CAPITOLO 23

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Non essere abbastanza per qualcuno.
Sensazione terribile, ma molto reale. Quella paura incontrollata e quel terrore negli occhi non se ne potevano andare facilmente.

Sentire lo stomaco contorcersi, aggrovigliarsi, quando non si sente neanche una parola gentile o uno sguardo amichevole.

E la cosa peggiore, era che pensavo fosse colpa mia.

Nonostante quella paura, e quella specifica persona, c'era sempre qualcuno che mi aiutava. Erano la mia ancora, l'unica cosa a cui mi aggrappavo quando stavo per toccare il fondo.

<santo folletto! L'ho trovata Luis!> sentii Shaila da lontano. Percepii il rumore dei suoi passi verso di me, ma non mossi di un millimetro.

<Cass! Forza alzati, dobbiamo andare! Gli altri sono già lì!> mi richiamò, scuotendomi per le spalle.

<ma che ha?> chiese Luis alle sue spalle.

<beh si glielo chiederai, appena saremo riusciti a portarla in sala grande per il test!> esclamò Shaila.

Test?
Una lampadina si accese nella mia testa.

<siamo in ritardo..sia-cazzo siamo in ritardo!> esclamai. Scattò qualcosa nel mio corpo che mi fece alzare e iniziare a camminare.

<oh si, Cass è tornata!> esultò Shay.

Pensai di aver perso un polmone quando arrivai nella sala grande dove tutti avevano già preso posto.

<voi tre avrete dieci minuti in meno per essere arrivati in ritardo> sentenziò con voce stridula la Umbrige, in piedi e a mani incrociate.

Dietro di lei ondeggiava un grande pendolo antico, mentre alla sua sinistra una lavagna con su scritto "esami in corso".

Ci sedemmo tutti e tre in fondo, e intingemmo la piuma nell'inchiostro. Guardai il mio foglio ancora in bianco, cercando di concentrarmi. Le cose le sapevo, perciò non mi creai problemi con le risposte nè tantomeno ebbi problemi con il tempo.

Stavo per completare l'ultima risposta quando da infondo alla sala provenirono degli strani rumori, che fecero allarmare tutti.

<ma che succede?> si lamentò Shaila davanti a me.

Dei rimbombi sulla grande porta fece allarmare tutti, compresa la professoressa Umbridge. Ella, che aveva un ghigno sul viso, smise di sorridere compiaciuta. scese i tre scalini adiacenti ai banchi e percorse tutta l'intera sala fino ad arrivare all'origine del trambusto. aprì le grandi porte, avanzò di qualche passo, e si guardò intorno. poi, dopo essere stata sicura che non vi fosse nessuno, avanzò ancora di qualche passo dove osservò le scale.

<questa è bella, ed io che ero terrorizzata per questo esame!> esclamò Shaila. tutti gli studenti iniziarono ad alzarsi e a sorridere.

i Weasley fecero la loro entrata sulle scope, volando sopra le nostre teste e salutando tutti con un cenno del capo. i due gemelli, grazie alla loro fama da combina guai, erano molto apprezzati e conosciuti.
agitarono leggermente le bacchette, facendo volare tutti i fogli che erano posti sopra ai banchi in legno.

un'esultanza ruppe il silenzio che si era creato.

<forza Fred! mettiamo un po' a soqquadro questa sala buia e tetra!> urlò George a suo fratello. si lanciarono uno sguardo d'intesa, Fred tirò fuori dalla tasca delle piccole palline che assomigliavano a delle caramelle e le lanciò sopra di noi.
mille scintille colorarono la sala nel momento in cui esse toccarono a terra. colori arcobaleno macchiarono di felicità gli studenti.

all'improvviso il confetto rosa si girò verso di noi e, con un'espressione comica sul viso, iniziò a correre verso la grande porta. dietro di lei, enorme e maestoso, un drago intento ad acciuffarla. terrorizzata dalla creatura, ella cominciò ad urlare di smetterla e correre sui tacchi color rosa confetto.

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora