-Ho parlato solo io, voglio dire, non ha avuto la possibilità di controbattere, se voleva controbattere. - Spiegai. Quando tornai da Shaila Piton mi vide e mi disse di amdare in infermeria insieme a Shaila, cosa che ovviamente non facemmo. Ci eravamo rifugiate in un bagno dove non va mai nessuno, il bagno di Mirtilla Malcontenta. Sebbene fosse l'ora di andare alla lezione successiva, continuammo a parlare fino a quando Mirtilla non ci venne a fare compagnia, dopodiché ci defilammo.
-Dove siete state? - chiese Luis.
-Abbiamo parlato un po' di Mal.. - Tossí per non farsi capire dagli altri.
-Oh, perché, che è successo? -
-Gliene ho cantate quattro. - Finii il discorso.
Luis guardò Shaila ed io presi a camminare.-Ehi dove vai? - Chiese Shaila.
-Da Silente. - Dissi cambiando direzione improvvisamente. Non sentii loro chiamarmi per cui non mi voltai a vedere se mi stessero seguendo.
Sapevano che avevo bisogno di andare da Silente da sola.-Professore, disturbo? - Chiesi un po' in imbarazzo. Certo, era sciocco andare dal preside senza un motivo valido.
-Signorina Soulblack, sono contento di rivederla! Prego prego! - Mi incitò ad entrare.
Chiusi la poeta alle mie spalle e mi andai a sedere di fronte alla sua immensa scrivania.-Voleva parlarmi di qualcosa? Forse dell'arrivo innaspettato di sua madre, sicuramente. - Iniziò.
-Beh, si c'entra con mia madre in effetti... -
-Di cosa si tratta? - Chiese.
-Non sono sicura che sia lei. Voglio dire, esternamente è lei ma si comporta in modo strano. È più...risoluta di quanto mi aspettassi. - Silente mi guardò attentamente.
-Signorina Soulblack, se dovessi avere dei dubbi su tutte le persone risolute che ho incontrato nella mia lunga vita, non saprei quanto masochista sarei ora! -
-Non è solo questo.. Sento una strana sensazione quando sono vicino a lei, come quella del torneo. Ed è continua, sento questa energia che mi pervade e il terrore scorrere le vene. - Mi vennero i brividi al solo pensiero. Lui mi osservò con maggiore interesse, sapevo che stava cercando un motivo della mia sensazione.
-Signorina Soulblack, mi sta dicendo che sua madre non è sua madre? - Chiese.
-Non lo so. Non saprei come avrebbe potuto ecco. - Risposi pensandoci un po'.
-oh ci sono molti modi in cui potrebbe fingersi un'altra persona. Basterebbe solo scegliere che modo usare. - Disse alzandosi.
-Credo che, per ora dovrebbe lasciar stare signorina Soulblack. Lo dico per il suo bene.. - annuii.
Stavo per uscire dal suo ufficio quando mi girai e dissi:-per informazione, non credo che dovremmo sottovalutare la situazione come l'anno scorso. - e mi chiusi la porta alle spalle.
Se anche per Silente c'erano dubbi, beh allora dovevo mettermi in moto. Mi incamminai verso il settimo piano. Quel giorno ci sarebbe stato l'incontro con l'ordine ed io dovevo svuotare la mente per un po'.-Ehi ciao Harry. Tutto ok? - chiesi appena arrivai.
-Ciao Cassandra. Si tutto.. Ok, tu? Ti ho visto un po' persa in questo periodo. -
-Si certo è tutto perfetto, non preoccuparti. - dissi facendogli un finto sorriso. Lui annuì e mi lasciò continuare gli incantesimi.
-Bene, oggi ci alleneremo molto sugli schiantesimi, quindi mettetevi pure a coppia. - Disse ad alta voce Harry. All'istante quasi tutti trovarono un compagno. Proprio quando rinunciai sentii una voce.
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L' Ultima Discendente
Romance*primo libro completato* *secondo libro completato* Cassandra Blake, una serpeverde mezzosangue. Durante il suo quarto anno, si ritroverà a passare del tempo con Draco Malfoy per via di una punizione. Con il tempo scoprirà anche la sua vera famiglia...