Capitolo 4

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La settimana passa velocemente, ho un po' chiacchierato con gli altri ma solo di cose stupide. Ho passato la maggior parte del tempo in camera mia a leggere, anche perchè non saprei cos'altro fare.

Inutile dire che i miei incubi non mi abbandonano mai e non ci farò mai l'abitudine. Anche se sogno sempre la stessa cosa è come se fosse tutto vero, le emozioni, la paura.

Oggi, sabato, ci sarà la tanto attesa festa. Penso che non parteciperò, anche se si farà nella casa in cui vivo. resterò a leggere qualcosa o magari a guardare qualche serie, è da un po' che non le guardo.

Sospiro prima di alzarmi dal letto e andarmi a vestire. Oggi fa caldo come negli altri giorni se non peggio, cosa c'è da aspettarsi in pieno agosto.

Apro l'armadio e inizio a cercare qualche vestito decente. Mi scontro con un vestitino, quello che mia madre mi regalò l'anno scorso. Lo prendo in mano, è un vestito che va sul dorato, è molto corto e ha un'ampia scollatura. Era il vestito che mia madre aveva usato al primo appuntamento con mio padre. Lo abbraccio e annuso il suo profumo ancora impresso su quel vestito. Alcune lacrime rigano il mio viso.

Vengo interrotta dal bussare alla porta.

"Ragazzina sei pronta?"

Liam entra in camera mia senza il mio permesso.

Asciugo velocemente le lacrime e gli lancio un'occhiataccia cercando di non far vedere le mie condizioni.

"Non mi sembra di averti detto di entrare"

"Cos'hai?"

"Niente, ora esci. Potevo essere nuda!"

"Bè sarei stato fortunato"

Gli lancio un cuscino e lui esce dalla stanza.

Metto il vestito al suo posto e prendo una salopette e metto sopra una maglietta bianca.

Esco da camera mia e andando di sotto vedo tutti i camerieri indaffarati nei preparativi della festa. Vado in sala da pranzo dove trovo tutti i Williams.

"Ciao Joy"

Saluto Ben con un sorriso. Non riesco a trattenermi con lui, è il bambino più carino del mondo. So che sta crescendo ma adoro parlare con lui come una sorella maggiore. è con lui che ho legato di più in questi giorni. Con gli altri mi sono limitata a discorsi a tavola e qualche sorriso, meglio così.

Mi siedo a tavola e prendo una brioche. In questi giorni sono riuscita a mangiare qualcosa ma faccio ancora fatica a tenere tutto dentro per questo molte volte ho finito per vomitare tutto.

Mangio metà brioche e poi mi metto ad ascoltare il discorso tra i fratelli.

"Mamma papà e Ben non ci saranno, possiamo fare nottata"

"Simon, papà ha detto che vuole ritrovare tutto come prima. Non come l'altra volta"

A James vengono i brividi ripensando a quello che era successo precedentemente.

"è stato un incidente"

"Di che cosa state parlando?"
"All'ultima festa, questo essere si è ubriacato così tanto che ha provato ad appendersi al lampadario. Il lampadario è caduto e alcuni si sono feriti, lui compreso"

"Ho detto che non l'ho fatto apposta"

Guardo scioccata Simon. So che lui è il più scatenato ma arrivare a certe cose è troppo anche per lui.

"Tu parteciperai?"

Sposto lo sguardo su quello di occhi verdi.

"No, resterò in camera mia"

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora