CAPITOLO 5

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Forse avevo sopravvalutato la bellezza del giardino e della villa.
Da vicino, non era affatto curata.
Le foglie sparse ovunque, il cancello arrugginito e i cespugli cresciuti troppo.
Per quanto riguardava la villa, il nero era diventato un grigio opaco e le colonne erano distrutte, e giacevano a terra.

-Non me ricordavo così, ma la risistemeremo.- Mi rassicurò Shiva.

-Avremmo qualcosa da fare. - Feci spallucce.
Mancava un mese all'inizio della scuola e almeno avrei trovato un passatempo.

-Entriamo. - Disse lei aprendo la porta scricchiolante.
Notai subito la grande entrata, ampia e con tante finestre.
Ai lati le due rampe di scale che si incontravano al piano di sopra.

-Teddy! Ci sei? - Urlò Shiva ad un punto indefinito della casa.

-Chi è Teddy? - Chiesi.

-Il nostro elfo domestico. - Mi rispose.
Avevamo un elfo domestico, fantastico.
Sfrutteremo un povero elfo.

-Padrona.. - Disse una vocina.
Mi girai verso di essa e lo guardai bene.
Era alto non più di quaranta centimetri, aveva delle orecchie grandi a punta e un naso lungo e fino.
Aveva degli occhi grandi color polvere e indossava una toga vecchia e logora.

-Teddy! - Esclamò correndo ad abbracciarlo.

-Teddy è felice di avere di nuovo la sua padrona a casa. - Disse ricambiando l'abbraccio.

-Teddy, lei è.. -

-Padroncina.. - La anticipò lui guardandomi.

-Salve Teddy, sono molto felice di conoscerti. - Dissi tendendogli la mano, che lui accettò sorridente.

-Teddy, la casa è... Sottosopra.-Disse Shiva a Teddy.

-Padrona.. Io mi sono nascosto.. Il signore oscuro.. Ha fatto ritorno.. - Disse spaventato lui.

-Lo sappiamo... Teddy bisogna essere pronti, potrebbero venire.. Di nuovo. - Disse lei.

-Certo padrona. Volete mangiare? -

-Si. Ho fame. - Risposi io toccandomi la pancia.

-Certo. Mi segua signorina. - Mi tese la mano.
Io la accettai e mi portò fino alle cucine.
Era grande e aveva tantissimi pensili.
Aveva una grande isola in marmo ed un tavolo con quattro sedie.

-Cosa vuole di preciso? - Chiese lui gentilmente andando ai fornelli con una sedia.

-Puoi fare dei muffin? - Annuì.
Sorrisi felice e mi sedetti su uno sgabello dell'isola.

-Sei davvero l'elfo domestico della mia famiglia? - Chiesi curiosa.

-Si, ma loro mi hanno liberato ben diciassette anni fa. -

-E come mai sei rimasto? -

-Perché era la mia famiglia e mi trattavano bene, quasi come un loro pari. -

-Non hai genitori? O fratelli? -
Scosse la testa.

-Sono morti, padroncina. -

-Ti prego, chiamami Cass. - Gli dissi supplicante.

-Va bene.. Padrona Cass. - Lo guardai torva poi mi misi a ridere.

-Ufff... Che sudata. Non facevo incantesimi da anni ormai.- Fece il suo ingresso Shiva.

-Incantesimi? -

-Si. Ho sistemato il giardino e la maggior parte delle stanze. Il tutto in pochi secondi. - Disse fiera di sé.

-Approposito.. Questa cucina è un po' sporca. -
Tirò fuori la bacchetta e fece un movimento del braccio fluido facendo muovere oggetti intorno alla cucina.
I pavimenti iniziarono a risplendere e il marmo lucidato.
Le posate venivano pulite e messe a posto mentre il lampadario in diamanti riprendeva posizione.
Il risultato fu fantastico.
Notai che i mobili erano di un colore simile ai rami di acero e il marmo era diventato bianco confetto.

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora