Capitolo 36

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Quando apro piano gli occhi la prima cosa che vedo sono tutti i miei amici che mi fissano. Non ricordo molto di quello che è successo, so solo che mi fa male lo stomaco.

"Bentornata tra i vivi"

Guardo male Simon per poi alzarmi. Sono all'interno della casetta dove danno gli sci.

"Che è successo?"

"Sei solo andata contro un albero"

"Cosa?!"

"Hai deciso che l'albero era un ottimo amico e hai deciso di andargli contro"

Guardo Simon più confusa di prima.

"Simon smettila di fare il coglione. In poche parole hai perso il controllo degli sci e sei andata contro un albero. La neve ha attutito lo scontro per questo non ti sei fatta tanto male"

Provo ad alzarmi ma sento un dolore agli addominali.

Poco male, mi diceva Liam.

"Ma che ore sono?"
"Le 7, sei stata incosciente per circa un'ora"

Sbuffo prima di portare le mani in faccia. Ma si può che ogni cosa che faccio finisco o per rischiare di morire io o di combinare dei casini.

"Torniamo in hotel, vieni"

Liam si avvicina e mi aiuta ad alzarmi. Stare vicino a lui mi fa mancare il respiro, il suo profumo è buonissimo.

Vorrei stare vicino a lui ogni momento della mia vita, lui è il mio posto sicuro, dove mi sento veramente a casa.

Ma cosa dico? Un ragazzo non può avere tutto questo effetto su di me. E poi non sono sicura che lui ricambi quello che provo.

Di solito trovo facile cogliere i segnali dei ragazzi, ma con lui mi è difficile. Ho sempre paura di fare o dire la cosa sbagliata. Ho paura che prima o poi lui mi possa abbandonare e io non lo potrei sopportare.

Camminiamo fino all'hotel e il dolore sembra diminuito. Appena entrati troviamo alcuni dei nostri compagni parlare tranquillamente nell'atrio.

Mi avvicino ad una poltrona e mi butto sopra di essa come se fossi un bisonte.

"Sono stanchissima"

"Di già? Andiamo Joy, devi essere più attiva"

Guardo male Liam prima di fare un gesto con la mano per zittirlo. Anche se ho ammesso che mi piace il mio comportamento nei suoi confronti non potrebbe cambiare. è sempre il solito Liam che mi fa irritare anche solo respirando, solo che mi piace il fatto che lui mi faccia irritare. Ok, sono strana e ho molti problemi.

"Avete fame?"

"Io no, vado in camera mia a dormire"

Li saluto con un cenno e mi avvio verso le scale. Sento qualcuno prendermi per un polso e quando mi giro mi trovo davanti Aaron.

"Ei"

"Ciao"

"Ho visto la caduta che hai fatto oggi e volevo chiederti se stai bene?"

"Oh, si ho solo un po' di dolore"

"Mi sono preso un colpo quando Liam si è avvicinato a te e tu eri senza coscienza"

"Già, non è stato molto bello. Tu come stai?"

Gli faccio questa domanda dopo aver notato il suo occhio leggermente nero.

"Ti riferisci a questo? Solo un litigio con mio fratello, ma il fatto che lui sia più grande, alto e forte di me mi porta ad essere l'unico ad uscirne ferito"

Un disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora