Capitolo 24

1.2K 24 0
                                    

Apro lentamente gli occhi e un mal di testa improvviso mi colpisce. Inizio a mettere a fuoco cosa ho attorno e mi ritrovo in camera mia.

Ok che ieri sera ero ubriaca ma non mi sembra di essere tornata a casa. Con tutta la forza che ho mi alzo dal letto e mi incammino verso il piano di sotto. Quando entro in salotto trovo tutti lì: Simon, Debby, James e Liam. Stanno parlando di non so che cosa, ma so solo che le loro voci in questo momento mi fanno aumentare il mal di testa.

Debby è la prima ad accorgersi della mia presenza.

"Joy!" tutti si voltano verso di me e solo ora ricordo tutto quello che è successo ieri e capisco il perchè mi stanno guardando tutti con aria preoccupata. Ieri sono uscita fuori di testa, se non fosse stato per Liam forse avrei... No, non ci voglio pensare.

"Come va?"

Debby si alza per venirmi ad abbracciare.

"Scusate ma che ore sono? E come sono arrivata in camera mia? Cioè ieri eravamo nell'aula a dormire. Ho sognato tutto?"

"No Joy. Ti abbiamo portato qui stamattina. Liam non voleva svegliarti. Comunque adesso è mezzogiorno circa"

Porto una mano alla testa per il male e tutti sembrano guardarmi con ancora più preoccupazione.

"Stai bene?"

"Si, James. Ti ricordo che ieri mi sono ubriacata e ho un mal di testa assurdo"

"Ma ti ricordi cosa è successo?"

Annuisco a James e poi abbasso lo sguardo.

"E stai meglio di ieri?"

"Io..." mi blocco all'improvviso per il senso di vomito e corro in bagno. Vomito persino l'anima e finalmente sto un po' meglio. Mi siedo un attimo per riprendermi e in bagno entra Liam.

"Tutto bene?"

"Apparte che ho vomitato anche l'anima, sto bene"

Restiamo a fissarci per qualche secondo.

"Riguardo a ieri...."

"Tranquilla, non devi dirmi nulla"

"No, aspetta io volevo solo ringraziarti"

"Guarda che se continui a ringraziarmi potrei montarmi la testa"

"Hai ragione ma questa volta lo devo fare. Ti devo davvero ringraziare"

Si crea ancora qualche istante di silenzio dopo decido di alzarmi e raggiungere gli altri in salotto. Mi siedo sul mio solito pouf e provo a trovare le parole adatte per esprimermi. Mi vorrei scusare ma ho paura di scoppiare a piangere e farli preoccupare di più.

"Stai meglio Joy?"

Sono già stanca di questa domanda.

"Ragazzi devo dirvi una cosa"

Mi alzo e mi metto davanti a tutti loro. Nel frattempo anche Liam si è aggiunto a noi e si è seduto sulla poltrona. Tutti mi fissano e il panico inizia a salire.

Forza Joy, ce la puoi fare.

Faccio un grosso respiro e inizio il mio monologo.

"Allora, volevo parlarvi di quello che è successo ieri. Cioè il momento in cui sono, diciamo scoppiata. Volevo scusarmi con voi se vi ho rovinato un'altra serata e..."

"Joy la vuoi smettere" guardo stupita Simon "tu non hai rovinato proprio niente. Capisci che noi amiamo il tuo carattere. Vorremmo solo aiutarti"

"Lo so, Simon. E vi ringrazio che vi preoccupate per me. Volevo solo dirvi che ieri ho avuto un momento di sfogo. In questo periodo mi sono trattenuta molto e ieri sono scoppiata. E mi dispiace per questo. La cosa è che mi è difficile ammettere di non essere abbastanza forte da contenere tutto il dolore che provo. Parlarne con voi sicuramente mi avrebbe fatto sentire meglio e io non volevo questo, ho sempre avuto paura che se ne avessi parlato e il dolore fosse diminuito loro se ne sarebbero andati dai miei ricordi. Avevo paura di ammettere che i miei genitori sono morti, non volevo lasciarli andare.

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora