-Questo non è possibile signorina Blake. -
-Perché? - Assottigliai gli occhi.
-Perché da quel che so gli ultimi due discendenti non avevano figli. -
- Professore, invece hanno avuto una figlia. -
-Può provarlo? - Sgranai gli occhi per la sua strana domanda.
-Certo. - Tirai fuori il libro che cinque minuti prima di entrare in quella stanza avevo chiesto che prendesse Luis. Mi alzai e lo poggiai sopra la scrivania ampia. Lo aprii e l'albero genealogico si elevò sopra di noi. In cima il mio viso era illuminato come una stella di natale.
-È... Strabiliante. -
-Come vede tutti i miei antenati sono...morti. Tranne, a quanto pare, me e i miei genitori. -
-Sono.. Sconcertato.. Non è possibile. Loro sono stati uccisi da Voldemort in persona. -Disse alzandosi dalla sedia.
-Aspetti, Voldemort li ha uccisi? -
-Si.. Non si sa il perché, ma d'altronde, al signore oscuro non importava di avere un motivo valido per uccidere qualcuno. - Si avvicinò.
-Professore non capisco, se sono stati uccisi, come è possibile che siano illuminati, quindi vivi?-
-Questa è un'ottima domanda signorina Blake, ma purtroppo non so la risposta, nessuno è mai sopravvissuto alla morte. -
-Forse l'albero genealogico mente, forse è stato stregato. -
-Non credo,o meglio, che ci sia una possibilità, ma se questo libro appartiene alla sua famiglia da generazioni molto probabilmente non mente. -
Pensai alle sue parole, nessuno fu mai in grado di sopravvivere alla morte, si, tranne uno.-Harry Potter. - Bisbigliai tra me e me.
-Cosa? -
-Harry Potter è l'unico sopravvissuto alla morte! Dovrei parlare con lui. - Dissi a voce alta.
-Sono spiacente, ma il signor Potter si sta preparando per la terza prova, sa, è domani. E comunque non credo che le avrebbe illuminato le idee. -
-Perché lo pensa? -
-Perché Harry Potter è stato salvato dall'amore di sua madre. Lei lo ha protetto, con un incantesimo molto potente, che impediva al signore oscuro di avvicinarsi al neonato. -
-Mi sta dicendo che mia madre potrebbe aver fatto la stessa cosa? -
-Non abbiamo prove. - Affermò ed io sospirai capendo quello che lui stesse dicendo. Ero una ragazzina di quattordici anni, nessuno mi avrebbe mai creduto,o a malapena ascoltato.
-Si.. È che.. Tutta questa situazione.. Mi sta confondendo e basta. -
-So che questa fase della sua vita è complessa, ma cos'è la gioventù senza un po' di drammi!-
-Ha ragione. - Dissi chiudendo il libro e mettendomelo sotto braccio.
-Ah, signorina Blake, non abbiamo affrontato una questione. - Deglutii. Sapevo di cosa stesse parlando ma io avevo paura anche a pensarci.
-Lei è l'ultima discendente della famiglia Soulblack, e questa cosa porta con sé anche la maledizione. Ora mi chiedo, se questa "aura nera" si sia presentata. -
-Io... No. Non si è mai presentata, finora. - Mentii. Se glielo avessi detto mi avrebbe espulsa. La mia aura era oscura, subdola, qualcosa che poteva mettere in pericolo la scuola e i suoi studenti. Così tacqui.
-Uh.. Grazie comunque signorina.. Soulblack. - Sentire quel nome mi fece rabbrividire.
-Grazie a lei professore. -
Uscii dalla stanza e chiusi la porta alle mie spalle. Non mi ero accorta nemmeno che il mio respiro era diventato affannoso. Ansimando scesi le scale e mi avviai nella sala comune, da Luis e Shaila. Non mi accorsi di qualcuno dietro l'angolo e gli andai a sbattere, facendo cadere il libro.
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L' Ultima Discendente
Romance*primo libro completato* *secondo libro completato* Cassandra Blake, una serpeverde mezzosangue. Durante il suo quarto anno, si ritroverà a passare del tempo con Draco Malfoy per via di una punizione. Con il tempo scoprirà anche la sua vera famiglia...