CAPITOLO 14

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-Mi potete spiegare per favore tutto quanto? Senza bugie, vi prego.. - Dissi con le lacrime agli occhi.

-Certo tesoro, vieni, siediti. - Disse mia madre asciugandosi le sue.
Mi sedetti fra di loro, ansiosa di sapere.

-Vedi, tredici anni fa io e tuo padre non riuscivamo ad avere figli. Così decidemmo di adottarne uno: un bambino che si potesse sentire amato e coccolato. Ma, la notte prima del giorno in cui dovevamo andare in un orfanotrofio per adottare il bambino, ci suonarono alla porta, che ovviamente ci svegliò e tuo padre ed io corremmo di sotto ad aprire. Con nostra sorpresa una piccola cesta era posata a terra, con dentro una neonata, tu. Così decidemmo di prenderti con noi, crescendoti come una figlia naturale. -

-E così avete fatto, ma.. i nonni non approvavano questa cosa vero? -

-No, i nonni non volevano dal principio. Erano del parere del "stesso sangue" così anche solo il fatto di adottare li mandava in bestia. - Si intromise mio padre.

-Avete magari visto qualcuno, una figura, un'ombra, qualcosa? - Chiesi.

-No, io no.. Ma forse tuo padre.. -

-Ho visto qualcuno che scappava, era un uomo, alto con capelli neri, ma il volto non l'ho visto perché era coperto, sai, io l'ho visto da dietro. -

-Va bene così non ti preoccupare. Io comunque vorrei chiedervi anche di.... Questo. - Dissi tirando fuori il medaglione.
Loro fecero un passo indietro solo a vederlo.

-Che succede? Perché fate così? -

-Quel.. Medaglione.. È un po'.. Strano, per questo te l'ho voluto dare. -

-Cosa significa? -

-Non sappiamo perché, ma quando lo abbiamo toccato, sia io che tua madre, ci ha fatto sentire strani, incupiti, non controllavamo noi stessi, eravamo cattivi l'uno con l'altro. Non so cosa significhi. -

-Oh, capisco. Solo che.. Io non ho avuto quella sensazione.. Ho avuto una specie di visione invece. -

-Una visione? -

-Si. Una donna, capelli neri e una toga a strisce bianche e blu. Mi stava parlando. -

-Non ti ricordi cosa diceva? - Chiese mia madre.
Scossi il capo.
Era ovviamente una bugia, ma non volevo dare un'altro peso ai miei genitori, avevano fatto così tanto per me.

-Ok, emm... Io credo che andrò di sopra a... Metabolizzare la cosa. -
E corsi in camera,la chiusi di nuovo, e mandai una lettera a Shaila su quello che mi era stato rivelato poco prima.
Poi cercai di non pensarci, e di passare un buon natale con i miei.
Ogni tanto toccavo il medaglione, ed esso dava la stessa visione ogni volta.
Quella donna... Potrebbe essere mia madre?
______

Scesi dal treno e liberai Whisky. Tanto sarebbe tornata al tramonto.
Mi avviai verso il castello pensando all'ultima sera passata lì.
Il ballo..
La sera del ballo fu magica,pizzo,seta,toulle erano compressi in una sola sala, quella dove ci stavo passando davanti.
Scesi nei sotterranei e girai l'angolo per la mia sala comune,dove vi entrai di soppiatto e sgattaiolai nel dormitorio.
Disfai le valigie e mi sdraiai sul letto a pancia in su. Mi resi conto che stavo scappando,non da qualcuno in particolare ma da qualcosa.
Dal confronto. Avevo paura, di non essere compresa o capita. Shaila era molto importante per me, le avevo detto tutto ma pensavo si sarebbe distaccata, invece non lo ha fatto.

-Ehi! Sei tornata! Non sai come Malfoy mi abbia riempito le narici al solo parlare di te! Blah, Cass su forza alzati! - Shaila fece irruzione in camera.

-Oh, Shay, si.. Vieni qui! - Mi alzai e la abbracciai.

-Capisco che sei traumatizzata, ma potresti non soffocarmi? -

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora