CAPITOLO 4

2.1K 118 11
                                    

Stavo per vomitare.
I pancakes di quella mattina me li sentivo in gola.
Il macchinario mi stava spingendo da una parte all'altra senza che potessi afferrarmi a qualcosa.

-Ti tengo. - Mi rassicurò Shiva afferrandomi per i fianchi.
Annuii e mi ressi chiudendo gli occhi.
Dopo un po' sentii rallentare sotto di me quindi mi decisi ad aprire gli occhi.
C'era un bellissimo ippogrifo bianco incatenato, chissà da quanto tempo.
Scesi e mi sistemai i vesti e i capelli il più veloce che potevo.
Shiva mi fece segno di avvicinarmi e cautamente arrivai di fronte alla creatura.
Avevo già visto come ci si doveva comportare, Hagrid aveva fatto una lezione.
Mi ricordai l'accaduto e di come abbia goduto alla vista di Draco ferito.
Scacciai quel pensiero e gli feci un inchino profondo.
Mi guardò e dopo qualche secondo piegò la testa anch'egli.
Sorrisi e piano piano mi avvicinai per accarezzarlo.
All'inizio era titubante ma poi si avvicinò e si lasciò coccolare.

-Come hai imparato? - Chiese Shiva.

-Cura delle creature magiche. - Dissi sorridendo.

-Beh, sei stata molto brava e.. Sembrava che lo conoscessi già. -

-È un lui? - Chiesi accarezzando il becco.

-Si. Si chiama Tremotino. - Mi rispose lei.

-Perché è qui? -

-Per proteggere la camera blindata. Si fionda su chiunque non conosca. In quanto a te, ti riconosce perché sei della famiglia. - Mi disse sorridendo.
A quelle parole mi guardai attorno e notai un corridoio proprio dietro il palo della catena.
Mi incamminai lungo di esso ed arrivai ad una porta.

-Toccala con la bacchetta. -
Mi ordinò il folletto.
La presi e toccai la porta con la punta della bacchetta.
Sentii un suono meccanico provenire dalla porta e mi scostai da lì.
Ingranaggi e serrature fecero in modo che ella si aprisse, e giurai, di non aver mai visto delle cose meno luccicanti di quelle.
Shiva entrò con nonchalant e prese un bel mucchio di galeoni.
Io entrai nella stanza, piena di coppe, medaglioni, anelli e collane d'oro insieme ai galeoni.
Shiva riempì una borsa di galeoni che non avevo notato e si alzò.
Andò verso una scatola, la aprí, prese un cofanetto grande quanto grande come un libro di cura delle creature magiche, e lo mise in borsa venendo da me.
Appena uscimmo la porta si chiuse da sola.

~~~~~
Il viaggio di ritorno era stato non molto diverso dell'andata ma riuscii a non chiudere gli occhi.
Insomma, Hogwarts era grande, ma la grotta..

-A che pensi? - Mi chiede Shiva.
Escii dal tranche in cui ero.

-A nulla. - Le risposi provando a convincerla.

-Bene, perché adesso è ora che io mi compri una nuova bacchetta. Mi aspetti qui fuori? - Chiese ormai davanti all'entrata del venditore di bacchette.

-Credo che andrò a vedere la nuova nimbus. -

-Uh.. Ok tesoro. A dopo. - Mi disse scomparendo dietro la porta.
Tranquillamente arrivai al negozio di scope e mi infilai lì.
A settembre sarebbe ricominciato tutto, e volevo essere pronta.
Gli anni passati avevo fatto le selezioni tutti i tre anni ma solo un anno riuscii ad entrare, il primo.
Poi l'anno prima c'era stato il tornao tremaghi, quindi avevano annullato il torneo.
Ma quell'anno mi ero messa in testa di riuscire ad entrare.
Mentre guardavo dei guanti sentii una voce familiare.

-Blake.. - Mi girai e mi imbattei in due occhi color ghiaccio inconfondibili.

-Draco.. - Dissi fiondandomi tra le sue braccia, cingendogli il collo con le braccia.
Lui ricambiò freddamente e mi staccai.

-Ti ho scritto un sacco di lettere, ma tu non hai mai risposto. - Lo rimproverai.

-Lo so, ero.. Impegnato. - La sua voce.. Era cambiata, era cupa.

-Per ben due mesi? Notte e giorno? - Aggrontai le sopracciglia.

-Senti, io volevo risponderti, veramente, ma mio p..-
Venne interrotto da una voce roca ma tagliente.

-Draco. Non mi presenti la tua.. Amica? - Chiese l'uomo dietro di lui.
Lo riconobbi subito.

-Signor Malfoy, sono sicura che si sia già informato di chi sia. -

-È lei la ragazza? Non potevi cadere più in basso Draco.. - Disse il padre con disprezzo verso il figlio.

-Padre.. -

-Signor Malfoy, invece di prendersela con suo figlio delle scelte che fa, perché non se la prende con se stesso, e di quello che impone a Draco, che vuole solo fare delle scelte con la propria testa? - Dissi ormai alterata.

-Come ti permetti ragazzina! Tu non hai capito bene chi sono io!- Disse a dieci centrimeti dalla mia faccia.

-È lei che non ha capito chi sono io. - Dissi sorridendo beffarda.

-Non ti conviene padre, non è chi tu pensi che sia. - Intervenne Draco.

-Allora ci presentiamo per bene, che ne dite? - Fece il suo ingresso Shiva.
Il signor Malfoy si voltò verso di lei sconvolto.

-Io sono Shiva Soulblack, moglie di Elijah Soulblack ed ex membro della confederazione internazionale dei maghi. E lei è mia figlia, Cassandra Soulblack. - Annunciò fiera venendo dietro di me.
Appoggiò le mani sulle mie spalle e credetti di averla sentita sorridere.

-Non è possibile.. Tu eri morta! Insieme a tuo marito! -

-Invece no, Lucius. Quindi, dal momento che rientrerò in società, ti consiglio vivamente di trattare come si deve mia figlia. - Mi prese sorridendo a testa alta e uscimmo.
L'ultima cosa che vidi furono dei grandi occhi colol ghiaccio incollati sui miei.

-Quel goblin impertinente.. Così impara a trattarci così. - Borbottò fra sé Shiva.

-Eri un membro della confederazione internazionale dei maghi? - Chiesi ad un tratto.

-Si. Devi sapere che tuo padre ed io eravamo molto benvisti dai maghi. Lottavamo per le giuste cause e non abbiamo mai smesso di farlo, nemmeno quando il signore oscuro ci torturava per unirci a lui.-
Mi spiegò.

-Durante la prigionia, tuo padre pensò molte volte di unirsi a lui, ma non lo fece mai, perché pensava a te, e a come avresti voluto fosse la tua famiglia. -
La guardai con gratitudine.

-Bene, tesoro dovremmo usare una passaporta. Precisamente, questa. -
Disse tirando fuori un cappello dalla borsa.

-Afferra il cappello e chiudi gli occhi. - Mi  ordinò.
Feci come disse e aspettai.
Da un momento di assoluta tranquillità si trasformò in un incubo.
Mi sentii afferrare l'ombelico e scaraventare in aria scuotendomi.
Sentii volteggiarmi con violenza per poi sentire il suolo sotto la mia schiena.
Ero al tappeto.
Shiva, d'altro canto, svolazzò come una fate per poi poggiare delicatamente i piedi a terra.

-Fantastico.. - Borbottai.

-Non c'era altro modo? - Chiesi alzandomi e iniziando a stiracchiare la schiena.

-No. E poi è stato divertente. -

-Per te si, per me... No. - Borbottai di nuovo.
Guardai di fronte a noi.
Era una valle con solo un grosso albero al centro.

-La casa è l'albero? - Chiesi.
Shiva si girò.

-Stai guardando dalla parte sbagliata. - Mi sussurrò facendomi girare.
Era la parte opposta della valle.
Iniziava con un giardino pieno di cespugli con un cancello in ferro nero, per poi lasciare spazio ad un enorme villa in marmo nero, con colonne doriche ai lati del grande portone d'ingresso.

-Chiudi la bocca.. Ti sta uscendo la bava tesoro. - Disse divertita Shiva.
Mi pulii velocemente, essendo imbarazzata.

-Wow. Sapevo cosa significasse una villa, ma non così! È grandissima! -

-E non hai visto il dentro. Ci sono così tante stanze che potresti perderti per giorni interi. -
Deglutii.

-Andiamo. - Dissi decisa.






*******
Ehiiii
Ecco qui!
Sta andando un po' a rilento questa parte della storia poiché vorrei fare chiarezza su alcuni argomenti, essendo che non ho dato una risposta specifica.
Spero vi piaccia.😘
Curiosità: Frequento il secondo anno del liceo musicale.
(per quelli che pensano che il musicale sia facile: NON È ASSOLUTAMENTE VERO)

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora