CAPITOLO 11

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-Non pensavo ci fossero altre comunità di maghi in giro per il mondo. È affascinante.. - Disse Lena.

-Ne sarai affascinata ancora di più a tavola cara! Forza andiamo a tavola! - Disse Shiva incitandoci a seguirla verso la sala da pranzo.

-perdonate l'arredamento. È vecchio di cinquecento anni. Sarà ora di rifarli da capo. -

-Non sapevo fossero così vecchi.. - Dissi toccando il tavolo in legno.
Ci sedemmo tutti a tavola e aspettammo che Taddy ci portasse da mangiare.

-Teddy, cosa ne dici di sederti qui a tavola con noi? - chiesi. Shiva mi guardò con disappunto ed io alzai le spalle.

-Mi piacerebbe padrona ma non posso accettare. - Rispose lui calmo.

-Va bene. - Non insistetti.

~~~~~~~~~~~~~~~~~

Dopo aver finito di mangiare si sedettero in salotto ed io andai al pianoforte, facendogli ascoltare alcuni brani. Passammo così i tre giorni successivi a fino a quando se ne dovettero tornare a casa per lavoro. Detti loro i miei regali e tutti ne restarono contenti. Anche Teddy, che, sebbene fosse stato liberato dalla mia famiglia non aveva ancora qualcosa di suo, fu riconoscente quando vide il mio regalo: una toga in lino presa apposta per la sua misura.

-Ci verrete a trovare ancora, non è così? - chiesi innocentemente.

-Certo che lo faremo Cassy. Fino ad allora.. - non finí la frase perché mi abbracciò.

-ti vogliamo bene.. - mi sussurrò all'orecchio. Mi strinsi a lei per un rapido abbraccio e poi le nostre strade si separarono. Shiva li stava accompagnando così mi venne in mente di scrivere a Shaila.
Presi carta e piuma e iniziai a scrivere.

Cara Shay,

Come proseguono le vacanze natalizie? Da me tutto apposto, i miei sono venuti a villa Soulblack per una breve vacanza e ne sono rimasti entusiasti. Solo.. Ho una brutta sensazione sai? Come quella del torneo. Solo che cresce, cresce, cresce.. Non so più che fare. Pensavo fosse dovuto al fatto che penso sempre a Draco, ma ora so che non è così. C'è una piccola parte di me che mi dice di non credere a Shiva, come se lei fosse il nemico.

Aspetto tue notizie
Cass

Chiusi la lettera e la diedi a Whisky.

-Vai! - Dissi. La vidi volare via. Magari quello che pensavo era sbagliato, forse era solo una mia fantasia, ma quel dubbio persisteva.
Aspettai qualche ora poi Shiva tornò. Era abbastanza strana, o forse ero io quella che era strana, non parlò per tutta la cena e il suo volto era scuro. Cercai di instaurare un dialogo ma non c'era nulla da fare. Mi rassegnai all'idea e me ne tornai in camera.

-

La partenza per Hogwarts dopo le vacanze un anno prima sarebbe stato tragico per me ma in quel momento mi sentivo sollevata, più libera.
E sapevo che forse poteva essere segno di presagio a mio parere non buono.
Certo, sarei tornata ad Hogwarts, sotto la direzione della perfida insegnante confetto, ma almeno avrei potuto vivere la mia vita.
Speravo che almeno in qualche cabina, per sbaglio, avrei potuto vedere Draco, ma ahimè, scoprii dopo che lui era dall'altra parte del treno.

-Cass sembri in un'altro mondo, cosa succede? - Mi chiese Shaila mentre ci dirigevamo alla sala comune.

-Scusatemi, ma non riesco a non pensare a.. -

-...A me? - Rispose una voce a me conosciuta.
Era Draco. Ed era accompagnato dai suoi scagnozzi.

-Non credo proprio, Malfoy. - Risposi incalzando sul Malfoy. Per un momento rimase impietrito, poi si mosse.

-Ne siamo sicuri? - Disse facendo il suo sguardo. e ripeto il SUO sguardo. Non potei restare indifferente e mi bloccai.

-Cassandra ne è molto sicura, ora se non vi dispiace vorremmo andare a dormire prima che qualcun'altro spari cazzate.. - Disse Shaila per poi spingermi fino in camera.

-Ma che ti è preso là fuori Cass?! E poi non avevi detto di averlo dimenticato? -

-Lo so Shay ma...ha fatto il suo sguardo e.. Il mio cervello è andato in tilt.. - Risposi frustrata.

-L'ho notato..amica mia sei cotta.. - Disse abbracciandomi. Era vero, ed era inutile nasconderlo. Sinceramente una parte di me gli avrebbe voluto far sputare lumache a vita, come punizione per avermi trattato in quel modo.

-

Il giorno seguente riiniziavano le lezioni ed io ero stranamente di buonumore. Scesi per la colazione molto prima di Shaila e poi andai nel mio posto preferito. Sebbene facesse freddo, io mi adagiai sul muretto e presi il medaglione della mia famiglia in mano.
Ero in uno stato di tranche quando una mano mi fece saltare dalla paura.

-Cristo, Shay mi hai fatto prendere un colpo! - Esclamai.

-Opss..comunque è ora, dobbiamo andare a lezione o Piton ci metterà in punizione. - Mi avvertì. Io annuii e in silenzio ci dirigemmo nell'aula di pozioni.

-Sedetevi, tutti quanti.. - Disse il professor Piton poco dopo che io e Shaila ci sedemmo.

-Ora, oggi preparerete il distillato di confusione. È molto importante che misuriate bene i vostri ingredienti o il distillato ecco potrebbe.. Esplodere. Quello che c'è da sapere lo trovate nel vostro libro, buon lavoro.-  Disse poco prima di sparire dietro la sua enorme scrivania.

-Oggi il professor Piton è più nervoso del solito. Chissà cosa lo attanaglia. - Constatò Luis.

-Già. - Risposi.
Ci mettemmo subito al lavoro: Shaila tagliava gli ingredienti ed io controllavo che il calderone non saltasse in aria.

-Merda. - Imprecò Shaila.

-Uh, che succede? - Chiesi indaffarata a guardare il liquido blu cobalto che si era formato.

-Ho dimenticato la starnutaria, me la potresti andare a prendere? Tengo d'occhio il il calderone. - Di chiese.

-Certo, arrivo subito. - Risposi. Visto che l'anno prima avevo scontato una punizione che consisteva nell'etichettare ogni ingrediente che era nell'armadio delle scorte di Piton, pensai che non sarebbe restato difficile trovare quello che stavo cercando.
Mi fermai e alzai la testa. Era sull'ultimo scaffale in alto.
Provai ad ad arrampicarmi, alzandomi in punta di piedi ma non ci arrivavo ancora.
Feci per provarci ancora quando la mia attenzione venne attirata da qualcuno che se ne stava appoggiato contro il muro, a braccia conserte, mentre ridacchiava.

-Serve aiuto? - Chiese beffardo con la sua voce profonda. Si staccò dal muro freddo e si avvicinò a me.
Stava a dieci centrimentri di distanza e il mio respiro si fece irregolare.
Ci guardavamo negli occhi quando alzò la testa e si protese per prendere qualsiasi cosa stessi cercando prima del suo arrivo.
Dopodiché si avvicinò ancora a me e andsi in iperventilazione, con i suoi ben cinque centimentri di distanza fra le sue labbra e le mie.

-Comunque potevi utilizzare accio. Funziona sai.. - Disse porgendomi il barattolino e allontanandosi, non dandomi la brezza di sentire il suo profumo di muschio. Afferrai il barattolino, sfiorando le mie dita con le sue.

-Preferisco un contatto diretto, non sono una che manda gufi. - Dissi facendo allusione alla sua lettera ricevuta poche settimane prima dell'inizio delle lezioni.

-Cass devi sapere che... -

-Cass, perché ci metti così tan... Oh ciao Malfoy. Ti aspetto di là Cass, fai presto. - Disse rivolgendomi uno sguardo che solo io capii. Lo guardai per un attimo perdendomi in quegli occhi color ghiaccio.
Sapevo che quello che dissi poco dopo me lo sarei rimangiato appena fuori da quella porta ma fu una cosa che forse non sarei mai riuscita a dire in quel dopo.

-Non voglio più sapere nulla da te. Ne ho abbastanza dei tira e molla.. Mi hai fatto soffrire troppo, non riesco più a guardati in faccia. Quindi da ora in poi o sei con me o sei contro di me. - Dissi prima di uscire e raggiungere Shaila, quasi completamente in lacrime.

-Diamine, Cass, amica mia cosa ti ha detto? -

-Niente, non ha detto niente... - Risposi fra le lacrime.

L' Ultima DiscendenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora