultima frase con amarezza, e lui lo capí.

-Karina sta abbastanza bene, ma non credo si avvicinerà più a te. Shaila e Luis sono a lezione adesso,e tu sei qui da due giorni.-
Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.

-Due giorni?? Avevo dei compiti da consegnare!-
Malfoy rise rimettendosi a sedere.

-Che c'è?-

-Haha... no è che..cioè, tu ti preoccupi dei compiti?- disse ridendo. Era così bello quando sorrideva, e non lo faceva spesso.
Lo fissai e lui se ne accorse, io girai la testa per l'imbarazzo.

-Comunque tu li avevi già finiti, così Shaila li ha portati per tuo conto.-
Disse imbarazzato anche lui.

-Bene... comunque non hai risposto alla mia ultima domanda.-
Mi guardò sbigottito, non si aspettava che gli avrei chiesto una risposta anche a quello.

-Emm...si lo so che non stiamo più insieme, ma ti ho portata io qui in infermeria, è più che logico che stia qui.-

-Mmm....Comunque ora puoi andare, io sto bene, anzi, spostati.- Dissi togliendomi la coperta dalle gambe e togliendo le gambe da essa.

-Ehi ehi ehi... sei ancora troppo debole!- Disse Malfoy fermandomi con una mano davanti alla faccia.

-Non mi interessa! Sono stata due giorni sdraiata senza muovermi, adesso è ora di alzarsi!-
Risposi spostandogli la mano e poggiando i piedi a terra. Appena provai ad alzarmi in piedi le ginocchia cedettero. Malfoy mi afferrò per la vita e mi avvicinò a sé. Senza avvertirmi gli cinsi il collo con le braccia. I nostri visi erano vicinissimi, sentivo il suo profumo di menta in ogni respiro.

-Te lo avevo detto che eri troppo debole...- Sussurrò contro la mia bocca. Stavo così bene con lui, che ogni momento sembrava durare all'infinito.

-Perché? Perché lo hai fatto?- La domanda lo colse alla sprovvista ma capí la domanda e iniziò a guardarmi più intensamente.

-Io sono stato uno stupido, è vero, ma non ti avrei mai tradito.-

-Allora perché quel giorno vi stavate baciando? E perché l'altra sera eravate seduti insieme nel divano a discutere?-

-Mi ha preso alla sprovvista quel giorno. Volevo scoprire di più sui suoi piani perché girava voce che avesse in mente un grande piano per ferirti, baggianate, così l'avevo invitata a passeggiare e lei mi ha baciato, proprio quando sei arrivata tu, penso che l'abbia fatto apposta, per questo l'altra sera stavamo litigando, perché le avevo detto che non c'era niente tra me e lei, ma sei arrivata, un'altra volta, ed è successo quello che è successo.-
Lo guardai meglio per capire se era la verità, ma lo si vedeva dagli occhi, che quella era solo verità.

-Anche se ti credessi, non puoi riparare, è troppo tardi.- Mi guardò per un secondo, poi mi lasciò andare ed io mi aggrappai malvolentieri al letto.

-Se è così, perché me lo hai chiesto?-

-Perché mi sono tormentata per settimane con questa domanda a cui non riuscivo a darmi una risposta.- Dissi abbassando lo sguardo verso il basso.

-Potevi chiedermelo tu stessa...-

-Ormai non ti rivolgevo più la parola, sarebbe stato sciocco da parte mia.-

-Beh..in effetti..- Disse lui. Ci guardammo negli occhi per alcuni secondi.

-Quindi è...Finita?- Concluse lui, ed io, come una perfetta idiota, annuii.

-Allora..Ci vediamo.- E si girò. Mentre usciva volevo gridare il suo nome, correre verso di lui e baciarlo, ma non lo feci. Rimasi lì, immobile, senza fare nulla, guardando la sua figura alta e snella andare via, immaginandomi una cosa che accadde solo nella mia testa. Rimasi lì, pensando se avevo fatto la cosa giusta, e con rammarico mi rimisi le scarpe e a stento tornai nel mio dormitorio.




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Ehiii
Cassandra avrà fatto la decisione giusta? E cosa più importante, perché ha preso quella decisione?

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora